Vini, Birre e Drink Mixology

Cocktail e piatti gourmet, il fine drinking è servito: i migliori abbinamenti con la nuova gamma Mixers delle bibite Sanpellegrino

di:
Redazione
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Copertina San Pellegrino Mixology

Mixers Sanpellegrino

È dai tempi delle prime civiltà che l’essere umano non si accontenta più di bere e basta, ma si eleva e desidera bere “bene”. Nascono così la birra e il vino, il tè e i distillati e oggi, la stessa curiosità e “sete di conoscenza”, hanno portato sino a noi nuovi livelli di gusto, grazie a una branca del fine drinking che ha il sapore dell'alchimia: parliamo della mixology. Le Bibite Sanpellegrino vantano una lunga esperienza nel coniugare sapore e stile, ecco perché la casa dell’Aranciata e del Chinò non si è tirata indietro e con tutti i loro prodotti, inclusa soprattutto la gamma mixers lanciata qualche anno fa, vogliono valicare la soglia dei bartender.


L’arte della mixology, ovvero l’arte dell’equilibrio tra i sapori sapientemente mescolati, vengono espressi nella gamma Mixers, composta da due Toniche e un Ginger Beer, per dare risalto alle note tipiche di alcuni territori nostrani e, ancora una volta, sono frutto di un’attenta ricerca del gusto italiano. Tonica Rovere, Tonica Agrumi e Ginger Beer sono nati dalla volontà del brand di accompagnare gli italiani anche nel loro tempo libero, per regalare nuove esperienze di fine-drinking.



Tonica Rovere Sanpellegrino è secca e intensa, una tonica di ultima generazione realizzata con estratto di rovere accuratamente selezionato, che dona una nota elegante ma decisa a un cocktail. Tonica Agrumi, al contrario, è particolarmente bilanciata, al punto da essere molto versatile su gran parte della miscelazione moderna: profumata, fresca grazie alla sua esclusiva miscela d’agrumi. Infine, a completare l’offerta della gamma Mixers, Ginger Beer, ricco di sentori di zenzero fresco che stupiscono all’olfatto. Con il suo gusto speziato e piacevolmente piccante, questa bibita conferisce una personalità distintiva e rinfrescante ai propri drink.



L’occasione data dall’appuntamento di Identità Golose ha offerto lo spunto per far conoscere (e assaporare) l’intera gamma, grazie ad alcuni incontri inediti tra cocktail e cucina gourmet, organizzati con bartender ed esperti di fama internazionale. Due sono stati gli appuntamenti principali, due masterclass, in cui gli ospiti hanno potuto sperimentare l’espressione della mixology declinata “all’italiana”, dove le Bibite Sanpellegrino sono state protagoniste di un percorso fatto di note di innovazione e tradizione. Il primo appuntamento ha dimostrato come i sapori della cucina bolognese possono evolvere, rimanendo sempre gli stessi: Enrico Scarzella, bartender di Velluto, e Daniele Bendanti, chef di Oltre Bologna, hanno creato abbinamenti ambiziosi tra il tortello classico e un cocktail che ne accompagnasse la degustazione. Non semplice, quindi, il pairing. Da qui l’idea di utilizzare “gli scarti”: come Bendanti ha scelto di servire i suoi tortelli con una crema ottenuta dall’infusione delle croste di parmigiano, così Scarzella ha preparato un cocktail con alla base un brodo di frutta e verdura normalmente scartati dai bartender, aggiungendo vermouth dry aromatizzato con noce moscata, burro salato e Chinò Sanpellegrino come tocco finale. Possiamo confermare che il pubblico ha gradito entrambe le proposte.



Interessante anche la masterclass con Alex Frezza de L’Antiquario di Napoli e il maestro della Pizzeria Salvo, Salvatore Salvo: pizza e cocktail, un matrimonio che s’ha da fare? A giudicare dal risultato, sì: Salvo ha proposto una pizza Margherita bilanciata con un ingrediente locale, il pomodoro Caramella, una varietà molto dolce che regala un gusto più raffinato, delicato. Il cocktail giusto da abbinare a una “regina” pizza simile, secondo Frezza? Un altro classico, l’abbinamento con il gin tonic, usando Tonica Rovere Sanpellegrino e un vaporizzatore con del whiskey torbato, per giocare coi sapori intensi e legnosi. Un food pairing tra materie prime di altissimo livello per un’esperienza sensoriale completa, gratificante, in cui anche un “classico” come la pizza Margherita sa regalare emozioni e una top fine-drinking experience, se servito con un cocktail firmato Bibite Sanpellegrino.

Foto per gentile concessione di Sanpellegrino

Wine Reporter

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