I drink sostenibili, minimalisti e concreti di Monica Berg conquistano 50 Best Bars. La celebre barlady è la prima donna premiata della categoria.
La barlady
Quello di Monica Berg è un palmares da far invidia a chiunque: la bartender originaria di Oslo - ormai cittadina britannica - nel 2023 (per la quarta volta) ha guadagnato il primo posto nella classifica “Bar World 100” per le “figure più influenti del settore”. Monica è la prima donna a ricevere questo titolo; tuttavia, il riconoscimento ricevuto non la distoglie dall’essere concreta e concentrata sulla sua passione e sul lavoro quotidiano. “Non posso dire di non essere orgogliosa di un premio del genere, ma non mi metto pressioni inutili, non perdo il contatto con la realtà. Voglio concentrarmi completamente sulla squadra e sulla creatività", racconta a Rolling Pin.
Tanto è dedita al lavoro che la retrocessione dal secondo all’ottavo posto nella classifica “World’s 50 Best Bars” di “Tayēr + Elementary”, il locale che gestisce con il suo socio e compagno Alex Kratena, non la preoccupa. “Ciò influisce veramente poco sul nostro lavoro quotidiano e sulla qualità della nostra proposta”, prosegue. Concretezza, minimalismo e sostenibilità fanno parte del DNA della Berg, cresciuta in una casa su un fiordo di Oslo in una famiglia impegnata nell’agricoltura, nella pesca e nella silvicoltura. “La sostenibilità non è mai stata un’imposizione, per noi era normale. Questo principio mi ha accompagnato dall'inizio della mia carriera fino ad oggi”, confida.
Monica si è avvicinata al mondo del bar quando ancora studiava economia per volere del padre ("noioso, ma forse utile, col senno di poi") e, contemporaneamente, lavorava in un locale. Allora suo padre sperava proseguisse, ma “il contatto diretto con le persone, le conversazioni, l'arte dei cocktail, mi ha affascinato così tanto che subito dopo il diploma ho completato un corso presso la rinomata H. Butlers Bartending School”, spiega. Conseguito il diploma, Monica comincia a insegnare proprio nella scuola dove era allieva, fino a diventare dirigente; allora aveva appena 23 anni. “La scuola era totalmente indipendente dall’industria. Nessun supporto o promozione dei brand. Acquistavamo ogni liquore all'ingrosso. Per i giovani baristi è molto importante che nessuno gli dica cosa devono usare”, racconta. Questi sono solo gli inizi della sua lunga carriera di successo.
Nel 2011 inizia a lavorare da”Acqua Vitae”, a Oslo, dove incontra Alex, oggi suo socio negli affari e nella vita. Nel 2013 i due si trasferiscono a Londra, ma i tempi non sono ancora maturi per avviare un’impresa assieme. Monica, quindi, lavora al “Pollen Street Social” e riceve l'“Altos Bartenders' Bartender Award”, lo “zeile Honory Award” e viene nominata bartender dell’anno, mentre Alex gestisce il suo “Artesian Bar” e per quattro volte si aggiudica il primo posto nella classifica “World's 50 Best”. E’ il 2018 quando la coppia, ricca delle proprie esperienze, apre "Tayēr + Elementary” al 152 di Old Street. Il locale di Monica e Alex è un bar con due facce: una "Elementary" aperta tutto il giorno; l’altra “Tayēr” aperta la sera. “Tayēr è un termine spagnolo e significa officina: rappresenta esattamente ciò che concepiamo come il nostro bar. “Elementary”, invece, è la parte di concetto che rappresenta il legame con la cucina locale”. Minimalismo e sostenibilità nel concepire l’ambiente e, soprattutto, i cocktail sono il minimo comune denominatore delle due realtà.
"Per noi conta ciò che c'è dentro il bicchiere e non quello che ci metti attorno." Altrettanto fondamentale per la coppia di “Tayēr + Elementary” sono anche lo spirito di squadra e la condivisione, tanto che a Marzo hanno ricevuto il “Parabere Care Award 2024” di Petra, premio che riconosce le pratiche aziendali, le condizioni eque ed etiche e il benessere del team. Questa filosofia ha accompagnato Monica e Alex anche durante la pandemia, quando per mantenere il locale in attività hanno ideato “Tayēr LTD”, un concetto da asporto che è ancora un successo oggi. Se deve commentare tutti questi successi le parole di Monica sono chiare e, ovviamente, concrete: "Rispetto reciproco, comprensione e ogni notte sognare un po' più in grande della notte prima!”.