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Vallepicciola Toscana Rosso IGT, l’eleganza di un Sangiovese con un grande futuro

di:
Marco Colognese
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Una cantina toscana all’avanguardia e un Sangiovese con un grande futuro. A 10 minuti da Siena, con la regia di Alessandro Cellai, Vallepicciola punta sull’ascolto del territorio.

L’azienda

Un contesto incantato tra le vigne, paesaggio toscano in purezza, è quello che accoglie gli ospiti di Vallepicciola a Pievasciata. È una cantina moderna e all’avanguardia progettata da Margherita Gozzi, frutto di un investimento importante, quello dell’imprenditore siderurgico Bruno Bolfo e della sorella Giuseppina Bolfo, che parte nel 1999 e vede i fratelli acquisire un vecchio convento in cima a una collina a Castelnuovo Berardenga, ora divenuto Le Fontanelle, splendido albergo di lusso circondato da tre ettari di vigneto.

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Altri tre ettari si aggiungono nel 2004, quando inizia una piccola produzione di vino destinata all’albergo. Nel 2011 parte la costruzione della cantina attuale, nella quale le vendemmie vengono gestite a partire da cinque anni dopo. Le acquisizioni nel corso degli anni vedono ora la realtà guidata dall’amministratore delegato Alberto Colombo forte di 265 ettari, 107 dei quali sono vitati; oltre a tutto questo si contano 4000 piante d’ulivo. Dall’inizio del 2021 direttore generale ed enologo è Alessandro Cellai, un professionista, come lui stesso ci ha raccontato, letteralmente cresciuto a contatto con quello che sarà il suo mondo.

Alessandro Cellai
 

 “Sono nato con la passione per il vino, pur non avendo nessuno coinvolto in famiglia tranne mio zio sacerdote. La curia gli aveva assegnato un ettaro di terra dove lui aveva piantato una vigna: era un prete di campagna e aveva una passione fortissima. Si è fatto da sé: ricordo i tini aperti nella piccola cantina; il vino che produceva lo usava per la messa e lo offriva alla comunità. Mi portava sempre in vigna, mi faceva schiacciare l’uva con i piedi e a cinque anni mi diede due cassette di uva dicendomi ‘fai tu il vino’ e io feci la mia prima esperienza di vinificazione (ride, n.d.r). Quando l’ho ringraziato perché secondo me gli dovevo tutto, lui mi ha risposto ‘ce l’avevi dentro, io ho solo fatto in modo venisse fuori’.”

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Insieme allo zio, un’altra figura fondamentale per Cellai è Giacomo Tachis: “Ho avuto il privilegio di crescere molto sotto il profilo professionale vicino a Tachis: lui è stato il mio faro, non c’è mai stato un rapporto professionale con le aziende che rappresentavo, c’era un rapporto principalmente d’amicizia.” Cellai arriva a gestire la vendemmia 2019 a Vallepicciola da un’esperienza importante come i suoi ventisette anni da Castellare, azienda storica dove ha combattuto la sua personale battaglia, vinta, per valorizzare il vero carattere del Chianti Classico, restando sempre fedele a un’interpretazione per un certo periodo controcorrente, perché “il Chianti è sempre stato un vino Sangiovese da tutti i giorni, con il suo frutto e la sua florealità”.

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A Vallepicciola, oltre al Sangiovese, si coltivano vitigni internazionali come Pinot Nero, Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Chardonnay e la produzione annua conta circa 600.000 bottiglie. I vigneti, sulla collina a sinistra del fiume Arbia, sono stati selezionati e impiantati seguendo e assecondando la composizione di suoli e zone, dove in una ricca alternanza si trovano amalgami di argille, marne calcaree, marne bluastre, tufo, arenarie e sabbie. Con l’arrivo di Alessandro Cellai si è consolidata una filosofia che lega il vino al suo terroir e all’ascolto del vigneto.

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@Mattia Aquila

Non potrei mai immaginare di vedermi disgiunto dalla vigna che per me è l’essenza di quello che voglio mettere in bottiglia. L’enologo non può non essere anche agronomo, è una mia filosofia, non potrei mai accettare un’uva in cantina che non sia figlia di un mio pensiero, della visione e dell’impostazione del vigneto, che va preparato per una specifica tipologia di uva: è un compito che non dev’essere demandato. Ho una laurea in chimica e sono enologo, le analisi sono importanti, ma non quanto il mio palato. Tantissime volte ho vendemmiato seguendo il mio palato e non i parametri critici, il dato è un valido supporto, ma quando e dove vendemmiare lo decido io. Con la vite si instaura un rapporto viscerale, ti risponde per come la tratti, per il modo in cui ti parla. Importante è saperla ascoltare, saperla leggere e capire le avvisaglie e quando la pianta ti avverte bisogna essere solerti”.

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Con la regia di Cellai la visione enologica di Vallepicciola è cambiata: “Il vino dev’essere armonia, deve avere un equilibrio perfetto a prescindere che si parli di base o di altissima fascia. Tre colonne enologiche hanno supportato la mia crescita professionale: un grande vino dev’essere espressione del territorio, del vitigno e dell’anima che ci sta dietro. Ricerco eleganza, acidità a supporto della struttura. Infine, un vino non dev’essere mai eccessivamente carico, perché anche in quelli strutturalmente importanti ci dev’essere freschezza.” La finezza vince sulla potenza, quindi.

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I vini

Emblematico a questo proposito il filo conduttore degli assaggi in cantina, che oltre agli aspetti peculiari del singolo vino si è sviluppato su freschezza, pulizia ed eleganza. E a proposito dell’idea di purezza di Cellai, dalla vendemmia 2022, grazie alla collaborazione con un’azienda all’avanguardia, i lieviti inoculati sono quelli aziendali.

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È un vino notevole, il Vallepicciola Toscana Rosso IGT 2020, Sangiovese in purezza:Potrebbe essere un Chianti classico ma abbiamo deciso di tenerlo separato per dare più risalto al nome dell’azienda piuttosto che alla denominazione, utilizzando anche un progetto grafico completamente diverso, essenziale. Proviene da una vigna di 52 anni con 3000 ceppi per ettaro dove faccio due vendemmie verdi lasciando solo un grappolo per pianta. Fermenta in cemento per 22 giorni, viene affinato in barrique per il 50% e la restante metà di secondo passaggio per venti mesi, poi torna in cemento per 4 mesi.”

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Un Sangiovese dal colore rubino brillante, con un naso che seduce tra note di ciliegia e frutti rossi, massa di cioccolato e un cenno di speziatura che si ritrova in bocca insieme a una bellissima balsamicità. Un vino ancora giovane e con una potenzialità di lungo corso perché - come direbbe il maestro Tachis - ‘un grande vino all’inizio è grande per chi lo sa capire, poi diventa grande per tutti.’

Indirizzo

Vallepicciola Società Agricola SRL

Strada Prov. 9 di Pievasciata, n. 21-Castelnuovo Berardenga (SI) - 53019

Tel +39.0577.1698718

Sito web

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