Il Vino
Baghera/wines è un leader europeo nelle aste di vini rari: cinque anni faMichael Ganne e Julie Carpentier, esperti appassionati, hanno aperto un
ufficio a Ginevra. È del 2018-19 la storica vendita della cantina personale di
Henri Jayer, ad oggi l'asta più importante al mondo in assoluto con 34,5
milioni di franchi svizzeri, seguita dall'inedita vendita esclusivamente dedicata
ai vini del Domaine di Romanée-Conti e in seguito, delle ultime bottiglie del
Domaine René Engel.

Domenica 18 aprile al Beau Rivage di Ginevra, con "La Romanée Memories" è stata protagonista un’enorme “verticale” che ha coperto più di un secolo e mezzo del prestigioso cru: una rarissima collezione composta da 1926 bottiglie, magnum e jeroboam in uno stato di conservazione impeccabile, che provenivano dalle antiche cantine di Bouchard Père & Fils, una delle case più prestigiose della Borgogna, in attività ininterrotta da quasi 3 secoli, fondata nel 1731 a Beaune da Michel Bouchard, il cui secolare savoir-faire consiste in particolare nella qualità della conservazione del vino e nella padronanza dei processi di ritappatura.
L'intera collezione è stata ritappata ed etichettata secondo le regole dell'arte, note a tutti i più grandi appassionati di vino. Questa operazione viene di solito eseguita ogni trent’anni e garantisce la qualità impeccabile delle bottiglie. Incastonata nel cuore della Côte de Nuits, con una produzione annuale di circa 3600 bottiglie, La Romanée non è solo il più piccolo dei "climats" della Borgogna, perché con i suoi 0,85 ettari è anche il più prestigioso, ed è circondato da tenute di fama mondiale come La Romanée-Conti, La Tâche, Richebourg e La Romanée St-Vivant. Il 325, lotto conteso ferocemente, comprendeva un set di 12 bottiglie dell’annata leggendaria La Romanée 1865, ultima in circolazione nel mondo; è stato aggiudicato per 1.952.000 franchi svizzeri, pari a 1.765.501,24 euro, oltre quattro volte il più alto valore stimato.

Questo lo ha reso il vino più costoso venduto negli ultimi due anni (il record precedente era detenuto da Baghera/wines per un grande formato appartenuto all’Enoteca Pinchiorri nel 2020). Il secondo lotto più costoso, il 322, un set di 6 bottiglie sempre di La Romanée 1865, è stato venduto per 1.061.400 franchi svizzeri, pari a 959.991,30 euro, anch’esso più di quattro volte la stima originaria. I primi dieci lotti in vendita hanno totalizzato complessivamente quasi 6,2 milioni di franchi (5.607.637,12 euro).

Michael Ganne, Direttore esecutivo di Baghera/wines, ha commentato: "Siamo stati onorati della fiducia che la Maison Bouchard Père & Fils ha riposto in noi. La loro impeccabile competenza, la qualità pressoché perfetta dei lotti offerti e l'entusiasmo di collezionisti e appassionati da tutto il mondo ha reso la vendita La Romanée Memories 1865-2005 un momento davvero eccezionale per gli amanti del grande vino. Il costante legame con i viticoltori è una parte importante della nostra vita quotidiana, perché senza di loro la nostra professione si rivelerebbe priva di interesse. L'impegno dei nostri team nei confronti dei nostri clienti internazionali ha visto una partecipazione online incredibile e senza precedenti, grazie a pilastri fondamentali come la fiducia e la qualità dei prodotti offerti".

Gilles de Larouzière Henriot, Presidente di Bouchard Père & Fils, afferma: "Questo straordinario risultato esprime l'entusiasmo inesauribile degli amanti dei grandi vini per la Borgogna. È anche un notevole riconoscimento per competenza senza pari di Bouchard Père & Fils, emblematica azienda vinicola della Borgogna. Baghera/Wines era l'unico partner possibile per raggiungere un risultato così straordinario".