Weekend Wine

DOC Friuli Aquileia, grandi vini tra la pianura friulana e il mare

di:
Marco Colognese
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Una città romana del 181 a.C. e l’espressione dei suoi vini oggi: alla scoperta della DOC Friuli Aquileia, fra resti millenari e cantine di livello.

Il consorzio

Aquileia, in Friuli-Venezia Giulia è una città antica, di rara bellezza. Fondata nel 181 a.C., fu un centro commerciale e militare strategico e divenne nel tempo una dei centri nevralgici dell’Impero Romano, con un importante foro, un anfiteatro e la meravigliosa basilica, edificata a partire dagli anni dell’Editto di Costantino (313 d.C.) dal vescovo Teodoro: straordinario il suo mosaico, esteso per oltre760 m², il più grande in Occidente e il più antico cristiano. Del territorio circostante i Romani apprezzavano particolarmente la vocazione vinicola, fin da quando Plinio il Vecchio, riferendosi a Livia Augusta, moglie dell’imperatore Augusto, attribuiva al Pucino, il Refosco dal Peduncolo Rosso di oggi, caratteristiche di elisir di lunga vita.

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Grazie alle importanti vie d’acqua che collegavano (e collegano) all’Adriatico la cittadina, sviluppata lungo il Natissa, il vino e altre merci potevano raggiungere le terre più lontane dell’Impero, contribuendo allo sviluppo economico di Aquileia. Sono numerosi i reperti di epoca romana, tra i quali anfore e bicchieri ritrovati ad Aquileia e dintorni. Esplorâ, facile intuire il significato del nome, è l’iniziativa promossa dalla DOC Friuli Aquileia per far conoscere a stampa e divulgatori la ricchezza di un territorio integrando fattori naturalmente collegati ma spesso sviluppati a compartimenti stagni.

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Ecco che luoghi d’arte, specialità gastronomiche e paesaggi stupendi come la laguna di Grado e i suoi casoni, diventano insieme al vino un sistema di attrazione di un pubblico interessato a un’esperienza turistica a tutto tondo.

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Come ricorda Roberto Marcolini, presidente della DOC: "Gli eventi di promozione del territorio sono un volano concreto per sostenere le zone della DOC ad alta vocazione turistica - grazie alla loro storia millenaria e alla loro posizione. A dimostrazione di ciò, posso dire che anche le cantine e i viticoltori sono fortemente motivati e coinvolti, tanto da aprire, sempre di più ed in maniera sempre più organizzata le porte delle loro cantine a visitatori e amanti del vino. Solamente nell’ultimo anno abbiamo assistito all’inaugurazione di due wine bar che fanno capo proprio a cantine della DOC."

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Il territorio

La zona che interessa la produzione dei vini DOC Friuli Aquileia si sviluppa su una fascia stretta e lunga che da Aquileia, passando per Cervignano del Friuli, raggiunge i bastioni della fortezza di Palmanova, proseguendo fino a Trivignano Udinese. Quest’area è particolarmente vocata alla coltivazione della vite fin dai tempi antichi, grazie a caratteri pedoclimatici favorevoli, con terreni di natura prevalentemente argilloso sabbiosa, un clima mite e ventilato che beneficia della poca distanza dal mare. il Consorzio Tutela Vini DOC Friuli Aquileia viene costituito nel 1976 e attualmente conta una ventina di associati per una superficie vitata di circa 450 ettari circa.

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Anni prima della sua nascita fu creata una Selezione dei Vini del territorio con l’intento di valorizzarne le espressioni migliori. Le edizioni sono arrivate alla sessantunesima nel 2024: 14 le aziende partecipanti per 55 vini in degustazione, 35 bianchi e 20 da uve a bacca rossa, con i migliori individuati da una commissione di esperti di diversa estrazione. Un dato comune, al di là del differente carattere attribuibile allo stile di ciascun produttore, sono l’evidente nota sapida e una freschezza importante nei bianchi, così come la struttura e il corpo nei rossi, insieme a un fatto incontrovertibile che probabilmente dipende da un mercato florido, perché siamo certi che almeno un anno in più in bottiglia avrebbe giovato indifferentemente a ognuno dei vini.

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I vini

Gli assaggi più significativi, ferma la qualità di tutte le etichette, sono stati tra i bianchi il Traminer aromatico Campo di Viola Doc Friuli Aquileia 2022 di Vini Brojli, intenso in bocca e di bella complessità, inconfondibile con le sue note di rosa, oltre al Pinot Bianco ‘Poc ma Bon’ Doc Friuli Aquileia 2023 di Tarlao, ottenuto da tre parcelle con diverse età e genetica, con i 50 anni del vigneto più vecchio, molto fresco e floreale.

Campo di Viola Doc Friuli Aquileia 2022 di Vini Brojli
 

Molto buono, tra i rossi, il Sabellius Doc Friuli Aquileia 2020 di Mulino delle Tolle, vibrante e di notevole freschezza, profumi di frutti rossi e spezie che si ritrovano al sorso: vale la pena ricordare che la stessa azienda, in un bell’edificio del XVI secolo, prima lazzaretto, poi dogana ai tempi degli Asburgo, è aperta come elegante agriturismo dove dormire e gustare ottimi prodotti locali.

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Consorzio DOC Friuli Aquileia

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