Controvento e Divento, due vini per una nuova brillante realtà sulle alture del lago di Garda.
L'azienda
Il comune è quello di San Zeno di Montagna, la località è Lumini, toponimo che racconta di pastori nomadi che per proteggere i loro insediamenti dai lupi accendevano piccoli fuochi nella notte; la montagna è il Monte Baldo, cima che si erge sul lago di Garda. Leonardo Bonatti racconta che a lui e suo padre ci sono voluti due anni di perlustrazioni, prima di trovare quel che cercavano: “Siamo andati nel dettaglio. Avevamo valutato terreni anche un po’ più in alto e più in giù verso il lago. Poi ci siamo innamorati di questo posto, abbiamo acquistato nel 2017 e ci sono voluti un paio d’anni per sistemarli. Le condizioni per la vite qui sono favorevoli, perché c’è uno scambio termico con il Garda veramente molto evidente, ma le lavorazioni sono state ingenti perché ci sono poche decine di centimetri di terra e poi si trova roccia calcarea.”
Non è difficile capire, una volta arrivati quassù, tra i 720 e gli 800 metri sul livello del mare, perché padre e figlio, attivi imprenditorialmente nell’ambito dei sistemi per l’agricoltura di precisione, siano rimasti affascinati dal luogo. Il paesaggio è idilliaco, di una pace assoluta: le vigne, poco più di due ettari, si sviluppano su terreni ripidi, circondate da boschi e vegetazione fitta. La decisione è stata quella di piantare vitigni PIWI, creati dall’ibridazione tra la vite europea e la vita asiatica e resistenti sia alle malattie fungine (da qui l’acronimo, dal tedesco pilzwiderstandsfähige Rebsorten) sia alle basse temperature.
Le loro caratteristiche consentono di ridurre al minimo gli interventi fitosanitari, riducendo in questo modo il consumo d’acqua, le emissioni di anidride carbonica e il compattamento del suolo. Oltre a questo, l’utilizzo esclusivo di prodotti naturali è di grande beneficio per non intaccare un ambiente incontaminato come questo. Le varietà piantate, a Vigneti Vinessa, sono sette: quattro a bacca bianca (Bronner, Johanniter, Muscaris, Solaris) e tre a bacca rossa (Cabernet Cortis, Merlot Khantus, Prior). Racconta ancora Leonardo: “è un territorio particolare, sia a livello climatico sia di terreno: man mano che si sale è sempre pù roccioso e con meno argilla. L’altra sua caratteristica unica è che da una balza all’altra, tutte che seguono le curve di livello della montagna, ci sono diversi microclimi. Infine, le escursioni termiche, davvero importanti.”
Un altro tratto fondamentale e caratterizzante di questa azienda si lega al suo nome e alla una viticoltura che non si può che definire eroica: Vinessa, infatti è il vento più burrascoso del lago di Garda: “Capita due tre volte all’anno, dura 3 giorni: l’abbiamo collegato alla burrascosità del lavoro su un territorio come questo, difficile e affascinante.” Il vento, quassù, è in ogni caso un elemento fondante, con la brezza che al mattino scende dal monte Baldo verso il lago e al pomeriggio arriva nel verso contrario, garantendo un’aerazione vitale alle piante.
Sul fronte del nutrimento del terreno si utilizza letame bovino proveniente delle stalle del circondario, oltre humus di lombrico per migliorarne la sostanza organica; tra i filari si pratica il sovescio e vengono implementate pratiche di inerbimento controllato e alternato per preservare la vitalità e prevenire l’erosione del suolo. La resa per ceppo, tra i 50 e i 60 quintali per ettaro, viene contenuta anche attraverso una potatura finalizzata, con pratiche di cimatura e defogliazione.
I vini
Sul fronte della produzione, vista la gioventù di Vigneti Vinessa, si parla attualmente di sole 3500 bottiglie e due etichette, con l’obiettivo di raggiungere a regime le 10.000, distribuite su cinque referenze. Abbiamo assaggiato entrambi i vini attualmente in commercio, entrambi dell’annata 2022, in attesa di provare il primo rosso che attualmente riposa in barrique e i nuovi progetti di un bianco riserva e un metodo classico. L’impressione è quella di un inizio brillante, a partire da una chicca come Controvento, seducente vino dolce da uve Muscaris, vendemmiate in anticipo rispetto alla completa maturazione e poste ad appassire su graticci a temperatura e umidità controllate. Affinato per dieci mesi in acciaio, è fresco ed elegante, con una bella acidità e note di frutta bianca al naso, per nulla stucchevole e a nostro giudizio divertente da abbinare a cibi salati.
Molto buono Divento, bianco fermo da uve Johanniter e Bronner vendemmiate manualmente tra fine settembre e inizio ottobre. Alla pressatura soffice segue una fermentazione in botti di rovere da 10 hl e un successivo affinamento nelle stesse per dieci mesi, con battonage due volte ogni settimana. Il vino, una volta imbottigliato, affina ancora in vetro per almeno altri sette mesi. Anche se darà certamente il meglio di sé dimenticandolo in cantina ancora almeno un paio d’anni e più, questo è un prodotto che già si beve molto volentieri si esprime con notevole finezza, un naso delicato di spezie ed erbe officinali e una bella nota di sapida intensità in bocca. E tra non molto, in quel luogo magico lassù, sarà pronta anche la nuova, moderna cantina.
Contatti
Vigneti Vinessa
Loc. Lumini, 37010 San Zeno di Montagna (VR)