Un Primitivo unico e un’azienda che coltiva vigne storiche centenarie: vi raccontiamo il MarrubiuM 2022 Le Fabriche.
L'azienda
Masseria Le Fabriche, la cui esistenza è testimoniata da documenti storici dell’inizio del XVII secolo come centro produttivo agricolo e residenza estiva di famiglie nobiliari, il cui nome deriva dal latino “fabrica”, è un luogo di grande bellezza. L’azienda vitivinicola nasce alla fine degli anni Novanta del secolo scorso e nel 2020 Rinaldo Del Bono ne diventa proprietario. L’edificio, in pietra bianca, si trova nel borgo salentino di Maruggio e, con le Murge Tarantine alle spalle, guarda al Mar Ionio. Il progetto che porta a MarrubiuM, primo vino dell’azienda, nasce dall’amicizia tra Del Bono, importante imprenditore nel mondo farmaceutico, e un famoso enologo come Mattia Vezzola.
Lo stesso Vezzola, durante il suo racconto in occasione della presentazione della bottiglia a Cà di Dio a Venezia, ha ricordato sorridendo come avesse tentato in tutti i modi di dissuadere l’amico dall’impresa, facendosi poi convincere: “Alla fine mi ha detto che voleva fare le cose ai massimi livelli. Lui è un velista e voi sapete benissimo che chi va a vela deve governare il vento, però alla fine quello che conta è il timone, cioè sapere dove andare, con una filosofia produttiva ben chiara. Il valore reale del vino non risiede solo nella sua qualità immediata, ma nella capacità di attraversare il tempo, di evolversi e rivelarsi. La qualità è il punto di partenza, l’obiettivo è l’unicità”.
Il progetto di Del Bono prende vita nel 2020 dall’idea di dar seguito a una vocazione secolare come quella di Maruggio, valorizzandone e interpretandone la biodiversità. I terreni di proprietà di Masseria Le Fabriche si estendono per più di 100 ettari, di cui 80 a ulivi secolari, 15 a bosco mediterraneo e 25 a vigneti, accarezzati da una brezza costante e con il beneficio della vicinanza al mare. Tra le vigne ci sono 7 ettari che comprendono alberelli centenari su terreni calcareo-argillosi, a rappresentare il nucleo progettuale e la fonte genetica storica per i nuovi impianti vitati. La ricerca di un risultato fuori dal comune, per quel che concerne MarrubiuM, è testimoniata dalla collaborazione tra Vezzola, l’agronomo Pierluigi Donna e il vivaista Pierre-Marie Guillaume, pioniere nella ricerca e selezione genetica. Il loro è un progetto di selezione massale che fa riferimento a vigne storiche di più di cent’anni, dalle quali sono state prelevate le gemme per realizzare nuovi innesti e preservarne in questo modo l’identità genetica originaria.
Il vino
Questo Primitivo di Manduria DOC nasce con la vendemmia 2022 e 12.500 bottiglie da 0,75 litri, tutte numerate: MarrubiuM è il nome latino di una pianta medicamentosa, in passato molto presente su questo territorio. Da uve Primitivo per l’85% e per il restante 15% da Aglianico, viene vinificato a temperatura controllata e subisce un affinamento di 12 mesi in barrique, rimanendo poi un altro anno in bottiglia. Già dalla gradazione alcolica di 14,5% si intuisce la volontà, riuscita, di realizzare un Primitivo differente, più fine ed elegante e con una potenza meno dirompente. Il colore vivo, rosso rubino intenso, al naso rivela una bella complessità unita a freschezza, con cenni di viola e ciliegia e note di spezie. Il sorso è di impatto significativo, piacevolmente vivo e vibrante, a testimoniarne la gioventù e, allo stesso tempo, le belle sorprese che riserverà anche dopo un ulteriore lungo affinamento in bottiglia.
Contatti
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