Una cooperativa altoatesina nata più di 120 anni fa e il suo Graun, affascinante Müller Thurgau che cresce in alto, caratterizzato da una felicissima propensione per la longevità.
La cantina cooperativa
Ha un impatto visivo decisamente forte, la cantina di Cortaccia o Kurtatsch Kellerei, ancor più correttamente. Un luogo tecnologico dal grande fascino, a partire da quando si entra e si ammira il luminoso salone con le sue vetrate enormi per poi scendere un piano dopo l’altro fino alla barricaia scavata nella dolomia, roccia che qui la fa da padrona. Tutto questo passando per una storia ormai lunga più di centovent’anni, essendo questa cooperativa nata nel 1900. Nella sua sede suggestiva viene raccontata attraverso pannelli con una grafica chiara e comprensibile, allo stesso modo in cui ogni zona di coltivazione, quelle che presto diventeranno Unità Geografiche Aggiuntive tra i 220 e i 900 metri sul livello del mare, è sintetizzata in modo brillante e a portata di chiunque voglia approcciare in modo non pedante il mondo del vino.
Ricorre inoltre il numero 19, perché oltre alla data di fondazione, la superficie coltivata dai 190 soci ammonta a 190 ettari. Le bottiglie prodotte sono invece un milione e mezzo. Un universo che si muove lungo settecento metri di dislivello, con impianti spettacolari e pendenze a volte quasi spaventose, il che rende tutto estremamente variegato in termini di climi, suoli ed esposizioni, con escursioni termiche importanti e precipitazioni spesso estreme; allo stesso tempo garantisce che ognuna delle quindici varietà coltivate abbia il luogo adatto in cui crescere e dare il meglio di sé in ogni parcella e versante.
Quello guidato dal presidente Andreas Kofler, il più giovane presidente della storia delle cooperative vinicole altoatesine che dal 2021 è anche presidente del Consorzio Vini Alto Adige, è un team dall’età media molto bassa, indice di grande dinamismo che consente un’interazione ideale tra la cantina e i suoi soci, piccoli agricoltori che insieme ne controllano l’andamento supportati in modo costante anche in termini di sostenibilità, che oltre a essere di natura ambientale (questo ormai si dà quasi per scontato) è economica: non avendo scopo di lucro, infatti, tutto il guadagno torna agli stessi soci ed è frutto di politiche di produzione di alta qualità con un sempre migliore posizionamento commerciale. C’è inoltre un tema di sostenibilità sociale, dato che il comune di Cortaccia sulla Strada del Vino ha in tutto 2.223 abitanti e 160 famiglie sono coinvolte nella cooperativa (solo 30 soci sui 190 totali arrivano da paesi vicini). Inoltre, L'80% dei vigneti si trova qui, fatta eccezione per il solo Pinot Nero che predilige zone leggermente più fresche.
A partire dal 2015 tutti i soci si basano su pratiche agricole come lo scompattamento del suolo e la concimazione organica e con semina di legumi differenti per l'apporto di nutrienti, il mantenimento della biodiversità, con maggiore resistenza alle malattie fungine e una conseguente qualità più alta dell'uva. Per le viti vige il principio del minor intervento possibile. Si fa uso di metodi naturali, come la confusione sessuale; si utilizzano zolfo e rame, riducendo al massimo l'uso di agro farmaci chimici. L’analisi del fabbisogno idrico delle viti con sistemi a goccia per il massimo risparmio e del loro stato di salute è continua.
Il clima a Cortaccia è di tipo alpino-continentale con influsso mediterraneo: questo si traduce in circa trecento giorni di sole all’anno. Per questo motivo parte dei vigneti della zona più calda è particolarmente vocata alle uve a bacca rossa. Inoltre, ci sono i venti che scendono dal massiccio della Mendola. Due sono le tipologie di terreno: nella parte sinistra del paese limoso-ghiaioso con dolomia, ideale per i bianchi. A destra la trama è argillosa, con presenza di fossili, sabbiosa e ghiaiosa con una struttura perfetta per i vini rossi. I vigneti proprio sotto il paese, tra i 220 e i 300 metri sono tra i più caldi della regione: qui, su terreni granulosi-limosi crescono al meglio Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Il Pinot Nero cresce sul versante opposto della valle in zone di grande fama come Mazon e Glen. Salendo oltre Cortaccia, dai 450 ai 900 metri, si fanno spazio le bacche bianche, rese più profumate dagli effetti delle escursioni termiche.
Quando si arriva a Graun (Corona), tra gli 800 e i 900 metri sul livello del mare, lo vista è davvero sublime. Da qui si può partire per una magnifica passeggiata tra i vigneti che porta fino a valle: si scelga di fare il percorso da soli oppure guidati dai soci della cooperativa che si prestano anche a far degustare il vino che si produce una zona dopo l’altra, lo spettacolo è garantito.
Il vino
Proprio a Graun ci si ritrova su un altopiano che domina Cortaccia. Altezza, esposizione a sud-est e inclinazione fanno sì che l’intensità dei raggi solari e le escursioni termiche tra giorno e notte qui siano particolarmente importanti. Ed è esattamente in quest’area che trova il suo habitat ideale il Müller Thurgau, vitigno che ama il freddo e cresce molto bene su questi terreni sabbiosi-limosi con presenza di minerali di quarzo e dolomite. Erwin Carli, l’enologo di Cantina Kurtatsch, ha seguito Othmar Donà nel percorso enologico della cantina: è lui a spiegarci le difficoltà di un vitigno che nel tempo ha perso identità nell’immaginario collettivo e sul mercato fa fatica a essere compreso ma allo stesso modo ha notevoli potenzialità nel generare vini di grande fascino.
Incrocio tra Riesling e Madeleine Royal, quassù il Müller Thurgau si esprime in modo estremamente elegante. È il caso del Graun, un prodotto notevole che abbiamo avuto modo di assaggiare in diverse annate e ci ha colpito per le sue differenti sfumature di eleganza, oltre a quella che appare una felicissima propensione per la longevità. Fermenta a temperatura controllata in serbatoi d’acciaio inox e affina sulle fecce fini per nove mesi. Un vino di grande freschezza, che al naso regala note floreali e di erbe alpine e sentori fruttati, con un’acidità che vibra e sensazioni minerali delicate in bocca. Che lo si beva subito o lo si dimentichi in cantina, sarà sempre una gioia stapparne una bottiglia.
Indirizzo
Cantina Cortaccia
Via del Vino, 23, 39040 Cortaccia sulla strada del vino BZ
Tel: 0471 880115