I 10 vini della settimana di Luca Gardini
ROSSI
Castello di Albola
Chianti Classico DOCG 2019
Una affidabilissima cantina, quella di Castello di Albola di Radda in Chianti, in cui la viticoltura si pratica con successo da tempo immemore, che poi Famiglia Zonin ha consolidato, ed ampliato, a partire dal 1979, per arrivare agli attuali 900 ettari, di cui 125 vitati. Letture storicamente caratterizzate dal rigore stilistico e dalla bella pulizia di fattura, come è evidenziato da questo Chianti Classico, di precisione ed intensità. Naso sfaccettato e di bella ricchezza, ciliegie rosse sotto spirito, tocchi di timo e pepe nero in grani. Beva croccante e tesa, tannini iodati e lunghissima persistenza.
Isole e Olena
Toscana IGT Cepparello 2018
Barberino Tavernelle, uno dei ‘cuori’ del Chianti Classico, territorio che non ha bisogno di presentazioni. La famiglia De Marchi acquisì ormai nei lontani anni ‘50 le due tenute di Isole e Olena, guidate fin da subito con piglio autorevole e grande personalità da Paolo De Marchi, che negli anni si è costruito reputazione e una bellissima linea di vini, equamente suddivisa tra internazionali e letture territoriali. Questo Cepparello è uno degli apici della sua ricerca territoriale, un Sangiovese in purezza dal classico sentore collinare. Piccoli frutti neri al naso, more e mirtilli in particolare, poi ancora ginepro, tocchi di sottobosco e terziari robusti, sui toni della noce moscata. La bocca è succosa e densa, con estratto imponente, tannini sapidi, bella freschezza e persistenza.
Azienda Agricola Cortese
Terre Sicliane IGP Nerello Mascalese Nostru 2020
Cortese, di Vittoria di Ragusa, è l’altra anima siciliana dei fratelli Girelli, Marina e Stefano, per certi aspetti il ‘verso’ di Santa Tresa, a cui la collega intanto la vicinanza fisica (siamo a circa 20 km dalla costa), poi la concezione del lavoro in campagna, improntata ad un biologico certificato che strizza l’occhio al biodinamico. Varietà esclusivamente territoriali quelle coltivate, che vanno dal Nero d’Avola al Nerello al Frappato per i rossi, per i bianchi invece Carricante, Grillo, Fiano e Catarratto Lucido. Il lavoro in cantina è all’insegna della finezza di lettura, nessun appesantimento, evidenziata da questa lettura di Nerello all’insegna dei piccoli frutti. Ribes rosso al naso, tocchi di aneto, sferzate balsamiche in chiusura di olfazione. Bocca succosa, tannini iodati, finale persistente.
BIANCHI
Abbazia di Novacella
Alto Adige DOC Sauvignon 2021
Un pezzo di storia vitivinicola mondiale, quello di Abbazia di Novacella, ordine Agostiniano dedicato alla cultura della preghiera (certo) ma anche del vino fin dal remotissimo 1142. Una linea di vini molto ampia, capace anche, a modo suo, di anticipare tendenze o semplicemente modellizzare alcuni scenari proponibili del futuro enoico altoatesino, nel paese che porta il nome dell’Abbazia. La linea Praepositus, al solito, a spiccare anche come capacità di invecchiamento. Un Sauvignon magistrale, con note al naso di pompelmo giallo e rosmarino, poi sambuco e menta selvatica. Sapida la bocca, con ritorno fruttato-officinale.
Chesina di Lacona
Elba DOC Ansonica 2021
Un piacevolissimo fast-backwards sull’Isola d’Elba, alla ricerca di una vecchia eccellenza della viticoltura Toscana, di recente interessata da una propizia fase di recupero di vecchie e mai sopite tradizioni. Filippo Alampi, notissimo oil-maker toscano, ha identificato proprio Lacona come sede per il suo progetto imprenditoriale sul vino. Poche etichette, begli intendimenti in vigna e cantina. Questa, una tipica varietà locale, da materia prima spettacolare, con parte di affinamento in barrique. Pesca bianca, salvia limonata al naso, tocchi di sambuco, bocca sapido-salata, croccante e persistente.
BOLLICINE
Masottina
Prosecco Rosé DOC Brut 2021
Una storia nella viticoltura lunga ormai 75 vendemmie, quella che lega famiglia Dal Bianco al territorio di Conegliano, dove si tramanda di anno in anno la grande tradizione degli spumantizzati a base Glera, ora ambiti e desiderati in tutto il mondo. Come lo è questo nuovo prodotto caratteristico della denominazione, con un 10% di Pinot Nero ad impreziosire il blend. Naso di fragolina di bosco, con tocchi officinali di timo cedrino e foglia di pepe. La bocca è succoso-sapida, con ritorno fruttato e officinale e bella persistenza.
Castello Di Gussago La Santissima
FRANCIACORTA DOCG Riserva OPERACENTO
Una delle roboanti novità di un movimento tutto sommato ancora molto giovane come quello della Franciacorta, una cantina presente del 2005, ma curata da una famiglia di lunga tradizione imprenditoriale come la casata Gozio. Un progetto biologico che si avvale della splendida cornice di Monte della Santissima, antico insediamento prima romano poi longobardo. Splendida anche questa Riserva da blend 80/20 di Chardonnay e Pinot Nero. Eccellente tensione al naso, pompelmo rosa, pesca-noce dalla polpa gialla e belle tracce officinali, di timo fresco. Palato salmastro, con bella croccantezza e chiusura con ritorno delle sensazioni fruttate.
ROSATO
De Sanctis
Lazio IGT Onde 2021
Frascati, “mistero senza fine bello”, una destinazione di grande vocazione vitivinicola dove cantina De Sanctis si è ricongiunta alle tradizioni familiari; un’areale, quello dei Castelli Romani, collocato nell’agro Tuscolano, caratterizzato dalla presenza di un vulcano preistorico e dell’antico Lago Regillo, capaci di cedere al terreno grandissime quantità di potassio che, insieme al suolo tufaceo, risultano preziosissime per la coltivazione della vite. Territoriali in grandi letture, come il Frascati, e questo splendido rosato da Cabernet Franc in purezza. Melagrana, tiglio, eucalipto al naso. Ritorno fruttato-salato alla bocca, di grande persistenza.
DOLCE
Marco Donati
Vigneti delle Dolomiti IGP Moscato Rosa 2020
Una firm dalla solidissima tradizione familiare, fondata nel 1863, quando l’avo Luigi acquista i terreni dei Conti di Spaur, nobili di Merano che già allora vantavano le migliori parcelle dedicate al Teroldego, la cantina è ospitata in quella che era la Torre del Coppiere dei Conti del Tirolo, a Mezzocorona. La vigna è, allora come adesso, la religione, a cui Marco, coadiuvato dalla moglie Emanuela e dalla figlia Elisabetta, dedica convinzioni di prossimità e solo apparentemente ‘semplici’, in realtà di eccellente pulizia. Teroldego in purezza, ottime bollicine, un Pinot Grigio Ramato eccellente e questo rarissimo Moscato Rosa, un elisir memorabile. Naso di marasca sotto spirito, poi un tocco di menta Piperita, bocca salmastro-sapida con ritorno fruttato e lunghissima persistenza.
NATURALE
VALENTINI
TREBBIANO D’ABRUZZO DOC VALENTINI 2017
Francesco Paolo Valentini, di Loreto Aprutino, è un produttore che davvero non ha bisogno di introduzioni. La cantina, rilanciata dal padre Edoardo ma esistente fin dal 1600, è davvero uno dei patrimoni vitivinicoli italiani. Come lo è il suo Trebbiano d’Abruzzo DOC 2016, un vino-simbolo del rapporto viscerale dell’uomo con la terra, e di quello che la terra, se trattata con devozione, più restituire. Naso di complessità, croccantezza e tensione, cedro, albicocca, tocchi balsamici, di eucalipto. Bocca raffinata, incredibilmente densa e compatta, ma anche succosa, sapida e persistentissima.