L'evento
C’è un modo per riassumere Wine&Siena 2022, che ha aperto la stagione degli eventi dedicati al vino in Toscana, la prima grande manifestazione in presenza dall’inizio della pandemia: “less is more”.Così l’ha riassunta anche Helmuth Köcher, il WineHunter e Patron di Merano: “Abbiamo dovuto posticipare questa settima edizione Wine&Siena a gennaio, ma non era possibile, ci sono state diverse difficoltà anche per agganciare i produttori, qualcuno era intimorito, e soltanto grazie a Confcommercio, il Comune di Siena e tutti i nostri partner siamo riusciti a realizzarla”, ha fatto notare Köcher. “Nel 2020 avevamo 285 produttori, quest’anno 125 a causa dei minori spazi, ma tutto ciò alla fine è stato un plus. Dopo tutta la tensione e le incertezze, e tutte le domande sul riscontro, il risultato lo abbiamo visto. Risultato che ha messo in scena Siena e il vino, la città ci ha sorriso e abbiamo sentito la voglia di avere bei momenti di gioia.”
Secondo gli organizzatori dell’evento, sono stati tanti i momenti da ricordare per l’edizione di quest’anno, dalla small plates del giorno di apertura, venerdì 11, alle masterclass tenutesi fin l’ultimo giorno, lunedì 14 marzo, ancora una volta registrando il tutto esaurito. “La spinta è quella a voler fare di più, siamo stati a vedere anche i lavori dell’ampliamento del Santa Maria, si parla di una capienza di 1800 persone a lavori finiti, il che rende possibile un salto sul numero degli espositori”, ha dichiarato Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena. “Dobbiamo stabilire già da ora la data per il prossimo anno, perché questo ci permette di dare input e di far mettere l’appuntamento in calendario alle aziende. Quest’anno non siamo riusciti a soddisfare le richieste, del resto avevamo dei limiti causa Covid. L’ottava edizione vorrà fare un passo in avanti numericamente, allungare di qualche giorno, fissare un circuito anche usando altri spazi oltre il Santa Maria e degustazioni.”
La location, ancora una volta, è stata infatti anche quest’anno il monumentale Santa Maria della Scala, l’antico “Spedale” sulla via Francigena, messo a disposizione dal Comune di Siena, in cui si è snodata la manifestazione che ha visto privilegiare la qualità dell’esperienza, stando attenti allo stesso tempo a come garantire il minor affollamento possibile. I numeri sono leggermente diversi da passato, circa 2350 visitatori paganti, 150 giornalisti e un numero di operatori che nei tre giorni ha fatto segnare più 500 accrediti grazie a Fipe. Una formula più esclusiva senza i biglietti di metà giornata, che ha permesso un’esperienza più intima e coinvolgente fra capolavori dell’arte e del mondo del vino.
Ciò che ha brillato inoltre in questa edizione è stato un flusso continuo di qualità, un clima di serenità e ritrovata socialità, apprezzato tanto dai produttori quanto dai visitatori, che hanno potuto vivere il patrimonio culturale di Siena e le migliori produzioni enologiche e gastronomiche premiate da The WineHunter Award. “Wine&Siena arricchisce in modo significativo l’inizio della stagione turistica della nostra città”, ha osservato Luigi De Mossi, sindaco di Siena. “Attraverso questo evento vogliamo far conoscere sempre di più e sempre meglio l’arte, la storia e la cultura della nostra città a tutti gli appassionati delle eccellenze enogastronomiche italiane”. Un’occasione possibile grazie anche ai numeri registrati dall’evento, che hanno dimostrato una voglia sempre più grande di (ri)tornare a vivere il vino e il food.