Le novità di cantina Canu, dal Cannonau Caìo al Vermentino 26.57: vi raccontiamo i nuovi vini- selezione, frutto della collaborazione con l’enologo Emiliano Falsini.
L’azienda
Sardegna, le colline della Gallura: una bellezza selvaggia a 300 metri sul livello del mare, tra possenti graniti e un sito, quello degli olivastri millenari di Luras, dove si trova S’Ozzastru, ovvero l’albero più vecchio d’Europa, una stima di 4000 anni d’età per una circonferenza di 12 metri.
Un contesto di grande fascino, accanto al quale si trovano i 230 ettari della proprietà di Canu, nel comune di Luogosanto e in particolare in località Balaiana. Dieci di questi sono vigneti e qui è da oltre trent’anni che si fa vino: le prime etichette però risalgono alla vendemmia del 2019, perché in precedenza, come ci ha raccontato Carla Cualbu che amministra l’azienda, le uve venivano destinate al consumo dell’agriturismo insieme alle carni e ai formaggi autoprodotti.
Il socio di Carla, Antonello Nolis, si occupa della gestione della campagna, in cui si praticano i dettami dell’agricoltura biologica, sebbene non sia mai stata richiesta la certificazione. I vigneti si trovano quasi tutti in alto, tra la foresta degli olivastri e il lago Liscia: notevoli quindi le conseguenti escursioni termiche tra notte e giorno che contribuiscono in modo determinante a eleganza, finezza e profumi dei vini.
Le rese sono volutamente molto basse e lavorazioni sono tutte manuali, dalla raccolta alla selezione dei grappoli. In cantina, è arrivato nel 2023 il toscano Emiliano Falsini, noto per la sua grande esperienza in tutta Italia, per una visione ampia e per l’estremo rispetto del territorio in cui si trova a operare; nel suo sito si può leggere: “Lavorare in molti territori è stato sempre il mio desiderio, un percorso in cui accrescere ogni giorno il mio bagaglio professionale e confrontarsi con alcuni dei più vocati territori vitivinicoli italiani; un immenso patrimonio culturale capace di stimolare la passione per il vino e rendere questo lavoro unico e bellissimo.”
E ancora: “Mi sento libero di interpretare il vino ascoltando umilmente ciò che la natura intende comunicarci con la sua forza ed energia; per questo sono decisamente convinto che il lavoro per creare un grande vino inizi nel vigneto.”
I nuovi vini
Con lui è stata intrapresa la strada che porterà prestissimo sul mercato due novità che abbiamo avuto modo di apprezzare in anteprima e che andranno a integrare le etichette già presenti. Carla Cualbu ce le introduce così: “Non mi piace parlare di linea selezione, si tratta di prodotti hanno una ricerca differente rispetto ai precedenti.” E continua raccontandoci come Caìo, Cannonau Riserva DOC, rappresenti un riconoscimento a quelli che possono essere considerati i pilastri dell'azienda: Daniele e Giovanna, genitori di Antonello, in particolare alla famiglia di Giovanna, donna energica e vitale.
Affina prima in botti di rovere per 24 mesi per poi riposare ancora in bottiglia. È un vino dagli aromi raffinati, nel quale i frutti di bosco maturi si integrano a cenni di spezie e delicate note balsamiche che evolvono in profumi di macchia mediterranea e rosmarino, fusi con note di vaniglia e tabacco dolce. In bocca è caldo e avvolgente, di struttura importante, con tannini suadenti e un finale di grande armonia. Non a caso l’etichetta è realizzata in velluto, a evocarne l’affascinante morbidezza, per un Cannonau di una zona come la Gallura che poco spesso vede esaltare al meglio questo vitigno.
Il marchio Canu è il nome con cui il luogo stesso è accatastato sui mappali fin dalla fine del 1800 e - a proposito di posizioni – 26.57, Vermentino di Gallura Superiore DOCG, ha un nome che rende omaggio alla parte di vigna più preziosa, indicando l’esatta area della vigna da cui proviene.
Carla prosegue: “Con Emiliano Falsini abbiamo voluto fare una selezione delle migliori uve della parte più alta della vigna a 400 metri sul livello del mare, completamente nascosta nel bosco e molto in pendenza, tra ulivi, lentischio e lavanda selvatica, alla ricerca della massima espressione territoriale del vitigno.” Anche la sua etichetta è di velluto, con lavorazioni preziose a rappresentare la grande artigianalità sarda che si tramanda da una generazione all’altra. Dopo una lavorazione in acciaio, il vino rimane altri sei mesi in bottiglia. Il risultato? Notevole eleganza al naso per un sorso di grande freschezza.
Contatti
Cantina Canu
Loc. Balaiana Stazzo Canu, 07020 Luogosanto (SS)
T. 351 1633419 (per telefonate e WhatsApp)
info@cantinacanu.com
