Mixology

A Napoli rinasce La Mela: da ex discoteca a cocktail bar fra i più belli d’Italia

di:
Giovanni Angelucci
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Veste ed anima nuove per la rinascita de La Mela, storico locale partenopeo nato nel 1967 nella centrale Via dei Mille e che da discoteca oggi diventa indirizzo gaudente dove appagare tutti sensi.

Foto degli interni: Architetto Francesco Della Femina


Il locale

“Se queste mura potessero parlare” viene da esclamare; ebbene, non possono farlo, ma in qualche modo (un nuovo modo) continuano ad ospitare i buongustai che le scelgono come contenitore della joie de vivre e a raccontare il buono e il bello della vita, a far vivere momenti diversi da quelli che furono ma altrettanto piacevoli e di qualità: stesso fascino e una visione completamente rinnovata.

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Siamo nella centrale Via dei Mille, nei pressi di Piazza dei Martiri: è qui che
nel 1967 nacque La Mela, l’emblema della Dolce Vita napoletana nelle mani dei fratelli Campanino; era l’epoca dei complessi musicali con Fred Bongusto e Peppino Di Capri che qui davano il loro meglio, il tempo della leggerezza e della cultura che ha lasciato il segno, La Mela era il club cult delle notti napoletane, il salotto altolocato della città, il luogo di ritrovo dei tanti che qui hanno vissuto momenti indelebili, sognato, festeggiato e anche fatto la storia.

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Se negli anni ‘70 i personaggi di spicco erano musicisti, attori ed artisti, oggi i pezzi da novanta de La Mela, che compongono il triangolo vincente, sono il Direttore e Bar Manager Vincenzo Iencharelli, l’Executive Chef Eduardo Estatico e Francesco Cappuccio, figura di risonanza a Napoli, nonché socio di maggioranza del locale, che ha voluto (ri)dare una nuova vita alla storica insegna partenopea riaprendone le porte il 16 ottobre 2023. 

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La Mela oggi rappresenta un indirizzo nuovo con un’eredità importante che da discoteca è diventata luogo esperienziale, un locale ibrido ma con un concept ben definito, vicino ad alcuni esempi esteri ma forse unico in Italia per impegno e qualità impiegate in entrambe le sfere della miscelazione e della cucina, dove chef e bartender convivono per il piacere dei propri clienti.

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Sedute basse e piatti sharing con musica dal vivo, oppure cena con menu completo e prolungato, aperitivo con le note di pianoforte che danno il benvenuto ad ogni serata, o ancora gli after dinner con dj set e drink signature in accompagnamento. L’intrattenimento musicale è presente ogni sera, sempre sotto la direzione artistica del noto Tony Ciotola, sia per il posizionamento tramite i grandi nomi da coinvolgere, che per le scelte di genere e gusto. In ogni caso, che si voglia arrivare a La Mela all’apertura o in piena serata
e restare fino alla chiusura facendo le ore piccole, qui si mangia e si beve sei giorni a settimana, lungo le diverse e ammalianti sale del locale.

La proposta

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Ma veniamo a chi qui mette linfa vitale quotidianamente. Dopo otto anni nella squadra de L’Antiquario a Napoli, cocktail bar ormai riconosciuto a livello mondiale (posizione numero 44 nella The World’s 50 Best
Bars 2023), Vincenzo Iencharelli è approdato a La Mela con tutto il suo know how in qualità
di Director e con una proposta drink provocatoria e di spessore denominata “Il Frutto Proibito”, affidata alle mani della sua valente squadra dietro
il banco bar. Un menu che gioca con ironia e provocazione con i tabù dei nostri giorni attraverso dodici signature cocktails come il “Touch me” realizzato con tequila, passion fruit e pepe di Sichuan, aperitivo rosso, lime, soda al pompelmo, o il “Look at me” con cachaça, liquore alla mandorla, ananas e salvia.

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Si gioca con diversi cordiali e con l’ “effetto wow” delle garnish edibili ad articolare la bevuta, dimostrando tecnica ed invettiva provenienti dal talento appena trentenne che in questo caso è chiamato a lavorare anche fuori dal bancone dirigendo l’intero locale. Non mancano i classici internazionali per i tradizionalisti,
le bottiglie di champagne con cui brindare e utilizzate spesso nelle ricette, e neanche una “Sipping list” degna di nota che racchiude una selezione di 35 distillati premium, creata proprio per condurre gli appassionati nel mondo dei grandi spirits. La studiata e appagante proposta liquida sembra creata appositamente con i piatti provenienti dalla cucina e invece sono i due talenti ad essersi trovati e di conseguenza gli abbinamenti proposti.

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Lo Chef Estatico, che alle spalle vanta un percorso dedicato al fine dining come la lunga presenza nel J.K. Place di Capri, è cuoco di appassionato  e di grande tecnica, di fantasia, polso e sperimentazione, curioso e molto ambizioso. Ha accettato questa sfida nuova per lui, dove
ogni standard viene meno, non c’è un menu classico con un ordine nelle portate da seguire ma un insieme di piatti che creano un inno alla cultura e al viaggio edibile: “Ho deciso di partire dal golfo di Napoli passando per il Mediterraneo e fino all’Atlantico, alla scoperta del nuovo mondo che tanto mi ispira e mi attrae. Il viaggio sensoriale tocca anche il Sol Levante e le Indie attraverso la via delle spezie e arriva fin nel Medio Oriente prima di tornare nella vecchia Europa”, racconta entusiasta.

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Viene impiattata la sua memoria del gusto, le sue nuove scoperte e il suo concetto di cucina più personale tramite le migliori materie prime sul mercato messe a disposizione senza indugi dalla proprietà. Tra le prime (ben riuscite) idee ci sono il “Panino al vapore” che all’interno di un contenitore internazionale ospita Napoli tramite la polpetta fritta, il cremoso di mozzarella, i friarielli e maionese al wasabi a sostituire il peperoncino per un’altissima godibilità, i “Tacos Naples” preparati con peperone del Piquillo ripieno, provola di Agerola e chorizo Joselito, e ancora la “Tempura Globetrotter” fatta con i gamberi rossi di Mazara del Vallo in salsa agrodolce al ponzu.

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Poi il delicato “Pork Belly BBQ” con pancia di maiale laccata al miso e carciofi alla brace o l’“Omaggio a Cipriani” realizzato tramite carpaccio di podolica degli appennini campani, maionese, noci di macadamia, scarola riccia e burrata affumicata. Un viaggio vero e proprio di sapori e dinamicità d’assaggio, che invita alla condivisione e ai piaceri
della carne, anche stando comodi al banco bar dove sorseggiare un drink in abbinamento o un calice di champagne, fino a tarda notte. Lunga vita a La Mela.

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Contatti

La Mela

IndirizzoVia dei Mille, 40, 80121 Napoli NA

Telefono: 345 395 7849

Wine Reporter

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