Un’azienda a conduzione famigliare con maso vista Lago di Caldaro: vi raccontiamo Tenuta Niklas e la grande finezza del Pinot Bianco Riserva Doc Salamander.
Rivoluzione sostenibile by BMW
Prosegue la collaborazione tra Reporter Gourmet e BMW Italia per una serie di contenuti incentrati sulla sostenibilità ambientale: con il supporto della piattaforma iFoodies, vi racconteremo l’approccio green di chef, produttori, viticoltori e artigiani che stanno rivoluzionando il mondo del food nel rispetto del territorio. Pronti a partire con noi per questo viaggio gourmet? Allacciate le cinture.
L'azienda
Quello di Caldaro, lungo la strada del vino dell’Alto Adige, è il lago balneabile più caldo di tutto l’arco alpino. Questa è una zona paesaggisticamente bellissima e particolarmente vocata alla coltivazione della vite, soprattutto per quel che riguarda la Schiava. Per arrivare al Maso Niklaserhof, seicento metri sul livello del mare e una vista magnifica sulla valle con il lago sullo sfondo dove si trovano sia la cantina sia i quattro appartamenti a disposizione degli ospiti che qui volessero passare qualche giorno in mezzo al verde, ci si inerpica fino a mezza collina fino alla frazione di San Nicolò. Proprio dal nome dello stesso luogo, Niklas in tedesco, trae origine quello della Tenuta della famiglia Sölva, alla sua terza generazione di viticoltori.
È Josef, figlio di uno tra i primi soci della cantina Erste+Neue, a fondare l’azienda nel 1993. La stessa, come ci racconta il giovanissimo Michael, nipote del fondatore e classe 2000, è ancora tutta a conduzione familiare allargata: “Mio nonno si è appassionato al vino fin da piccolo, avendo proprio vissuto accanto a Erste+Neue come figlio di un fondatore. Ha iniziato quassù a fare vino per sé e per gli amici e poi, quando mio padre Dieter ha finito la scuola a San Michele all’Adige, realizza con lui la cantina.” All’inizio i Sölva partono con due ettari e mezzo che ora sono diventati sette, distribuiti su diciassette vigneti in zone strategiche per la miglior resa dei vitigni coltivati, con terreni in microclimi peculiari, tra il maso, Caldaro e Termeno. Nelle zone più basse i rossi come Lagrein, Cabernet e Merlot, poco più su, sopra il lago, la Schiava e più in alto Pinot Bianco, Kerner, Sauvignon e un po’ di Chardonnay.
Ci racconta Michael: “Lavoriamo nel modo più ‘biologico’ possibile. In vigna non si effettuano più diserbi da vent’anni, viene praticata la confusione sessuale e i trattamenti sono ridotti al minimo indispensabile. Il trenta per cento dei nostri impianti è ancora a pergola, perché puntiamo tanto sui vigneti vecchi. Molti sono degli anni 80/90, ma il più longevo va oltre i settant’anni.” A oggi la produzione varia tra le cinquanta e le cinquantacinquemila bottiglie: la linea base è caratterizzata da etichette che riportano l’impronta degli animali che si muovono in mezzo ai vigneti.
A colpire però è il pensiero di Dieter, gioviale e pragmatico, il quale ci spiega come lo stile dei vini qui sia tutto legato a un’espressione di finezza, pulizia e grado alcolico contenuto a differenza della tendenza tipicamente altoatesina più orientata all’opulenza e alla grassezza, soprattutto sui bianchi. Sul Kerner questa azienda è stata pioniera in quest’area: “Mio padre è stato uno dei primi a portarlo in Alto Adige. All’inizio il mercato era ristretto, perché lo conoscevano in pochi. Ma ha avuto successo e abbiamo aumentato la superficie fino a farlo diventare il secondo nostro vitigno come estensione di superficie; in più, almeno fino all’anno scorso, eravamo gli unici a produrlo anche in versione Riserva.”
I vini
Sono dodici le etichette della Tenuta Niklas, tra le quali anche un Kerner orange, il Without, progettato da Michael. Oltre a queste ci sono degli eccellenti distillati ottenuti dalle loro vinacce. Tra i vini assaggiati, tutti accomunati da una bellissima freschezza, abbiamo amato particolarmente il Pinot Bianco Riserva Doc Salamander. Dieter ce l’ha proposto in diverse annate (e a questo proposito la cantina si allargherà per ospitare le riserve destinate a maturare prima di essere messe in vendita), facendoci percepire come il tempo sia un alleato estremamente prezioso per questo grande vino.
Pinot Bianco in purezza, viene ottenuto da viti di trent’anni su terreno di ciottoli calcarei in località Kardatsch a un’altitudine di 550 metri. Fermenta in botti di rovere da 500 litri e affina ancora in legno per un anno. Seguono altri sei mesi di affinamento sui lieviti in vasche d’acciaio. Il 2020 è di un seducente giallo dorato; di grande raffinatezza al naso, ha un bel corpo e una notevole complessità con note di frutta, in particolare di mela rossa e pera Williams; cenni balsamici e di erbe spontanee lo rendono ancora più incisivo. In bocca ha un’acidità ancora spiccata, un grande equilibrio tra intensità e finezza e una sapida nota minerale a rinforzarne il nerbo. Buonissimo adesso, ancora meglio tra cinque (ma anche dieci) anni.
Trovi qui la mappa delle reti di ricarica BMW
Contatti
Tenuta Niklas, Famiglia Sölva
Via delle Fontane 31 A- 39052 Caldaro, Alto Adige
T. +39 0471 963 434
wine@niklaserhof.it