Wine news

AI, nasce il primo "sommelier artificiale" del mondo: “Conosce e abbina 400 vini”

di:
Sveva Valeria Castegnaro
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copertina vinolin

L’AI entra in cantina: Vinolin suggerisce vini e abbinamenti come un esperto in carne e ossa.

La notizia

Vi fidereste di un consiglio sul vino dato da qualcuno che non lo ha mai annusato, studiato o assaggiato? Molti direbbero di no, eppure l’intelligenza artificiale sta diventando una nuova alleata sia per i produttori sia per i consumatori, rivoluzionando il modo in cui scegliamo e degustiamo le etichette. La conferma arriva dall’Heilbronn Wine Village, storica festa del vino in Germania, dove i fratelli Simon e David Blank hanno presentato la loro creazione: un’app che, semplicemente inquadrando i QR code presenti negli stand, suggerisce in tempo reale il vino più adatto da provare e l’abbinamento perfetto con i piatti della fiera, che si tratti di un hamburger gourmet, di ravioli di pane o di un currywurst fumante. Cresciuti nella regione vitivinicola del Tauberfranken, da sempre affascinati dal mondo del vino, Simon e David hanno ideato Vinolin durante gli studi di informatica aziendale all’Università di Mannheim, ispirati da un progetto che prevedeva consulenze digitali per alcune cantine. Oggi l’app mette a disposizione una banca dati alimentata sia da sommelier professionisti sia dagli stessi produttori, capace di fornire descrizioni sensoriali e suggerimenti di abbinamento mirati. Il successo non si è fatto attendere: già a inizio 2025 quindici aziende vinicole hanno adottato Vinolin, con utenti che arrivano a registrare fino a quindici interazioni al giorno con questo “sommelier digitale”.

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I fratelli Blank tengono a precisarlo: Vinolin non vuole sostituire sommelier ed enologi in carne e ossa, ma offrire un supporto prezioso, soprattutto in un momento in cui il settore soffre la mancanza di personale qualificato. Forte di una sovvenzione e di un finanziamento pre-seed da 200.000 euro della Landeskreditbank Baden-Württemberg, il progetto si prepara ora a crescere, puntando al mercato tedesco, europeo e persino oltreoceano. Nel frattempo il team si amplia, con nuove assunzioni e una sede in apertura entro fine anno, mentre si studiano ulteriori sviluppi: dalla visualizzazione interattiva dei vigneti nell’app a collaborazioni con catene di supermercati, fino a forme di consulenza sempre più personalizzate. Un sorso di futuro, dunque, che promette di cambiare il modo in cui ci lasciamo guidare nella scelta del vino.

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