“Asian Sensation” (ASSE) propone un interessante abbinamento tra cucina e mixology: ecco i migliori indirizzi della capitale thailandese per bere e mangiare bene.
Così si chiama la prima edizione dell’evento organizzato da Roy Yerushalmi a Bangkok.
Il giornalista enogastronomico e fondatore della compagnia Rex Industries con cui crea i suoi eventi dedicati, ha scelto Bangkok (di cui ha scritto anche una city guide) per presentare ASSE “Asian Sensation”, con cui celebrare l’unicità del rapporto tra alta miscelazione e alta cucina. Durante quattro giornate sono stati numerosi gli appuntamenti organizzati in giro per la capitale thailandese con un unico scopo: provare il dialogo tra i migliori ristoranti e bar di Bangkok.
“Nell'ultimo decennio, i cocktail bar e ristoranti di Bangkok hanno ricevuto riconoscimenti a livello mondiale, molti sono anche elencati nelle classifiche regionali e globali del ranking 50 Best. Una scena giovane e creativa, costruita su un’ospitalità eccezionale e tradizioni locali, che porta il meglio di entrambi i mondi nei drink e nei piatti creati dai numerosi e talentuosi professionisti”, racconta Roy. “Tra le capitali gastronomiche dell’Asia orientale (Hong Kong, Tokyo e Singapore), Bangkok è la più accessibile ai turisti occidentali, fisicamente e culturalmente, grazie alla sua cultura del servizio informale ma attento, una miriade di drink per tutti i gusti e una fascia di prezzo ragionevole rispetto ai paesi vicini".
In occasione del lancio dell’Asian Sensation 2024, abbiamo avuto modo di assaggiare buona parte della migliore offerta edibile in città e vi forniamo qualche valida tips, partendo con un focus sui cocktail bar, per il vostro prossimo viaggio in terra thailandese.
Opium Bar
Nella Chinatown di Bangkok, su uno dei piani dell'omonimo ristorante stellato Potong, si annida uno dei bar più interessanti e accoglienti della città. L’Opium è un bar clandestino di ispirazione cinese-thailandese, fondato in uno spazio in cui per oltre 100 anni si trovava una farmacia di medicina cinese, è situato al penultimo piano dove pare una volta si giungesse proprio per consumare l’oppio. A guidarlo c’è il fuori classe Matteo Cadeddu, sardo, energico e in grado di donare a questo posto affascinante tanta vitalità e soprattutto una proposta cangiante e molto accattivante. In più Chinatown di notte è uno dei quartieri più vivaci e autentici della città, da non perdere.
Vesper
È uno degli imperdibili in cui sentirsi a casa e provare parte del meglio in città. Atmosfera ineguagliabile, cocktails eccellenti e proposta food ispirata a Madrid degna di nota. Al timone c’è Tom Hearn, ex American Bar al The Savoy, che propone brillanti versioni dei classici Dry Martini e Negroni insieme ad un menu ricco di identità creato con il giovane e creativo team. Vi piacerà bere tra gli arredi in pelle e il bancone sul verde, navigate nel menu People of Vesper Vol. 2, in onore della lista di ospiti che hanno frequentato questo bar di quartiere negli anni precedenti all’arrivo di Hearn, all’inizio del 2023. Un bar valido da frequentare tutti i giorni.
Bamboo Bar
Il Bamboo Bar è davvero piacevole con il suo legno diffuso e il romanticismo del piano jazz ad accompagnare le bevute. Soprattutto ora con l’arrivo della barlady Chanel Admas. Siamo nel Mandarin Oriental Hotel, il primo nato della catena nel 1953, un faro per l’ospitalità, molto fedele alla sua ricca tradizione ma anche costantemente dinamico e al passo coi tempi come dimostra la sperimentazione in miscelazione che dona drink come il Mango Bee's Knees o il Pandan Grasshopper.
Dry Wave Cocktail Studio
Thonglor è uno dei quartieri più alla moda di Bangkok, sede di alcuni dei migliori bar della città. Dry Wave, situato al secondo piano di un edificio, è stato recentemente fondato da Supawit "Palm" Muttarat, l’ex leggendario manager del Vesper. Ovviamente il suo bar è diventato la mecca degli amanti della mixology, e non solo. La sua creatività è arrivata a creare un menu stagionale in cui serve due cocktail in un unico bicchiere come l'Aloha Collins che unisce Mai Tai e Collins. Elegante e accogliente, fa la differenza a Bangkok.
Firefly
Che eleganza il Firefly! È situato nel Kempinski Sindhorn Hotel, nel distretto di Langsuan, il cuore lussuoso della città. Qui è tutto atmosfera e drink perfetti, tutto per mano del conosciuto bartender Dicky Hartono e del suo team, in primis l’affabile e preciso Kosil Kamja. Il menu è ispirato ai viaggi di Hartono che ha lavorato nei bar di mezzo mondo, con drink come il Liver Flow o il Firefly Rebirth. Un locale davvero distinto, dove cura, attenzione e alta qualità sono le parole d’ordine.
Nuss Bar
Tha Tian è il quartiere dei templi di Bangkok, stupendo e imperdibile, anche perchè qui vive il bar Nuss con la sua incantevole vista sulle cupole dorate del famoso tempio del Buddha. Qui si mangia e si beve e il bar si trova al piano d’ingresso con pareti rosse e tavoli tondi. Un locale intimo con un menu basato esclusivamente su ingredienti locali nelle mani dei due giovani fuori classe: la star chef del paese che ThiTid Tassanakajohn, aka chef Ton, e il fratello Tam che in mano hanno diverse insegne, una più famosa dell’altra a Bangkok.
Bar Sathorn
Altro italiano di razza al comando, altra garanzia per questa bomboniera rimasta intatta tra i grattacieli di Bangkok. Se ne occupa Marco Dongi in una casa storica all’interno del W Hotel, diventata un’istituzione nella scena cittadina ma anche nel mondo grazie all’instancabilità di Dongi. Un bar dalle tante qualità, sicuramente l’intimità che i clienti abituali sanno di poter trovare ma anche la bellezza che riscontra chi qui arriva per la prima volta. Nessun inutile volo pindarico in drink list, tanto classicismo, qualche twist ma soprattutto tanta qualità in ricette e ospitalità.
Le Du Kaan – Complesso EA Empire Tower
Un posto decisamente impattante, Ledu Kaan è il nuovissimo locale del tetto del complesso EA, situato al 56° piano dell’Empire Tower. Qui avrete davvero tutta Bangkok ai vostri piedi con una vista a 360° in cui convivono i ristoranti degli chef stellati Nobu e Vicky Cheng. Le Du Kaan offre la versione informale (per un aperitivo anche se qui l’aperitivo non esiste ma anche per cena) dei gustosi piatti del sopracitato chef thailandese Ton con una drink list che parla molto di Thailandia (settentrionale) e strizza l’occhio alla dimensione glamour che in molti cercano arrivando fin quassù (c’è un ticket di ingresso proprio per evitare che in centinaia si riversino sul rooftop solamente per scattare le foto). Tutti i cocktail sono a base di ingredienti e distillati del paese.
Mahaniyom
Un piccolo e piacevole cocktail bar situato al piano di superiore del famoso ristorante Nose-to-tail 100 Mahaseth che serve la cucina Isan della Thailandia Settentrionale. Con il tema Resourceful Cocktails, l’attuale menu rende omaggio a una serie di gusti locali, ogni drink si concentra su un solo ingrediente in tutte le sue forme derivate come il Cow a base di brandy e vino rosso insieme a burro nocciola, grasso di manzo, latte chiarificato e aria di formaggio blu oppure Squid con vodka, mezcal e sakè con calamari secchi, nero di seppia, succo di pomodoro chiarificato e cordiale allo zenzero sottaceto. Queste scelte sui generis ma certamente di ricerca, hanno fatto guadagnare al fondatore Ronnaporn "Ronnie" Neung, fama in tutta la industry mondiale.
Bar.Yard
Nella maggior parte dei rooftop o hai la vista o la qualità di ristorante e bar, in cima al Kimpton Maa-Lai Hotel troverete entrambe le cose: bellezza mozzafiato con la città che si espande ai vostri occhi e piacevole proposta food and drink. Nel quartiere di Langsuan nel centro cittadino, sorseggerete il vostro cocktail con 40 piani sotto i piedi, l'atmosfera è sempre vibrante, i dj non mancano mai e la proposta edibile si ispira ai sapori latinoamericani. Il servizio è quello di un hotel di lusso che non lascia nulla al caso, motivo in più per raggiungere il Bar.Yard, soprattutto per chi è alla prima visita a Bangkok.
BKK Social Club
Ispirato al connubio tra Buenos Aires e Bangkok, il BKK Social Club, nel Four Seasons Hotel, è diretto dal veterano tedesco Philip Bischoff. Qui tutto è sfarzo, glamour e ci si dedica ai piaceri della vita ambientati in quello che sembra un grande giardino dove le piante scendono dai lampadari e il banco bar è un’opera d’arte, specialmente di sera. Il menu trae ispirazione dall'Argentina con distillati meno convenzionali e il ricordo della vivace scena dei bar degli anni '70 e '80. Yerba mate, mela guava e cola alla menta compongono alcuni dei validi drink in menu. C’è anche la possibilità di provare in abbinamento i piatti messicani accanto alla cucina thailandese.