Mondo Vino

Come Peq Agri sta innovando la viticoltura ligure

di:
Marco Colognese
|
copertina peq agri 2024 10 17 16 56 56

Con il progetto vinicolo di PEQ Agri, Marco Luzzati e Giorgio Guastalla hanno fin da subito preso la peculiare decisione di vinificare separatamente ogni singola vigna, creando numerose etichette di vini “cru”, anche dello stesso vitigno, per rappresentare nella sua intera pluralità la straordinaria potenza enologica del territorio. Ma questa è solo la premessa: vi raccontiamo nel dettaglio la loro visione e le loro bottiglie.

*Contenuto con finalità promozionali

La storia

Marco Luzzati e Giorgio Guastalla, imprenditori dalla visione lungimirante e fuori dagli schemi, in soli quattro anni hanno creato una realtà importante e punto di riferimento in una regione non semplice come la Liguria mettendo insieme un’idea imprenditoriale di integrazione di attività agricole, ricettive e di ristorazione che si concretizza in un nome: PEQ Agri. L’acronimo sta per Passione, Eccellenza e Qualità e, come abbiamo già avuto modo di raccontare, si traduce in 200 ettari di terra (destinati a crescere), un’azienda agricola, un laboratorio artigianale per la trasformazione dei prodotti e tre ristoranti.

peq agri 18
 
peq agri 56
 

Quella su cui ci vogliamo concentrare oggi è la realtà vinicola perché rappresenta un esempio virtuoso di valorizzazione di una viticoltura autoctona che copre praticamente ogni tipologia di prodotto enologico. Dopo aver infatti acquisito importanti marchi storici e averli integrati in Cantina Lupi, ma soprattutto aver ripristinato e ridato vita a terreni un tempo coltivati a vite ma in seguito abbandonati e lasciati all’incuria, l’azienda sembra avere le idee chiare e sta mettendo in atto una vera e propria rivoluzione nel settore vitivinicolo ligure. La Cantina Lupi di PEQ Agri coltiva quindi e produce oggi tutte le doc principali del Ponente Ligure.

peq agri 24
 
peq agri 63
 

La Cantina Lupi

Con circa 23 ettari coltivati, Cantina Lupi cura tutta la propria filiera vitivinicola, vinificando nelle due cantine storiche di Colla Micheri, ad Andora, e Pieve di Teco, nell’entroterra di Imperia. I terreni destinati a vigneto sono suddivisi in poco più di dieci appezzamenti. Considerata la fortissima biodiversità che caratterizza il territorio, con esposizioni differenti, composizioni del terreno diverse (anche a poca distanza tra loro), microclimi e fauna unici, Marco e Giorgio hanno fin da subito preso la peculiare decisione di vinificare separatamente ogni singola vigna, creando numerose etichette di vini “cru”, anche dello stesso vitigno, per rappresentare nella sua intera pluralità e diversità la straordinaria potenza enologica del territorio e raccontarla attraverso il vino.

peq agri 17
 
peq agri 45
 

Il Pigato

Un esempio molto interessante di questa strategia unica è il Pigato, sicuramente la DOC più rappresentativa del Ponente Ligure, che Cantina Lupi vinifica con ben cinque etichette che rappresentano e testimoniano le caratteristiche uniche delle vigne di Balestrino (Pigato Campulou), di Testico, dove le viti si trovano a 500 mt di altezza e su una vena vulcanica (Pigato Canneto), oltre ad Albenga (Pigato Lupi, Pigato Petraie e il rinomato Vignamare). Le tre vigne di Albenga, seppur vicine, sono infatti caratterizzate da peculiarità e diversità che si traducono in tre etichette.

peq agri 19
 
peq agri 20
 

La vigna del Vignamare illustra appieno questa scelta: si trova su un terreno di argilla rossa, ad Albenga, e più precisamente nella zona di Salea, luogo di nascita del Pigato. Il Pigato Vignamare, giunto alla sua XXXI edizione, è frutto della collaborazione tra il fondatore della omonima cantina Tommaso Lupi e l’allora giovane, ma esperto enologo di fama mondiale, Donato Lanati, che insieme hanno messo a punto questo prezioso e riuscitissimo prodotto. Dopo una vinificazione molto lunga, di circa tre anni, il Vignamare, come abbiamo già accennato, è in grado di invecchiare molto bene. Ne è testimonianza il fatto che nell’omonimo ristorante, stella rossa e verde Michelin, guidato da Giorgio Servetto, la carta dei vini ne annovera moltissime annate, a cominciare dal sorprendente 2009 che all’assaggio rivela ancora una notevole freschezza.  

peq agri 11
 
peq agri 59
 
peq agri 23
 

Gli altri vini di Cantina Lupi

Le numerose etichette di Pigato sono però soltanto uno dei tanti esempi di una chiara strategia aziendale e dei suoi risultati. Tre Vermentini, due Rossese, quattro Ormeasco, una Lumassina e una Granaccia sono tutte espressioni e narrazioni nel bicchiere dello sforzo immane di valorizzare e raccontare il proprio territorio. La Cantina Lupi, sebbene fortemente ancorata alle tradizioni e alle influenze della storia vinicola che l’ha contraddistinta, ha intrapreso comunque una strada all’insegna della ricerca e allo sviluppo di nuove referenze. Ne è un esempio il progetto di spumantizzare con un’idea ambiziosa: vinificare in bianco l’uva Rossese e creare un blanc de noir che rappresentasse al meglio questo antico vitigno ligure. Il risultato è un’eccellente bollicina pas dosé che vanta 31 mesi di affinamento, il Cervoclassico extra brut, vino di grande pregevolezza, affiancata da un metodo Martinotti (guai a chiamarlo Charmat, per Marco!) con sei mesi di durata, sulla base dello stesso vitigno.

peq agri 22
 

Le decisioni enologiche sono coordinate con il giovane Alex Berriolo, professionista già attivo a Casa Lupi, il quale garantisce la necessaria garanzia di continuità con la storia. L’Ormeasco di Pornassio è, invece, una piccola, interessante doc, rappresentata al meglio nelle sue espressioni: color rosso rubino quando vinificato in rosso e rosa corallo quando vinificato in bianco (sciac-trà). I suoi vigneti si trovano a 550 metri di altitudine nella zona più vocata e provengono dagli antichi poderi del Marchesato Scarella a Pornassio. Degno di nota è lo Sciac-Trà, rosato all’italiana vinificato con il salasso nato dai  contadini dell’entroterra.

peq agri 10
 

Berry&Berry è infine frutto delle idee innovative dell’enologo Alex Berriolo, soprannominato appunto Berry, il quale nel 2010 inizia a vinificare le uve delle terre che la sua famiglia coltiva ormai da tre generazioni. Acquisita nel 2024 da PEQ Agri, questa cantina produce cinque etichette sui generis, tanto da non rientrare in alcuna denominazione e costituire di fatto dei veri e propri (riusciti) esperimenti enologici frutto di assemblaggi e vinificazioni portate al limite e oltre. Da assaggiare il Baitinìn, che deve il suo nome a Demicheri Battina, viticoltrice a Balestrino e antenata dei primi del ‘900, da bianco da Pigato e Vermentino in percentuali variabili a seconda dell’annata, delle vigne di Albenga e Tovo San Giacomo. Un tripudio di aromi fruttati e speziati, con una piacevolissima nota salmastra di fondo. E questo sembra essere solo l’inizio.

peq agri 9
 

Contatti

Via Terra Molino, 25, 17020 Tovo San Giacomo SV

Telefono331 388 7203

Sito web

Wine Reporter

mostra tutto

Rispettiamo la tua Privacy.
Utilizziamo cookie per assicurarti un’esperienza accurata ed in linea con le tue preferenze.
Con il tuo consenso, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti che ci permettono di poter elaborare alcuni dati, come quali pagine vengono visitate sul nostro sito.
Per scoprire in modo approfondito come utilizziamo questi dati, leggi l’informativa completa.
Cliccando sul pulsante ‘Accetta’ acconsenti all’utilizzo dei cookie, oppure configura le diverse tipologie.

Configura cookies Rifiuta
Accetta