Un appuntamento settimanale per scoprire le eccellenze vinicole italiane: Luca Gardini seleziona per noi le etichette più interessanti fra rossi, bianchi e rosé, con un focus sui vini naturali.
ROSSO
TENUTA MARINO
Basilicata IGP Merlot Terra Aspra 2015
Parco Nazionale del Pollino, terra, quella che si estende attraverso tre comuni (Noepoli, San Giorgio Lucano e Senise) e due province (Matera e Potenza), cara alla coltivazione dell’uva da tempo immemore. Uno spiazzante Merlot lucano, questo di Francesco Marino, che centra l’obiettivo di dimostrare la duttilità del territorio. Note di mirtillo al naso, con tocchi di iris selvatico, menta valdostana e sfumature terrose. Alla beva sapido, con ritorno mentolato-fruttato e delle note di sottobosco. Bella persistenza gustativa.
ALTA MORA
Etna Rosso DOC Guardiola 2019
Delittuoso chiamarla ‘appendice’ di quell’illuminato universo vitivinicolo che si chiama Cusumano, Alta Mora, ‘escursione’ alla ricerca delle radici più autentiche delle espressioni vitivinicole etnee, è ormai realtà a sé stante, indispensabile per la scoperta, o riscoperta, dei vini dell’Etna. Lo dimostra questo Nerello Mascalese in purezza che alterna note di sottobosco ad una freschezza nitida. Ribes nero al naso, con note di foglia di pepe, al palato teso, salmastro-sapido, di grande lunghezza gustativa, con ritorno fruttato-officinale.
BRAIDA
Barbera d’Asti DOCG Bricco della Bigotta 2019
Difficile raccontare la storia di Braida senza farsi cogliere dalla nostalgia per quel personaggio dal carisma incredibile, animatore di un mondo del vino che (forse) non esiste più che era Giacomo Bologna. Questa è una delle facce ‘della’ Barbera come la intendeva lui, in questo caso di intensità e tensione: naso con note di susina selvatica, sensazioni di pepe in grani e liquirizia, poi noce moscata. Al gusto è salmastro-sapido, con tannini perfettamente integrati e chiusa con ritorno fruttato-speziato.
BIANCO
I CLIVI
Friuli Colli Orientali DOP Verduzzo Arzillari 2022
Brazzano di Cormons, un’idea vitivinicola rara, che prende forma alla metà degli anni ’90, grazie a Ferdinando Zanusso, quasi immediatamente seguito dal figlio Mario, con vocazione espressa su vitigni spesso ingiustamente trascurati. Un magico, rarissimo Verduzzo, questo, viaggio immersivo alle radici stilistiche della tipologia. Naso con note di zest di sanguinella, tocchi di eucalipto, susina gialla e sentori di noce moscata. Alla beva succoso-salmastro, con ritorno balsamico-fruttato.
GIACOMELLI
Colli di Luni DOC Vermentino Boboli 2022
Castelnuovo Magra, provincia di La Spezia, Roberto Petacchi sceglie, all’inizio degli anni ’90, proprio i Colli di Luni per materializzare la propria idea vitivinicola, a bassa invasività, per permettere ai vitigni di esprimere le caratteristiche peculiari. Come questo Vermentino, piccolo contributo di Malvasia di Candia, lavorato in solo acciaio, è un Vermentino di bevibilità e tensione, naso con note di bergamotto, pompelmo rosa, lemongrass e tocchi di biancospino e pino mugo, beva croccante-sapida, ritorno fruttato.
ROSATO
CASTELLO DI MONTEPÒ
Toscana IGT Rosato JeT 2022
Uno dei progetti più recenti di quella immensa fucina di idee e visioni che è famiglia Biondi Santi, in questo caso, per la prima volta, con i nomi di Jacopo e Tancredi affiancati in una (pluripremiata) etichetta. Grande ricchezza di frutto e sfaccettature olfattivo-gustative da un Sangiovese in purezza dai profumi di pompelmo rosa e fragoline di bosco, con tocchi di tiglio e salvia selvatica. In bocca è ricco, iodato, di grande equilibrio, con un finale agrumato e salino di grande bevibilità.
BOLLICINE
ZUCCHI
Lambrusco di Sorbara DOP Brut Purezza Silvia Zucchi 2022
Le interpretazioni di Silvia sono, come per altri della ‘nouvelle vague’ del Lambrusco, in purezza, proprio come questo Charmat da 100% Sorbara, emblematico come poche altre prove. Piccoli frutti rossi, fragolina e melograno, tocchi di foglia di pepe, una appropriatissima spalla acida alla beva, che è salmastra, succosa e di lunga persistenza.
MASO MARTIS
Trentodoc Rare Vintage Riserva Madame Martis 2013
Punta di diamante di un’azienda-modello degli spumantizzati italici, blend completo Pinot Nero-Chardonnay-Meunier, con utilizzo della barrique per lo Chardonnay in fase di vinificazione ed affinamento, un vino di raffinatissimo equilibrio ed eleganza, fatto per impressionare. Bergamotto, tocchi di pesca bianca e zest di clementina al naso, la bocca compendia croccantezza e salinità, con grande lunghezza.
DOLCE
FLORIO
Marsala Vergine Riserva DOC 2009
Azienda storica se ne esiste una, con radici che affondano al 1832, anno in cui tutto iniziò, con l’acquisto da parte di Vincenzo Florio di un terreno all’interno del comune trapanese. La mitologia del vino, non soltanto isolano, è racchiusa in questa etichetta, che racconta impagabilmente tradizioni e territorio. 18 anni di affinamento, al naso note di frutta secca tostata, scorza di arancia candita e cannella. Grande ricchezza al palato, con note ritorno delle note di frutta secca tostata e frutta candita.
NATURALE
VIGNETI DI ETTORE
Valpolicella DOC Ripasso Classico Superiore 2019
Colline di Negrar, uno degli emblemi della tipologia, collocazioni che variano tra i 250 e i 400 metri, complessivamente cinque ettari vitati, allevati su suoli di composizione varia, da alluvionale ad argilloso, da magmatico ad effusivo. Questo, un blend di Corvina e Corvinone, Rondinella e Croatina, per un impeccabile Ripasso di impianto tradizionale. Ciliegia in marmellata, tocchi di cannella, menta e peonia, con ritorno fruttato-balsamico.