Il lusso informale del brand W, che da un anno e mezzo ha debuttato in Italia grazie all’apertura dell’hotel di Roma, si declina anche dal punto di vista della mixology. W Lounge accoglie così un nuovo bar manager che ridisegna la drink strategy.
Ripartire dai classici per tracciare un nuovo percorso contemporaneo. Ecco lo spirito con cui Mattia Capezzuoli, nuovo bar manager del W Lounge, ha rinnovato la lista cocktail dell’indirizzo del buon bere romano. Il pluripremiato mixologist è arrivato a ricoprire un ruolo prestigioso all’interno dell’hotel parte di Marriott International dopo avere iniziato la sua avventura al bancone quasi per caso, affiancando ai corsi di studio in economia un lavoro al Babylon Café di Trastevere come bar back.
Il percorso professionale di Mattia Capezzuoli
Dopo essersi distinto ricoprendo il ruolo di restaurant e bar manager, Capezzuoli si è spostato a Milano, nel gotha della mixology contemporanea. Dopo un’esperienza all’interno del 1930, celebre speakeasy da anni presente nella classifica di The World’s 50 Best Bars, è stato il pilastro dell’area bar al The Botanical Club, approdando poi al Camparino in Galleria che, anche grazie al suo lavoro, è riuscito a conquistare una posizione all’interno del ranking dei 50 migliori bar del mondo. Nel 2020, ha ricevuto il titolo di Migliore Bartender under 30 ai Barawards, iniziando a viaggiare nei locali più blasonati del mondo, per portare il verbo dell’ospitalità italiana.
Un nuovo trasferimento lo ha riportato nella sua Roma, con una breve esperienza al Nite Kong, nuovo nato dal genio del bartender e imprenditore italo-irlandese Patrick Pistolesi, prima di ricevere la “chiamata” del W, che da settembre 2023 lo ha voluto a dirigere l’area del bar, portando nel gruppo suo approccio internazionale e un know-how impressionante per la sua giovane età.
La nuova atmosfera del W Lounge
La W Lounge è un ambiente raccolto, con divani e poltrone dallo stile eclettico, piante lussureggianti e grandi specchi che amplificano lo spazio. Aperto anche agli ospiti esterni dell’hotel il cocktail bar accoglie, fin dall’ora dell’aperitivo, un pubblico giovane che non rinuncia a una bevuta di qualità, ricercando un ambiente dove lasciarsi andare. I live dj set, che con la bella stagione coinvolgono anche i tavoli distribuiti all’aperto nella corte interna, creano un’atmosfera audace, che si completa quando i drink arrivano a tavola.
La scelta è tra cinque miscele classiche, tra le più richieste oggi ai banconi internazionali. Si inizia dal Paloma, drink messicano a base di tequila, lime, sciroppo di agave e soda al pompelmo rosa, passando dal cubano Daiquiri e dal Constantine, realizzato con gin, vermouth rosso, maraschino e assenzio. Per i cultori dell’aperitivo all’italiana non poteva mancare il Negroni, mentre gli amanti del whiskey possono optare per il classico Old Fashioned, preparato con bourbon, zolletta di zucchero, Angostura e Peychaud’s Bitter.
I Martini del W Lounge
Visto che i “martinisti” sono sempre di più, Capezzuoli ha deciso di dedicare al cocktail più amato da 007 una speciale sezione della drink list, con cinque diverse varianti. Il Dry Martini base gin o vodka è seguito dall’Espresso Martini, creato da Dick Bradsell a Londra e oggi di tendenza nei migliori cocktail bar del mondo. Per realizzarlo è necessario unire alla base alcolica di distillato al ginepro o vodka del liquore al caffè e una buona dose di espresso. Il menu cocktail prosegue poi con il Tuxedo e il Dirty Martini, finendo con il Lychee-s Martini, variante leggermente più dolce che incorpora alla base alcolica un liquore di litchi, sciroppo alla vaniglia e succo di lime.
La signature cocktail list
L’estro creativo di Capezzuoli e del team di mixologist del W Lounge si esprime nelle sette miscele inedite presenti nel menu (di cui due analcoliche), che rappresentano dei twist on classic. Ovvero dei cocktail la cui ricetta parte da un grande classico della mixology, a cui vengono sostituiti o aggiunti degli ingredienti per un sorso inedito.
Waste of Time rappresenta una versione più sapida dell’Old Fashioned, grazie alla presenza di single malt whisky, porto, sciroppo salato e rye whiskey in sostituzione del classico bourbon. Il Negroni diventa Working Hard, che al gin sostituisce mezcal e liquore al peperoncino, aggiungendo anche i sentori dell’agave. Wake Up Call è invece la versione di Capezzuoli di un Espresso Martini, che alla vodka e al caffè espresso miscela gelato alla vaniglia e un amaro italiano.
Chi non rinuncia a un Margarita deve provare Wage Education, realizzato con tequila reposado, succo di lime, agave e liquore al peperoncino verde. Infine Waffle Cake richiama il gusto di un Alexander e parte da una base alcolica di rum, a cui si aggiunge una nota spicy grazie a uno sciroppo, completato dai sentori di cioccolato di un bitter e della crème de cacao. Un percorso dedicato alle radici della mixology, declinate con lo sguardo contemporaneo di un giovane bar manager che promette di portare il W Lounge sulla bocca di tutta Roma.
Indirizzo
W Rome- W Lounge
26/36, Via Liguria, 00187 Roma RM