Dove mangiare in Italia Mixology

La Società: a Milano il locale con 150 gin in carta che abbina i distillati ad ogni piatto

di:
Elisa Erriu
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Chi ha vissuto serate all’insegna di musica alta e Gin Lemon, deve necessariamente fare tappa a La Società Milano, un po’ per imparare, un po’ per redimersi. Deve lasciarsi guidare dalla grande competenza di Giulia Litrenta, che non si limita a sorridere decantandovi le proprietà e la storia di ogni Gin della sua vasta fornitura, ma è lei a prepararvi per un viaggio spericolato, sfrontato ma glamour, come un po’ è di fatto l’anima della società milanese. Perché qui non è il cocktail a dettare legge e neppure l’alta cucina. Lo sono entrambe.

A Milano, nel cuore di Porta Venezia, La Società Milano ha fatto dell’alchemica combinazione tra cibo, storia, anima e inventiva la sua ragion d’essere: uno “specchio” in cui piatti e gin si riflettono a vicenda, amplificando profumi e sapori in un abbraccio unico. Qui, tra carte da parati londinesi e statue sacre, ogni proposta diventa una pennellata su una tela commestibile, ogni sorso un invito a riscoprire la cucina contemporanea con occhi nuovi. Abbiamo sperimentato per voi l’inedito connubio tra le proposte gastronomiche di La Società Milano e la sua sorprendente carta di gin, capace di trasformare un semplice cocktail in un vero e proprio percorso sensoriale.

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La Storia di La Società Milano e il suo team

Nata nel 2019 dalla volontà e dalla complicità di vita di Giulia Litrenta e Andrea Romanelli, La Società Milano è un progetto che nasce con la leggerezza di un sorriso ma la consapevolezza di un’idea. Giulia, ex consulente immobiliare arborensesi ma con radici profonde anche nel mondo della nutrizione, e Andrea, chef di talento cresciuto tra cocktail bar e cucine stellate, hanno scelto insieme il nome: “La Società”, perché qui ogni persona non è un semplice commensale, ma un protagonista. “Entri a La Società e ne sei subito parte integrante, l’empatia è immediata” racconta Giulia.

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Al timone della cucina c'è Andrea Romanelli, chef esecutivo di formazione internazionale, cresciuto tra Spagna (Ibiza, Formentera, Costa Azzurra), Germania, Singapore e Lombardia. Ha affinato il suo mestiere lavorando in ristoranti stellati e anche con Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi.  Andrea porta in tavola una cucina contemporanea, in cui convivono materie prime di eccellenza, sapori che sono emblemi di viaggi, ispirazioni e culture straniere e ricordi della sua vita, come le lumache, rigorosamente lombarde, come la sua Milano. “La cucina ha sempre fatto parte di me”, racconta Andrea. “Sono cresciuto tra pentole di ghisa e le galline di mia nonna. Molte ricette che porto nei miei piatti oggi non le ho neppure mai provate altrove, sono frutto di esperimenti e studi miei. C’è chi la sera si guarda le serie tv, io rimango a studiare ricette, perché mi piace!”.

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Al suo fianco, nell’anima dell’accoglienza, c’è Giulia. Nutrizione, design, stile e ospitalità sono la sua firma: seleziona arredi, allestimenti, luci e perfino le opere d’arte presenti nel locale, affiancando con cura i piatti di Andrea. La loro intesa personale si riversa nel lavoro: Giulia assaggia ogni piatto, ne valuta consistenze e sapori per suggerire accostamenti e affinare l’esperienza gustativa, mentre Andrea traduce quello stesso confronto in creazioni concrete. Insieme hanno scelto di dare centralità a una filosofia chiamata “Flavor Philosophy”: un percorso di pairing tra cucina e gin, dove ogni piatto e ogni cocktail si guardano, si sfiorano e si esaltano reciprocamente. Non una semplice sequenza di piatti, ma una sinergia studiata per emozionare e sorprendere, guidata da competenza e spontaneità.

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Gin Pairing e la filosofia del “sapore”: l’arte della mixology

La vera particolarità di La Società Milano risiede nella sua carta dei gin, una delle più ampie in città con oltre 150 referenze, che spazia da distillati classici a produzioni artigianali e rare release internazionali. Giulia propone una “degustazione olfattiva” preliminare, in cui ogni ospite esplora i profumi dei gin, scegliendo infine la propria anima botanica preferita. Questo momento di scoperta diventa il prologo del pairing: ogni gin, selezionato per note che vanno dal floreale al terroso fino agrumato, viene abbinato a un piatto specifico, creando un binomio che esalta entrambi.

gin pairing
 

Ad esempio, un Hendrick’s con sentori di rosa e cetriolo trova il suo compagno ideale nella pizza liquida di crema di bufala, dove la leggera acidità del gin pulisce il palato, mentre le note erbacee sottolineano la freschezza del formaggio. Allo stesso modo, un gin dal carattere più speziato, come il Mi:Mo Veneto Dry, si sposa perfettamente con il filetto di maialino al cacao, il cui sapore avvolgente e leggermente amaro risulta stemperato dai toni caldi della miscela gin-tonic creata al momento.

Il Menu: piatti chic e Gin signature

pizza liquida
 

La cucina di Romanelli offre un menu che cambia stagionalmente, talvolta anche mensilmente, ma conserva alcuni classici che hanno sancito il successo del locale. La sequenza di antipasti è un crescendo di texture e sapori, ciascuno con la propria firma particolare, pensato per dare il via al drinking pairing con eleganza e personalità. Per la degustazione che abbiamo provato noi, si è cominciato con lo sgombro alla pizzaiola: filetti saporiti avvolti in una salsa al pomodoro giallo e fonduta di burrata affumicata, impreziositi da un fiore di cappero in due consistenze. È un piatto dove il mare incontra l’affumicato e la cremosità voluttuosa, da accompagnare con un gin dai rimandi agrumati e di erbe mediterranee, che ne esalti la carnosità senza coprirla. Poi arriva il carpaccio d’oca affumicato al legno di melo, con petali di mela rossa, una salsa al curry leggermente piccante e una mostarda di fichi al rafano: un gioco sofisticato fra affumicatura e frutto, istante dolce e punta di piccante. Con un gin dal profilo floreale e speziato – magari con toni di yuzu e pepe rosa – diventa esperienza multisensoriale.

lumache al sugo fuori menu
 

Infine, un sashimi di salmone agli agrumi, servito con estratto di carota e zenzero, un filo d’olio verde al coriandolo, panna acida e granella di banana tostata: un incontro fra freschezza, acidità e croccantezza. Il gin ideale qui è uno con note erbacee e freschezza vegetale, per sposare la delicatezza del salmone e il carattere agrumato. Con i primi, la tavola si anima di profumi e consistenze che svelano la mano di Andrea: sapori intensi, ma mai eccessivi, tutti da degustare con lentezza e attenzione. Uno dei momenti più sorprendenti è stato con i maccheroncini con crema di barbabietola mantecata al caprino, guarniti da capasanta fritta e croccante di maiale. La barbabietola e il formaggio vanno d’accordo con un gin dai rimandi vegetali e leggermente speziati, mentre la capasanta bacia un distillato fresco e leggero, perfetto per smorzare la pietanza con eleganza. Come si può facilmente intuire fino a queste prime fasi della degustazione, in questo caso nella proposta estiva fresca e colorata, è chiaro che Andrea e Giulia si divertano dentro al loro locale. La noia è bandita a tavola e l’unico limite è la fantasia, con abbinamenti studiati ma non meno estrosi, quasi sfrontati.

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Quando si arriva ai secondi, la cucina di Andrea svela al meglio la sua capacità di alternare forza e leggerezza, struttura e sfumature. Tra le scelte spiccano le lumache, su richiesta, oppure la pancia di maialino alla senape morbida al brandy, accompagnata da una purea di patata novella e verdure dell’orto: calma rustica e calore dolce. Qui il gin ideale è quello dalle tonalità legnose, lievemente affumicate o speziate, che si armonizzano col brandy e la terra della pancia. Il polpo laccato al chorizo, con ananas, chimichurri e cremoso di cavolo verde alla peruviana, aggiunge toni esotici alla serata: il profumo affumicato del chorizo e l’esotismo dell’ananas richiedono un gin fresco e agrumato, con note esotiche che amplificano la speziatura e la dolcezza del piatto. Per i più tradizionalisti, un filet mignon alla salvia con tortino di cipollotto stufato e salsa al vino rosso e aceto balsamico: equilibrio perfetto di erbaceo e acidulo. Il gin qui deve essere morbido e leggero, con tracce floreali – come un bianco secco – per armonizzarsi senza sovrastare. Il finale gira attorno alla dolcezza accarezzante delle paste, create con semplicità e buon gusto.

uno dei gin tonic di Giulia
 

La torta morbida di mandorle si presenta delicata, con ricotta mantecata al miele e marmellata di arancia amara: tipica eleganza italiana, da accompagnare con gin floreali o con sfumature di spezie calde. La banana e cioccolato sformata, accompagna una mousse al cocco con intrecci esotici, perfetta in dialogo con gin dolci e vanigliati, sorretti da botaniche morbide. Chiude con la mela macerata al rum: crumble agli anacardi, cremoso di mela e cannella creano un finale dolce speziato, mentre il tiramisu – punto fermo del locale – arriva ancora morbido, assemblato al tavolo, con savoiardi, mascarpone caldo e spolverata di cioccolato amaro. Il gin qui è perfetto accompagnamento: morbido, con zenzero o cardamomo, per pulire il palato e amplificare la texture cremosa. In ogni portata, la ricerca di Andrea non si limita agli ingredienti: diventa dialogo con i gin scelti da Giulia, che interpretano ciascun piatto come una pagina di diario visco-olfattivo. Il coperto include pane caldo, burro alle erbe e un amuse-bouche, ulteriore rituale iniziale che accompagna.

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Per chi cerca un indirizzo dove l’alta cucina si sposa con la creatività della mixology, La Società Milano rappresenta una tappa obbligata. La formula “Flavor Philosophy”, con la sua attenzione alla sinergia tra piatti e gin, offre un’esperienza consapevole e appagante, capace di sorprendere sia gli appassionati di cocktail sia gli amanti del buon cibo. In un contesto elegante e vibrante, ogni visita diventa un’occasione per scoprire nuovi abbinamenti, assaporare sapori inaspettati e immergersi in un racconto fatto di profumi, colori e, soprattutto, di gin.

Contatti

La Società Milano

Via Panfilo Castaldi, 19, 20124 Milano MI

Telefono: 02 2940 1119

Sito web

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