Three Dreamers-Il Montepulciano d'Abruzzo di Fantini
L’azienda
È una di quelle storie che andrebbero raccontate più spesso, quella di Fantini (un tempo Farnese Vini), un’azienda decisamente fuori dagli schemi nata dalla volontà di tre amici con un’idea del tutto originale. Ci racconta Valentino Sciotti, fondatore e CEO: “Era il 1994. Abbiamo iniziato io, Filippo Baccalaro, terza generazione di enologi piemontesi e Camillo De Iuliis, ristoratore abruzzese con una piccola catena in Inghilterra che era ritornato a casa: tre sognatori che si sono messi insieme senza una vigna, senza cantina, senza linea e senza una lira...gli ingredienti per il successo c’erano proprio tutti (ride).”
Ma come si trasforma un’impresa (in apparenza azzardata) in un’azienda diventata leader tra le esportatrici nell’Italia meridionale con più di 28 milioni di bottiglie e un volume d’affari di circa 91 milioni di euro nel 2021? Continua Sciotti: “Ci siamo ispirati al mondo della ristorazione: se uno chef realizza la sua arte senza essere il produttore dei suo stessi ingredienti, perché non dovremmo riuscirci noi? Per avere il frutto migliore, abbiamo voluto affidarci a chi questo lavoro lo fa da generazioni. Scegliendo di usare uve artigianali e considerando che un contadino possiede in media un ettaro e mezzo abbiamo cercato nel tempo di gratificarne concretamente la sapienza attraverso le nostre scelte.”
Ecco allora che la linea viene affittata da una cantina sociale all’epoca sovradimensionata, si arruolano enologi ‘dell’emisfero sud’ e due consulenti, un francese ed Enrico Paternoster: “Siamo partiti producendo e imbottigliando presso terzi, passo dopo passo, attraverso le difficoltà di spiegare alle banche la bontà del nostro progetto. A un certo punto, disperati, abbiamo trovato un direttore che se n’è innamorato. Troppe volte ci facciamo condizionare da schemi che già esistono, ma è proprio uscendo da questi che si trova un mondo che offre a tutti una possibilità. Comprare duecento ettari significa essere possidenti, non viticoltori artigianali: se abbiamo cinquecento contadini che restando proprietari della loro terra e lavorando per noi sono felici è una cosa buona. In Italia il settore vive un’anomalia in questo senso, altrove funziona diversamente.”
Questo il motivo per cui la scelta di ‘federare’ tanti piccolissimi produttori, affidandosi a loro, facendoli diventare “custodi dei territori”, garantendo loro supporto tecnico e scegliendone le migliori uve si è rivelata una scelta vincente. La storia prosegue, Camillo De Iuliis nel 2012 a ottant’anni si ammala, i figli non ne possono seguire le orme in azienda: serviva qualcuno che ne prendesse in mano le quote e garantisse all’azienda una crescita. “Abbiamo fatto una ricerca tramite advisor e alla fine del processo erano rimasti tre fondi. Ho scelto Benetton, persone con una bellissima visione.” Nel 2020 Fantini Group, che attualmente mette insieme 12 importanti realtà enologiche del centro-sud Italia, è stato acquisito da Platinum Equity.
La realtà del gruppo prevede anche una bellissima struttura dedicata all’accoglienza, il piccolo, antico Borgo Baccile, confortevole resort a metà strada tra il mare e le montagne frutto del sapiente recupero da parte della famiglia Sciotti: è proprio qui che sono cresciuti i genitori di Valentino.
E a proposito di mare, Valentino ci ha raccontato di un interessante progetto in itinere che riguarda una parte della meravigliosa costa abruzzese: “Non abbiamo mai puntato a vigneti sul mare in questa regione, così abbiamo scelto di far conoscere questo nostro territorio in modo differente, individuando due tra i luoghi più belli come Punta Aderci e i Ripari di Giobbe tra Vasto e Ortona per piantare i vigneti e produrre Montepulciano e Pecorino sulle colline a picco sul mare, in aree protette a regime bio: qui il vento crea un’escursione termica ideale, i terreni non soffrono di gelate e hanno una struttura ideale. Si chiama ‘Progettodimare’ ed è con questo che intendiamo promuovere insieme al vino che arriverà anche due tra le spiagge più belle dell’Adriatico”.
I vini
Sono molte le etichette prodotte da Fantini, noi ci siamo innamorati di Three Dreamers, l’ultima nata destinata a diventare bottiglia di punta, da uve biologiche Montepulciano appassite utilizzando una tecnica produttiva simile a quella dell’Amarone. I tre sognatori, va da sé, sono proprio i fondatori di questa azienda dallo spirito innovativo. Assaggiando questo vino si percepisce la volontà di realizzare un prodotto importante. Dalla Tenuta Cantalupo nella Valle del Notaresco nel teramano, è frutto di una selezione di uve Montepulciano d’Abruzzo in purezza.
La vendemmia avviene manualmente e le uve sono raccolte in piccole cassette da 5 kg; l’appassimento avviene in un fruttaio termocondizionato e dura 120 giorni. Al termine del processo le uve presentano un grado di disidratazione del 40%. La pigiatura è soffice e la macerazione fermentativa avviene in acciaio per sei mesi a temperature comprese tra i 25 e i 30 °C. Affina successivamente in barrique di rovere americano per 18 mesi. È un vino potente con un naso di bella complessità che sprigiona frutta matura, note di cannella e uva passa, amarena e mora. In bocca si ritrova il frutto, accompagnato da una nota di cioccolato fondente e una piacevolissima speziatura di tabacco e pepe: sapidità e acidità ne bilanciano l’esuberanza in un finale che lascia pulizia e la voglia di un altro sorso. Un Montepulciano differente.
Indirizzo
Fantini Group- Farnese Vini
Via Dommarco, 23, 66026 Ortona CH
Tel: 085 906 7388
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