Insieme al compagno Virgilio Martinez ha costruito il mito del Central, cuore pulsante dell’avanguardia latina. Oggi è la migliore chef donna del mondo secondo i 50 Best e porta avanti un ristorante tutto suo che farà parlare molto di sé nei prossimi anni: Kjolle a Lima.
La Notizia
L’attesa monta per il ritorno dei 50 Best, in agenda il 5 ottobre ad Anversa. L’organizzazione, tuttavia, ha lasciato filtrare qualche anticipazione, per esempio il nome della migliore cuoca del mondo.![pia leon](/upload/multimedia/pia-leon.jpg)
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Quest’anno si tratta della peruviana Pía León, trentaquattrenne alla guida del ristorante Kjolle a Lima, che entra nell’empireo rosa dopo Nadia Santini, Hélène Darroze, Dominique Crenn, Ana Roš, Clare Smyth, Daniela Soto-Innes e un’altra sudamericana, Helena Rizzo.
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Per lei non è il primo riconoscimento: già insignita del medesimo premio per il Sud America nel 2018 quale Chef del Central, nel 2019 aveva portato a casa la segnalazione per la migliore progressione in classifica, fino alla 21ma posizione in soli 15 mesi di attività.
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Nata a Lima, figlia d’arte della titolare di una gastronomia, dopo gli studi presso il locale Cordon Bleu Pía ha compiuto le sue prime esperienze al Celler de Can Roca, a New York e di nuovo a Lima con Gaston Acurio.
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Poi l’incontro (non solo professionale) con Virgilio Martinez, skater e quasi avvocato alle prese con l’apertura del suo locale. Quando si è presentata, fresca di diploma, aveva all’attivo appena un po’ di gavetta e la brigata era al completo.
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C’è voluta tutta la sua caparbietà per farsi notare e conquistare la fiducia dello chef, che nel giro di cinque anni ha sposato (unione coronata dalla nascita del figlio Cristobal) e insieme al quale ha costruito il mito del Central, cuore pulsante dell’avanguardia latina.
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Non basta: nel 2012 è stata la volta di Mil, ristorante aperto con Martinez e la sorella a 3500 metri di altitudine, per il contatto più serrato possibile con il tesoro della biodiversità andina. Una missione.
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Dopo i successi in coppia, finalmente l’avventura in solitario di Kjolle, ristorante ubicato nello stesso stabilimento del Central e intitolato a un fiore che sboccia ad altitudine record, tesaurizzando al massimo aria e acqua. Simbolo di una resistenza che è anche gastronomica, nel paese che vanta oltre quattromila varietà di patate.
Fonte: foodandsens.com
Foto: Crediti Kjolle
Foto di Copertina: Crediti Raphael Gabauer