Scandalo a Bordeaux: dietro alcuni dei più grandi vini del mondo ci sono condizioni di lavoro che rasentano lo schiavismo, finite sotto la lente della procura di Libourne.
La notizia
Che il duro lavoro della vendemmia, anche nelle zone più cool del mondo, sia spesso appannaggio di lavoratori immigrati, è cosa nota. Ma da Bordeaux arriva la denuncia di uno scandalo che fa tremare il mondo del vino: la procura di Libourne, Gironda, ha accusato sette persone di traffico di esseri umani, occultamento di reato e sottoposizione di persone vulnerabili a condizioni di lavoro e di alloggio inaccettabili. Si tratterebbe di diverse decine di lavoratori, fra cui un ragazzino di soli quattordici anni, fatti arrivare illegalmente dalla Romania, secondo quanto riportato da The Drink Business.
Già nel 2020 sei persone e tre aziende erano finite sotto processo per il presunto sfruttamento di lavoratori migranti in Champagne: dietro i “subappaltatori” ci sarebbe stata la richiesta illecita di marchi blasonati delle bollicine francesi. Duecento le vittime, costrette a lavorare in condizioni prossime alla schiavitù e alloggiate in un hotel abbandonato, dieci per stanza, senza materassi né acqua calda. Prive di ogni forma di regolamentazione, erano costrette a vendemmiare fra i filari dalle cinque e mezzo della mattina fino alle dieci e mezzo della notte, senza contratto, corrispondendo oltretutto venticinque euro al giorno per vitto e alloggio.
Una situazione drammatica, cui ha contribuito anche il cambiamento climatico, se è vero che quattro lavoratori quest’anno sono morti sul lavoro, per malori o incidenti. “È la prima volta che succede e la prima volta che fa così caldo in settembre. Non siamo abituati a vendemmiare con queste temperature”, hanno dichiarato i sindacati, chiedendo contromisure.
Paradossalmente l’adozione di standard volti a migliorare la qualità degli alloggi ha causato la loro drastica diminuzione, visto che molti produttori hanno preferito rinunciare a esose migliorie nelle loro foresterie, peggiorando il quadro complessivo. Cosicché molti vendemmiatori sono stati costretti ad ammassarsi in striminzite camere d’hotel e diversi produttori stanno chiedendo di tornare allo status quo ante.