A Fiorano Modenese, ALTO presenta una carta vini da oltre mille referenze e una “Grande Mescita” che permette di degustare etichette di prestigio – da Sassicaia a Soldera –direttamente al calice, con assaggi accessibili anche per chi desidera avvicinarsi a bottiglie iconiche.
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ALTO, UNA CARTA VINI CHE CAMBIA L’APPROCCIO AL CALICE
ALTO Restaurant, all’interno dell’Executive Spa Hotel di Fiorano Modenese, si distingue nel panorama fine dining per una proposta enologica costruita con un approccio poco comune in Italia: la possibilità di accedere a vini di altissimo profilo serviti al calice. Non si tratta di una degustazione dedicata a un singolo evento, ma di una sezione stabile della carta – “La Grande Mescita” – che consente agli ospiti di assaggiare alcune etichette simbolo dell’enologia italiana e internazionale senza dover acquistare l’intera bottiglia.


Tra le proposte compaiono nomi come Sassicaia di Tenuta San Guido, il Sangiovese Soldera Case Basse, l’Amarone della Valpolicella Dal Forno Romano. Ancora: il Barbaresco prodotto dai Ceretto e il Barolo di Giacomo Conterno, insieme a Champagne quali Dom Pérignon Vintage 2015 e La Grande Dame 2015. Per offrire un riferimento di accessibilità, con circa 50 euro è possibile degustare mezzo calice di Soldera, opzione difficilmente riscontrabile altrove. Una filosofia che permette al ristorante di trasformare la carta vini in un vero strumento di scoperta, aperto sia agli appassionati sia a chi desidera avvicinarsi ai grandi nomi del vino.


UNA SELEZIONE INTERNAZIONALE, GUIDATA DA RICERCA E COERENZA
La carta vini, che supera le 1000 etichette, è frutto del lavoro dell'head sommelier Andrea Messori e di Graziano Paolercio, rientrato nel team dopo diverse esperienze in ristoranti stellati. La selezione unisce vini storici, produttori iconici, realtà artigianali affermate e zone emergenti, costruendo un’offerta che spazia dai grandi classici italiani e francesi a territori meno battuti come Portogallo, Azzorre ed Europa dell’Est. Messori sintetizza così il lavoro svolto: “Abbiamo unito l’attenzione per i grandi nomi con la volontà di dare spazio a produttori indipendenti e sostenibili. La carta nasce da degustazioni continue, visite in cantina e un confronto costante con la cucina.” Accanto alle etichette internazionali trovano spazio numerosi produttori del territorio, selezionati per coerenza stilistica e rispetto del lavoro agricolo, in un equilibrio che riflette la cucina dello chef Mattia Trabetti.


UN RICONOSCIMENTO CHE CONFERMA IL PROGETTO
Nel 2024 ALTO ha ottenuto il premio come “Miglior Carta Vini – Fine Dining” alla Milano Wine Week, riconoscimento che certifica la solidità del percorso avviato dal ristorante e l’investimento costante nella costruzione di una cantina strutturata. Secondo Messori e Paolercio, il premio rappresenta “un punto di arrivo che coincide con un nuovo punto di partenza”, poiché la selezione continua ad ampliarsi e ad adattarsi all’evoluzione del panorama enologico.

LA GRANDE MESCITA: UN MODELLO DI FRUIZIONE NUOVO
L’idea di offrire vini di prestigio al calice nasce dalla volontà di rendere l’esperienza del ristorante più inclusiva e flessibile, senza rinunciare alla qualità. Grazie ai sistemi professionali di conservazione, è possibile servire Champagne, bianchi di culto e rossi iconici preservandone integrità e caratteristiche organolettiche. La sezione permette così agli ospiti di costruire un percorso personale di degustazione: dal Dom Pérignon al calice alle rare Ribolla di Gravner, fino ai grandi rossi toscani e piemontesi. Una formula che combina tecnica, servizio e ricerca, offrendo un modello di fruizione del vino raro nel contesto italiano.

UN’ESPERIENZA COSTRUITA DALLA SQUADRA
La proposta enologica di ALTO è il risultato di un lavoro condiviso. Sommelier, direzione e team di comunicazione collaborano nella definizione delle etichette, valutando coerenza con la cucina, potenziale didattico e interesse per il pubblico. Ogni calice diventa così un’occasione per avvicinarsi a vini importanti in un ambiente che punta sulla qualità e sulla libertà di scelta, confermando ALTO come una delle realtà più dinamiche nel panorama fine dining italiano.
