La notizia
Chi non ama la birra? Questo drink molto consumato, sia durante i pasti che da solo, vanta origini estremamente antiche. Le prime tracce rinvenute in Europa risalgono già al 4300 A.C. e sono state scoperte in Spagna durante una sessione di scavi archeologici. Nella Cova de Can Sadurní, a Begues vicino Barcellona, sono infatti stati portati alla luce residui di questa bibita schiumosa veramente datati.ISTOCK-GETTY IMAGES PLUS
Ovviamente, si tratta di una tipologia di birra che non ha niente a che vedere con quelle che siamo abituati a bere noi, né dal punto di vista dei sapori né per ciò che concerne gli odori, ma la bevanda trovata in Spagna ha in comune con le sue versioni moderne la fermentazione. Dopo l’interessante ritrovamento (avvenuto nel 1999) in Spagna sono iniziati gli studi del metodo di fermentazione antico grazie al quale, nel 2014, è stata creata la versione definitiva della Encantada, una birra dal colore rossastro ispirata alla scoperta. L’Encantada viene realizzata senza il luppolo, ma con malto d'orzo, artemisia, citronella, more e miele, tutti ingredienti che ricalcano la composizione dell’originale rinvenuto nella grotta alla fine degli anni ’90.
Come sapore e aspetto si avvicina a una tipica birra belga, ma pare che realizzarla non sia stato un processo semplice; infatti, prima di dare vita al prodotto finale ne era stata creata una nel 2008 con l’aggiunta di rosmarino, poi sostituito dal timo nella versione attuale, che funge sia da elemento aromatico che da conservante. L’Encantada viene prodotta presso l’Istituto de Cerveza Artesana e può essere degustata sia in bottiglia che alla spina.
L’idea di creare e commercializzare una birra simile al ritrovamento neolitico è nata con lo scopo di sostenere con i fondi guadagnati dalla sua produzione e vendita la prosecuzione degli scavi archeologici nel sito di spagnolo Begues.
Fonte: lavanguardia.com
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