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La Tordera: cantina sostenibile a conduzione familiare tra le colline Patrimonio Unesco

di:
Marco Colognese
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Copertina la Tordera

Tra Valdobbiadene e Conegliano, sulle colline Patrimonio Unesco, una cantina custodisce 130 viti ultracentenarie, espressione di una lunga tradizione di una famiglia vocata alla vinificazione, e di un impegno profondo verso la sostenibilità ambientale.

Crediti: latordera.it


Il territorio

Parlare di Prosecco, senza specificare quale, è piuttosto fuorviante, perché in un solo nome e a causa di un’errata generalizzazione, rientra una varietà estremamente eterogenea di prodotti. Dal vino a basso costo e di dubbia qualità, quindi, all’etichetta che rappresenta un territorio di rara bellezza, anche enologicamente parlando. Tra Valdobbiadene e Conegliano si trovano le colline riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco: sono soltanto 15 i comuni dell’area storica di uno spumante come il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

La Tordera Il Territorio PS
 
la tordera masso territorio valdobbiadene PS
 

Pendenze da viticoltura eroica, note come Rive, vigneti ripidi e meravigliosi. Ancora, la zona del Cartizze, 107 ettari dai quali arriva uno spumante di alto lignaggio: proprio in questo territorio, sulla sommità di una collina si trovava tanto tempo fa un roccolo noto come Tordera, chiamato così perché qui in autunno i tordi scendevano dai monti in cerca di nutrimento tra i vigneti. Il roccolo non c’è più, ma il nome è stato mutuato dalla famiglia Vettoretti che ha creato La Tordera.

La Tordera Il Vigneto di Alne PS
 

È Giuseppe (Bepi), classe 1890, ad acquistare ormai più di un secolo fa un piccolo vigneto a Santo Stefano: è il 1918, termina finalmente la Prima guerra mondiale, Giuseppe investe a casa sua perché da Valdobbiadene non se ne vuole andare. La sua però è una vigna diversa, non più maritata agli alberi per dar spazio all’orto sotto fila, ma un vigneto specializzato in cui lui studia le distanze tra i ceppi e la palificazione, perché alla pianta servono tempo e spazio.

LA TORDERA FAMIGLIA PS
 

Quel vigneto c’è ancora, con più di 130 ceppi ultracentenari. Oggi gli ettari de La Tordera, grazie a Pietro Vettoretti, nipote di Bepi, il quale fonda ed espande sapientemente l’azienda con la moglie Mirella, sono diventati 80 e comprendono terreni in diverse zone del territorio, estese fino alla piccola DOCG di Asolo, con una produzione di un milione e trecentomila bottiglie. L’operatività è in mano a Paolo e Renato, i loro figli: il primo è enotecnico, il secondo vive il vigneto in tutte le sue espressioni.

La filosofia 

Fondamentale per l’azienda è il concetto di “Natural Balance” che comprende l’intero percorso dalla vigna alla bottiglia. La cantina più moderna viene costruita nel 2001 e ristrutturata dieci anni dopo, secondo principi di basso impatto ambientale e risparmio energetico: nel 2012 è la prima cantina veneta certificata Casa Clima. La struttura, in legno, consente di mantenere la temperatura costante grazie alla coibentazione; tutti gli ambienti e anche l’acqua utilizzata vengono riscaldati tramite una caldaia con cippato prodotto dalla legna di recupero dei propri boschi.

tordera natural balance PS
 

Il fabbisogno energetico è quasi integralmente coperto da pannelli fotovoltaici. L’acqua utilizzata viene reimpiegata per l’irrigazione in caso di necessità e i combustibili vengono usati solo per i mezzi agricoli. Infine, sempre sul fronte della sostenibilità, le etichette vengono realizzate con carte riciclate e le bottiglie sono composte per oltre l’80% da vetro riciclato, consentendo una fusione a temperatura inferiore e una minore dispersione di anidride carbonica nell’atmosfera.

tordera natural balance 1 PS
 

Per gli imballaggi sono previsti in carta riciclata al 100% e legno di pino vergine essiccato, senza alcun trattamento. Le operazioni in vigna sono tutte manuali, con un impegno che richiede passaggi delicati vite per vite. In cantina la pulizia è una regola ferrea, anche perché consente di ridurre l’utilizzo dell’anidride solforosa.

I vini

Paolo Vettoretti e l’enologo Luciano Rebuli selezionano e vinificano le uve in lotti separati. I vini più importanti, sotto l’aspetto qualitativo, sono il Cartizze e le ‘Rive’ (di Guia e Vidor nel caso de La Tordera), probabilmente le più significative per capire davvero cosa rappresenti la denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

territorio cartizze 3 PS
 
La Todera PS
 

Un principio fondamentale per questa cantina è l’assenza di fretta nella produzione e, come afferma Paolo "se un Prosecco Superiore è di qualità, può resistere nel tempo. Dare alle cose il giusto tempo e ‘non avere fretta’ è un imperativo per noi. Abbiamo imparato l’arte della pazienza e della cura della terra in famiglia, seguendo gli insegnamenti di papà Pietro e nonno Bepi, che già nel 1918 ebbe l’intuizione di dedicare al vigneto il proprio spazio. Da allora sono cambiate tante cose, ma nella nostra proprietà a Cartizze continuano a vivere ancora 130 di queste viti ultracentenarie: sono il segno del legame con la nostra terra, che ci ha dato e continua ogni giorno a insegnarci il valore del tempo". 

Valdobbiadene DOCG Paolo Vettoretti PS
 

Per quel che riguarda il metodo Charmat, la rifermentazione in autoclave dura almeno due mesi e per i Rive si arriva a 90 giorni. Logica conseguenza l’idea di cimentarsi anche nel metodo classico, prima con il Calchèra con vitigni diversi tra cui lo Chardonnay e poi con il progetto "Senza Tempo", un Valdobbiadene DOCG ottenuto da sola Glera, firmato dallo stesso Vettoretti in etichetta.

territorio cartizze 1 PS
 

Originata da viti su aree di collina tra Conegliano e Valdobbiadene, da terreni di marne argillose e depositi fluvio-glaciali, l’uva intera subisce una pressatura soffice: il mosto fiore fa una prima fermentazione a temperatura controllata con lieviti selezionati; il vino sosta prima sulle fecce fini per poi restare fino ad altri 36 mesi sui lieviti prima della sboccatura e non viene dosato. Nel calice si notano bollicine sottili ed eleganti, al naso arrivano il profumo del pane appena sfornato, mela, fiori bianchi e sentori di erbe aromatiche. Ha una bella sapidità ed è piacevolmente fresco in bocca. Il suggerimento? Dimenticarne un paio in cantina potrebbe riservare bellissime sorprese.

Contatti

La Todera 

Via Alnè Bosco 23, 31020 Vidor (TV)

Tel. +39 0423 985362

Email: info@latordera.it

Sito web

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