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Gaierhof: le tre sorelle del vino low alcool che fanno scuola in un paese trentino di 1500 vite

di:
Alessandro Franceschini
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copertina gaierhof

Quattro aziende, 150 famiglie conferitrici e molte etichette da uve che provengono da tutto il Trentino. Una concreta e antica vocazione imprenditoriale che guarda anche ai nuovi consumi con una linea Low Alcool che trae origine da un’intuizione degli anni ’70.

«Siamo una realtà complessa e molto product oriented». Valentina Togn è l’anima agraria e più tecnica di un trio di sorelle che comprende Romina, la più grande e al timone della parte commerciale e finanziaria, e Martina, la più giovane, che si occupa invece di strategia e comunicazione. Insieme sono al timone di un’azienda a trazione completamente femminile, aspetto non così facile da trovare nel mondo del vino. Siamo in Trentino e Gaierhof si trova a Roverè della Luna, un comune di poco più di 1500 anime al confine con l’Alto Adige, di fatto l’avanposto vitivinicolo più a nord di questa regione. 

Le origini: una storia di mediazione e imprenditoria

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Per comprendere da dove derivi la “complessità” di questa particolare realtà trentina bisogna risalire al suo fondatore, il nonno delle tre sorelle, Germano Togn. Di professione mediatore di uve, nel 1940 decide di vinificare in proprio quelle che acquista da viticoltori locali e  di commercializzare vino sfuso sia in regione che nell’Europa centrale. Una seconda svolta avviene con il figlio Luigi, che apporta importanti innovazioni tecniche, a partire dall’introduzione di una pressa orizzontale per vinificare uve a bacca bianca. Un antesignano, considerando che siamo in un periodo, gli anni Settanta, nel quale in Trentino imperavano soprattutto Schiava e Merlot. “Mio padre però era un bianchista e guardava soprattutto all’Alto Adige”, una predilezione la sua che è anche l’origine del nome dell’azienda fondata nel 1976, ovvero gaier, che significa “rapace”, e hof “cortile”. Due anni dopo arriva anche l’acquisto di Maso Poli, piccola realtà agricola a sé stante, oggi a trazione soprattutto turistica, avendo una forte vocazione all’enoturismo.

Tante famiglie conferitrici, tanti territori da tenere insieme

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Di fatto oggi le tre sorelle portano avanti un sorta di vero e proprio gruppo privato famigliare con tante anime al suo interno, che comprende oltre a Gaierhof e Maso Poli, anche altre proprietà come l’Azienda Vinicola Valdadige e Lechthaler. In totale vengono commercializzate quasi 1 milione di bottiglie l’anno grazie al conferimento di uve da parte di circa 150 famiglie di viticoltori, per un totale di 170 ettari vitati. Molti di questi conferitori hanno un rapporto strettissimo con la famiglia Togn da 3 generazioni, poiché vendevano le uve già al nonno Germano, e con loro intrattengono ancora adesso un rapporto che si fonda anche, come un tempo, sulla parola data e la stretta di mano. Le uve provengono da un po’ tutti gli areali principali del Trentino: Pinot Grigio, Traminer Aromatico e Moscato Giallo dalle vigne più vicine all’azienda a Roverè della Luna. Dalla Val di Cembra ovviamente il Müller Thurgau e poi anche il Riesling. Dalla Piana Rotaliana il suo vitigno principe, ovvero l’autoctono Teroldego. E ancora: dalle Colline Avisiane, tra Lavis e Pressano, selezionano Nosiola, Pinot Nero e Sauvignon. Infine, nella Vallagarina, è la volta del Marzemino e dello Chardonnay. “Vendiamo un terzo dei nostri vini all’estero, uno terzo qui in Trentino e un terzo nel resto d’Italia” spiega Valentina nel disegnare uno scacchiere complesso da gestire, ma evidentemente insito nel Dna famigliare.

Sì al Low Alcool, ma senza dealcolazione

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Mio padre è stato uno dei primi a pensare alla creazione di vini a bassa gradazione e nel 1975 ha lanciato il Moscato Giallo con questo obiettivo” continua Valentina nell’illustrare le caratteristiche di una ormai storica e iconica etichetta della famiglia Togn, che ora è entrata a far parte della nuova linea Loal, acronimo di Low Alcool Wines, lanciata in occasione dell’ultimo Vinitaly. Il progenitore di questo vino aromatico, dolce, e dalla bassa gradazione a 9,5 di alcol, è sempre Luigi Togn, che cinquanta anni fa decise di ispirarsi alla tecnica tedesca della Süßreserve, ovvero l’aggiunta di mosto non fermentato prima dell’imbottigliamento, per bloccare la fermentazione e quindi ottenere un vino più leggero dal punto di vista alcolico. Oggi come allora viene utilizzata una particolare forma per la bottiglia, quella che internamente viene chiamata anforetta Gaierhof e che diede anche qualche grattacapo ai tempi con una causa vinta, per poterla utilizzare, contro la celeberrima casa vinicola portoghese che la utilizzava per l’altrettanto famoso Mateus Rosé.

Loal, semplicità e leggerezza

LOAL Moscato giallo NO sfondo
 

Il Loal Moscato Bianco Doc, con circa 60 grammi di residuo zuccherino e 9,5 di alcol, al naso ha classici profumi che ricordano la salvia, l’albicocca, il melone, mentre al palato ha una dolcezza moderata, fresca, che lo rende un compagno ideale per dolci a pasta lievitata o, naturalmente, il locale strudel. Sotto il cappello della locale IGT delle Dolomiti, troviamo invece le altre due referenze della linea Loal, ottenute con la stessa tecnica dell’aggiunta di mosto non fermentato, per contenere la gradazione alcolica. Il Loal Bianco, ottenuto dal blend Chardonnay e Pinot Bianco, che vengono anche vendemmiati in anticipo, e il Loal Rosato, una Schiava con piccole aggiunte di Lagrein. Entrambi hanno un residuo zuccherino intorno ai 15 grammi/litro e una gradazione alcolica che si ferma 9 gradi. Con spiccate note agrumate il bianco, delicatamente fruttato il rosato, hanno una notevole freschezza al palato, morbidezza e un gestione del residuo zuccherino equilibrata. Sono vini di facile approccio, particolarmente in linea con i consumi attuali di chi predilige sorsi leggeri e che ama vini piacevoli, senza particolari complessità da svelare. “Non seguiamo le mode, perché sono vini che nascono da lontano, ma certamente andiamo incontro ai nuovi consumatori” conclude Valentina.     

Contatti

Via IV Novembre, 51, 38030 Roverè della Luna TN

Telefono: 0461 658514

Sito web

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