Un Sangiovese che conquista il mondo: Andrea Daldin finalista ai Wine Star Awards 2025.
Lamole non è solo un borgo del Chianti, ma una vera e propria sfida naturale. A 600 metri sul livello del mare, il limite massimo per la coltivazione del Sangiovese, si trova la più piccola Unità Geografica Aggiuntiva (UGA) del Chianti Classico. È qui, tra queste ripide colline, che l'enologo Andrea Daldin ha dedicato la sua carriera a creare vini che esprimono al meglio il carattere fresco e aromatico della Toscana, raggiungendo un'eccellenza riconosciuta a livello mondiale.

Con oltre trent'anni di esperienza, Daldin ha lavorato instancabilmente per valorizzare il terroir di Lamole. Durante il suo lungo incarico presso Lamole di Lamole, ha supervisionato un'importante conversione di centinaia di ettari di vigneti verso la viticoltura biologica, implementando anche pratiche sostenibili in cantina. Questo impegno per la sostenibilità e la qualità è ora sotto i riflettori globali.


Andrea Daldin è stato infatti selezionato come finalista nella prestigiosa categoria "Winemaker of the Year" ai Wine Star Awards 2025, i premi internazionali che celebrano l'eccellenza nel mondo del vino. Un traguardo straordinario, che lo vede come unico professionista italiano in lizza per il riconoscimento. Questo onore non celebra solo la sua abilità tecnica, ma anche la sua profonda dedizione a un territorio unico, dimostrando come la passione, unita a un approccio rispettoso e innovativo, possa produrre vini che non temono confronti.

Fra gli altri finalisti della Penisola, per categorie diverse, spiccano Roberta Corrà (general director Gruppo Italiano Vini), i tre master of wine -Pietro Russo, Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi- e le cantine Travaglini, Carpineto e Zaccagnini.