Un London Dry Gin pensato come “gin da pasto”: botaniche mediterranee, fermentazione malolattica e un design firmato dall’architetto Ivo Redaelli.
È stato presentato a Milano Presobene, un nuovo London Dry Gin italiano che nasce con l’intento di unire gastronomia e mixology. Il progetto coinvolge lo chef Stefano Grandi, responsabile della definizione del profilo aromatico, e l’architetto Ivo Redaelli, autore della bottiglia. L’idea di partenza è quella di realizzare un gin da pasto, un distillato pensato per integrarsi con il cibo e mantenere una continuità gustativa con una cena più che per un consumo esclusivamente da miscelazione.



La formulazione prende forma da una selezione di botaniche mediterranee che raccontano un territorio preciso: limone della Costiera, capperi di Salina, gelso siciliano, finocchietto selvatico, melissa, camomilla, acacia in fiore e foglia e corteccia di ciliegio. La costruzione del gusto segue una logica tipica della cucina d’autore, trattando ogni botanica come una materia prima con una funzione precisa. Da qui nasce un equilibrio che si sviluppa per strati: l’agrume a dare apertura, la parte salmastra e minerale a proseguire, il fiore ad alleggerire e la componente legnosa a chiudere il percorso gustativo.

A livello tecnico, Presobene si distingue per l’impiego della fermentazione malolattica su alcune materie prime, una pratica inusuale nel mondo dei distillati. L’obiettivo è ottenere rotondità e ridurre l’acidità naturale degli agrumi e degli elementi sapidi favorendo una sensazione più gastronomica senza perdere di freschezza. La gradazione di 43% vol è stata scelta per sostenere l’architettura aromatica e garantire precisione in miscelazione, dai Martini a taglio secco ai gin tonic lineari senza incidere sulla bevibilità.

Il profilo sensoriale è ampio e leggibile. All’olfatto emergono lievi note di limone, fiori bianchi e un sottofondo erbaceo dato da melissa e camomilla. Il sorso apre con una spinta agrumata e una lieve astringenza, seguita dalla sapidità fine del cappero e dal carattere mediterraneo del finocchietto selvatico. Il gelso introduce una dolcezza delicata, mentre la foglia e la corteccia di ciliegio definiscono una chiusura asciutta, balsamica e persistente. La struttura complessiva è pulita e tesa, pensata per accompagnare piatti a base di pesce crudo, verdure o formaggi freschi senza imporre aromaticità eccessive.

Anche il design della bottiglia fa parte del progetto. Redaelli ha optato per una forma sfaccettata, con un vetro che cattura e riflette la luce in modo irregolare, ispirato al movimento dell’acqua. Il tappo dorato, concepito come un piccolo oggetto scultoreo, richiama il sole mediterraneo e funge da elemento distintivo. Il gin è proposto in due versioni, argento e oro, pensate per adattarsi a diversi contesti professionali e domestici. Con Presobene, il team mira a posizionare sul mercato un gin italiano capace di unire ricerca, tecnica e un gusto immediato, destinato a un pubblico che guarda al rapporto tra distillazione e cucina con crescente attenzione.

Contatti e info
Presobene Gin
Instagram: https://www.instagram.com/presobenegin/