Come una piccola casa in collina è diventata una delle cantine più celebri d’talia: oggi a Ca’ del Bosco sono stati finalmente raggiunti tutti gli obiettivi fissati 50 anni fa e si brinda con Annamaria Clementi R.S. 1980; l’azienda è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia.
Foto di copertina: @Sandro Michahelles
Ca’ del Bosco
Da sempre una delle cantine più importanti della Franciacorta, Ca’ del Bosco inizia la sua storia nel 1964, quando Annamaria Clementi Zanella, mamma di Maurizio Zanella, acquista la “Ca’ del Bosc”. All’epoca si trattava di una piccola casa in collina ad Erbusco, con due ettari di terreno e fitti boschi di querce e castagni.
I primi vigneti vennero piantati nel 1968 da Antonio Gandossi, il fattore della Ca’ del Bosco, per poi attendere la nascita del primo vino nel 1972 - Pinot di Franciacorta Bianco - seguito dal primo Rosso di Franciacorta nel 1975. Ma per i primi spumanti bisogna aspettare il 1976, sono tre - Pinot di Franciacorta Brut, Pinot di Franciacorta Dosage Zéro e Pinot di Franciacorta Rosé - rilasciati nel 1978. Nel frattempo l’azienda si espande sempre di più, fino ad entrare a far parte del Gruppo Santa Margherita (di proprietà della famiglia Marzotto) nel 1994, mantenendo sia la compartecipazione di Zanella che la propria autonomia ed identità.
280 ettari vitati
Sono ormai trascorse ben 52 vendemmie in Ca’ del Bosco e l’azienda è cresciuta molto dalla sua fondazione. Può contare su un patrimonio vitivinicolo di oltre 280 ettari, distribuiti in 11 dei 19 Comuni della Franciacorta. Le ultime acquisizioni risalgono ai vigneti Santa Teresa e La Torre, piantati nel 2020 e posti nella parte più alta della Franciacorta, rispettivamente a 490 m e 480 m s.l.m., ad est del Lago d’Iseo. La conduzione è certificata in agricoltura biologica. Un cammino avviato a fine anni ‘80, inizialmente in fase sperimentale, e completato solo negli ultimi anni. L’età media delle vigne supera i 20 anni. Viene inoltre riposta particolare attenzione e ricerca nel continuo studio dei suoli, al fine di poter esaltare la tipicità di ciascuna parcella di vigna.
La nuova cantina
Caratterizzata da opere d’arte ed innovazione, la cantina di Ca’ del Bosco ha sempre affascinato con i suoi ambienti. Sono serviti diversi anni di lavori, ed in più fasi, per poter raggiungere lo stato attuale; un intenso lavoro ad opera di Falconi Architettura, con cui Ca’ del Bosco collabora fin dagli anni ‘90. Gli spazi sono stati ridefiniti in modo da poter ottimizzare i processi di vinificazione ed affinamento, oltre che consentire visite sensoriali al pubblico.
Nello specifico, sono state completamente riprogettate le aree relative all’accoglienza, caratterizzate da forma circolare, ad anello, con una quercia al centro, icona da sempre di Ca’ del Bosco. Gli spazi storici della cantina sono stati messi in comunicazione con la parte più moderna attraverso l’imbocco di un caveau. Qui, l’illuminazione ricrea un suggestivo “cielo stellato” mediante i fori delle pupitre e la visita procede attraverso un lungo tunnel - Tunnel Vintage Collection - attraverso il quale è possibile ammirare la Vinoteca di Ca’ del Bosco, ossia dove si trova la raccolta storica delle bottiglie dal 1972 ad oggi. Altro spazio nuovo è la Cupola dei Sensi in cui si può vivere un’esperienza sensoriale, attraverso vista, udito, olfatto e tatto. Infine, la Prestige Immersion, tramite cui ci si trova circondati da oltre 33.000 bottiglie di Cuvée Prestige, vuote e retroilluminate, che simulano una gigantesca bottiglia capovolta, per poi spostarsi nella nuova area di affinamento della Cuvée Prestige, in grado di accogliere fino a 4 milioni di bottiglie. Particolari suoni di sottofondo accompagnano il visitatore durante l’intero tour, per un percorso ancor più coinvolgente.
Annamaria Clementi R.S. 1980
È questo il nuovo vino presentato in occasione dei grandi festeggiamenti per il raggiungimento di tutti gli obiettivi fissati 50 anni fa. Prima di entrare più nel dettaglio, occorre però fare un passo indietro, di oltre 40 anni.
André Dubois
Nel 1979, André Dubois arrivò alla Ca’ del Bosco dalla Champagne su grande desiderio di Maurizio Zanella. Dubois ricoprì il ruolo di chef de cave presso la Ca’ del Bosco dal 1979 al 1990, introducendo miglioramenti e metodologie che ancor oggi costituiscono le fondamenta del “Metodo Ca’ del Bosco”. Fu uno dei pionieri in Italia nell'utilizzo di impianti ad alta densità (10.000 ceppi/ettaro) e fu il primo a realizzare un Franciacorta millesimato destinato a un lungo affinamento. All’epoca si chiamava Ca’ del Bosco Franciacorta Millesimato; è con il millesimo 1989 che il vino prenderà il nome di Annamaria Clementi, cambiando anche veste.
1980
Con l’annata 1980, le condizioni climatiche favorevoli hanno fatto sì che si avessero uve di grande qualità, a discapito della quantità. I vigneti coinvolti sono sette, in località “Canelle”, nell’area circostante la cantina. Maggio e giugno sono risultati freschi e piovosi, seguiti da luglio ed agosto caldi, che hanno consentito di raggiungere la perfetta maturazione delle uve, raccolte nei giorni 11 e 12 settembre. Nello specifico, il vino base è composto da 40% Pinot Nero, 39% Chardonnay e 21% Pinot Bianco. Vista l’eccellente qualità delle uve raccolte, Zanella, Dubois e Gandossi decisero che parte di quelle uve avrebbe seguito un processo differente: spremitura manuale con torchio marmonier in legno, utilizzo delle pièces (botti in rovere da 205 litri) per 5 mesi e tappatura con sughero bloccato dalla graffa nel febbraio 1981, per poi proseguire con un lungo affinamento sui lieviti (7 anni con bottiglie coricate e 34 anni con bottiglie in verticale e lieviti in punta). Il risultato di quell’operazione consiste in 6.000 bottiglie circa, le quali sono sempre state monitorate e studiate tramite vari assaggi, in modo da poterne esplorare l’evoluzione.
R.S.
Recentemente Sboccato - è la nomenclatura adottata da Ca’ del Bosco per indicare le bottiglie che affinano sui lieviti per un tempo superiore rispetto ai tempi standard degli stessi vini. Gli studi dell’evoluzione di questa Annamaria Clementi 1980 arrivano fino ad agosto 2023, ossia quando Zanella e Stefano Capelli, l’attuale chef de cave, decisero che era arrivato il giusto momento per condividere quelle bottiglie; sboccatura seguita da semplice rabbocco della bottiglia, in modo da non cambiare il vino con una liqueur d’expedition. Capelli fu il preferito di Dubois nel 1986 e ne prese il testimone dal 1990. Annamaria Clementi R.S. 1980 si dimostra bilanciata, completa e verticale al tempo stesso. Nel calice appare luminosa e dorata, con bollicine finissime, emanando intense note di frutta candita, biscotti, arachidi, liquirizia, e cera d’api. Il sorso è secco, caratterizzato da una rinfrescante acidità e da un lungo finale con piacevoli note di miele. La bottiglia è acquistabile in cantina o in enoteca al prezzo consigliato di € 560.
Una grande festa
È quella che c’è stata per Zanella in cantina, nei giorni 9-10 ottobre 2023. Ha potuto festeggiare finalmente il coronamento di quanto aveva pianificato dal 1968. Due cene di gala con più di 500 persone, composte da tutto il team della Ca’ del Bosco, collaboratori, amici e giornalisti. Per l’elaborazione del menu, sono state coinvolte importanti realtà locali; nello specifico, Ristorante Rosa con gli chef Fausto Peci e Laura Sina, Miramonti l’Altro con lo chef Philippe Léveillé, Due Colombe con lo chef Stefano Cerveni, Pasticceria Roberto con il maestro Giovanni Cavalleri. Ed ora, siamo tutti in attesa di scoprire il nuovo capitolo della Ca’ del Bosco.
Contatti
Ca’ del Bosco
via Albano Zanella, 13- 25030 Erbusco (BS)
Tel: +39.0307766111