Le nuove etichette disegnate dall’urban artist palermitano Andrea Buglisi, autore di murales dedicati a Falcone e Borsellino, raccontano il legame del vino con il territorio e le loro qualità organolettiche.
L'azienda
Fenici, Arabi, Normanni e Spagnoli sono alcuni dei popoli che hanno dominato la città di Palermo durante i secoli passati, plasmando l’arte, l’architettura, il cibo e la popolazione. La città è un melting pot che si è stratificato negli anni costruendo un ecosistema unico e di grande valore storico e culturale. Queste sue caratteristiche l’hanno resa meta e sogno di tanti, portando i più audaci a stabilirsi e a creare una profonda connessione. Ciò accadde anche al conte Paolo Marzotto, esponente dell'omonima dinastia vicentina del settore tessile, che si innamorò della campagna palermitana e, assecondando la sua grande passione per il vino, decise di fondare l’azienda Baglio di Pianetto nel 1997.
Palermo celebra la sua unicità nelle diversità e complessità della sua storia, ed è per questo che a Santa Cristina Gela - nel territorio metropolitano del capoluogo - Paolo Marzotto decise non solo di puntare su vitigni autoctoni come Grillo e Catarratto, ma anche internazionali come Merlot, Petit Verdot, Viognier - il primo a portarlo in Sicilia - e Cabernet Sauvignon. La Tenuta Pianetto, dove tutto ha avuto origine, si trova iniziata a Santa Cristina Gela, vicino Palermo, a 650 m. s.l.m. ed è un autentico caleidoscopio di peculiari condizioni microclimatiche: esposizione, altitudine, escursione termica e ventilazione si traducono in bottiglia in freschezza, eleganza e longevità.
Situata nella costa sud orientale della Sicilia, tra Noto e Pachino a 50 m. s.l.m, c’è la Tenuta Baroni. La vicinanza al mare e il clima mite favoriscono la regolarità del ciclo produttivo delle piante e i suoli calcarei conferiscono ai vini mineralità e sapidità. Il desiderio della famiglia Marzotto di cimentarsi anche con la viticoltura di montagna ha trovato il suo approdo a Passopisciaro, sul versante Nord dell’Etna, dove Baglio di Pianetto gestisce 6 ettari di vigneti, nelle contrade Bonanno e Arcuria, tra i 700 e i 750 m. slm. Dalle alte colline della campagna di Palermo al cuore della Val di Noto fino all’Etna, Baglio di Pianetto esprime quindi con i suoi vini le tre anime della viticoltura siciliana custoditi in un patrimonio agricolo di complessivi 160 ettari.
Sin dagli albori la sostenibilità e la produzione biologica sono stati i due principi fondanti della filosofia aziendale e di un processo che ha come fine il rispetto della biodiversità limitando l’impatto ambientale in tutte le fasi produttive, perché la qualità di un vino nasce e si sviluppa in vigna. Dal 2016 infatti tutti i vini prodotti sono certificati biologici e anche l’azienda stessa punta ad operare in maniera sostenibile grazie ad una serie di soluzioni come una cantina sviluppata in verticale e completamente interrata per sfruttare l’impianto geotermico, il recupero delle acque piovane per l’irrigazione di soccorso delle vigne, e l’efficienza e autonomia energetica da fonti rinnovabili.
I vini
La grande novità del 2023 ha però a che fare con l’arte e ce l’ha svelata il Vice Presidente Pierluigi Ventura durante Vinitaly: “Abbiamo rinnovato la nostra linea Monovarietali bio: non per quanto riguarda il contenuto, ma per ciò che concerne l’aspetto. Abbiamo realizzato delle nuove etichette che sono state disegnate da Andrea Buglisi, urban artist palermitano. L'idea nasce al fine di realizzare un progetto che ci legasse maggiormente al territorio, che ne sapesse raccontare tutte le molteplici sfaccettature e stratificazioni. Noi infatti ci riteniamo un’azienda vitivinicola di Palermo e non potevamo non scegliere un artista che è fortemente legato alla città e attivo nella rigenerazione urbana di quartieri e luoghi del capoluogo siciliano attraverso i suoi murales di grande impatto. Tra questi c’è La porta dei Giganti del 2021, composta da due grandi raffigurazioni dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, realizzate nei pressi dell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo”.
“Incontrare un’artista che testimonia qualcosa in maniera così forte è stata per noi una scelta quasi d’obbligo e con Andrea Buglisi ci siamo subito trovati. Ed è così che le sette etichette Monovarietali bio, quattro bianchi e tre rossi, sono state rielaborate in chiave palermitana” ha aggiunto Ventura. “Andrea ha assaggiato i nostri vini e ha ricreato le sensazioni che ha percepito degustando. Una donna si tuffa senza paura nell’atmosfera e nella tradizione palermitana, come Baglio di Pianetto si avventura nella produzione di un Grillo differente, d’altura e dalla pungente freschezza. O un uomo gioca a bowling e impersona la forza, la precisione e la persistenza del nostro Nero d'Avola”, ci ha raccontato il Vice Presidente. L’uscita di queste nuove etichette è anche il modo di Baglio di Pianetto di ricordare Andrea Tiralongo, l’amministratore delegato scomparso prematuramente, attraverso un progetto in cui aveva creduto molto.
Un'altra importante novità del 2023 è il Murriali, un vino fermo già realizzato in passato, ma presentato quest’anno in versione frizzante. “Un prodotto che sta dando enormi soddisfazioni nel giro di pochissimi mesi. L’idea era quella di farne 30.000 bottiglie, ma visto il trend prevediamo di arrivare a 60.000 bottiglie entro la fine dell’anno. Non andremo oltre perché il nostro obiettivo è sempre stato realizzare del vino buono e sostenibile senza esagerare in nome di un maggior profitto” ha concluso Pierluigi Ventura.
Indirizzo
Baglio di Pianetto
Via Francia, 90030 Santa Cristina Gela PA
Tel: 091 857 0148