Le nuove edizioni della celebre Maison presentate tra Champagne e un prodotto dedicato, con il sorso che sposa la cucina d’autore a 360 gradi.
Crediti: Vittorio La Fata, Fabio Vergetti
Il palcoscenico su cui si è esibita questa danza di sapori è il nuovo ristorante Lubna, moderno scrigno gourmet nel panorama milanese. I protagonisti del ballo? La carota e lo Champagne. Sì, proprio lei, radice semplice e antica, che si è lasciata riscoprire tra le mani visionarie dello chef Enrico Croatti e le bollicine nobili della 173ème Édition di Krug Grande Cuvée e della 29ème Édition di Krug Rosé. L'evento ha segnato anche il via di "Krug x Lombardia", un'iniziativa che per tutto il mese di giugno accenderà i riflettori sui locali più esclusivi di Milano e dintorni, offrendo agli appassionati la possibilità di degustare le ultime creazioni della Maison. Un invito a esplorare nuovi orizzonti gustativi, lasciandosi sedurre da abbinamenti inediti e da esperienze sensoriali di rara intensità.


Dietro le quinte, tra radici e sapori
Fin dalla sua fondazione nel 1843, Krug ha perseguito un ideale ambizioso: creare lo Champagne migliore possibile, anno dopo anno, senza compromessi. Un approccio anticonformista che si traduce in un'attenzione maniacale alla qualità delle uve e in un processo di assemblaggio che rasenta l'arte. Ogni annata diventa un'occasione per celebrare le peculiarità del terroir, trasformando ogni singolo appezzamento in un ingrediente prezioso, un tassello fondamentale nella complessa trama degli champagne Krug.

Questo spirito di ricerca e sperimentazione ha portato alla nascita di "Krug in the Kitchen", un progetto che dal 2014 esplora le infinite possibilità di abbinamento tra lo Champagne e ingredienti semplici, accessibili, ma capaci di rivelare sfumature inaspettate. Come spiega Olivier Krug, Direttore della Maison e rappresentante della sesta generazione della famiglia, "Krug è da sempre associato alla gastronomia. Krug Grande Cuvée offre una gamma di abbinamenti gastronomici quasi infinita e si accompagna a un'ampia varietà di sapori e cucine".

Dopo il pomodoro, la patata, l'uovo e altri protagonisti eleganti, quest'anno è toccato alla carota. Un omaggio alla versatilità di un ortaggio che, nelle mani sapienti degli chef, si trasforma in un vero e proprio strumento di espressione creativa.
La carota: una tela bianca per gli chef

Arancione, viola, rossa, bianca, gialla, persino nera. La carota, nella sua apparente semplicità, offre un ventaglio di possibilità illimitato. La sua dolcezza delicata si sposa armoniosamente con sapori salati, amari, acidi, umami. Krug Rosé ne esalta le note più intense, mentre Krug Grande Cuvée ne cattura la freschezza e le sfumature agrumate. "In cucina, o nella sala di degustazione, creiamo ricette e champagne per offrire nuove esperienze; entrambi questi elementi, poi, si incontrano in deliziosi abbinamenti", sottolinea Julie Cavil, Chef de Caves Krug.

Croatti, in equilibrio tra rigore tecnico e fantasia giocosa, ha proposto piatti dove la carota si fa vellutata, croccante, affumicata, fermentata, lasciando emergere sfumature capaci di accendere ogni bollicina con eleganza e spessore. Dalla dolcezza naturale alla nota terrosa, l’ortaggio ha sorpreso per versatilità e intensità espressiva. La carota non più contorno, ma protagonista assoluta.


Champagne e cucina: un abbinamento di visioni
Dietro ogni flûte di Krug Grande Cuvée 173ème Édition si cela l’assemblaggio meticoloso di oltre 120 vini, provenienti da più di 10 annate, il più vecchio risalente al 2001. Una complessità che richiede, per essere pienamente compresa, piatti all’altezza: non per forza sontuosi, ma costruiti con intelligenza, sensibilità e rispetto per la materia prima. La carota, con il suo spettro aromatico che va dal dolce al balsamico, ha trovato così un interlocutore perfetto.


Il Krug Rosé 29ème Édition, invece, con i suoi 29 vini da cinque annate (tra cui pregiati Pinot Noir da Les Crayons e Côte Valnon), ha accompagnato le note più decise, quasi carnali, dell’ortaggio. Rosé e carota: un duo insolito ma perfettamente complementare, dove l’effervescenza diventa veicolo per spingere la percezione gustativa oltre il consueto. “Ogni carota è diversa, come ogni appezzamento in Champagne”, ha spiegato la Chef de Caves Julie Cavil, tessitrice silenziosa delle sinfonie liquide della Maison. Il parallelismo tra terroir e orto è più che una trovata poetica: è la filosofia fondante di Krug, che considera ogni appezzamento un ingrediente a sé, da trattare con individualità.

Krug x Lombardia: il viaggio continua
L’evento a Lubna ha dato il via anche all’iniziativa Krug x Lombardia, un mese di degustazioni, cene e aperitivi dislocati in alcuni dei luoghi più ricercati del panorama gastronomico lombardo. Tra enoteche, lounge bar e ristoranti d’eccellenza, sarà possibile scoprire le nuove edizioni di Krug abbinandole a proposte creative legate alla carota, secondo lo spirito della Maison. Una mappa del gusto in cui la carota funge da filo conduttore, e dove ogni tappa è un invito a scoprire, sperimentare, lasciarsi stupire. Questo link permette di esplorare tutti i locali aderenti, trasformando l’intera regione in un laboratorio effervescente di alta cucina e Champagne.

Root for Thought: la carota nel piatto e nel pensiero
Non è solo un evento, ma un manifesto di libertà gastronomica. Root for Thought, il ricettario internazionale nato dalla collaborazione tra gli chef delle Krug Ambassades, raccoglie ricette ispirate alla carota come esercizio di creatività, con l’ambizione di essere replicate anche a casa. Un invito rivolto ai gourmet più avventurosi, agli appassionati, agli esteti del gusto. Krug non celebra solo lo Champagne, ma un modo di pensare alla cucina come luogo di sperimentazione poetica, dove la semplicità si eleva a virtuosismo. Dove un ortaggio che tutti conosciamo diventa il tramite per raccontare la complessità di un vino che non conosce compromessi.

Perché, in fondo, lo Champagne migliore non è mai solo un vino: è una storia da bere, un paesaggio da gustare, un'emozione che – come una carota ben preparata – può sorprenderti proprio quando meno te l’aspetti.