La Meneghina
La storia
Come l’Araba Fenice, dopo tre anni di chiusura, lo scorso 24 maggio è tornata a nuova vita la Meneghina, lo storico locale in Contrà Cavour a Vicenza. Già dal 1791 La Meneghina è punto di incontro per i vicentini; sotto il dominio austriaco, infatti, il locale ospitava le segrete adunanze dei patrioti tra discussioni accese, arringhe, buon vino, sigarette, biscotti e dolcetti di pasta frolla.
In un'antica lettera si legge: "Tutto la discussione ci faceva dimenticare, senonché il buon padrone vigilava per noi e quando sentiva suonare nel silenzio della strada, ancor lontano, il passo della ronda, fischiava il segnale convenuto e noi spegnevamo la luce, che in quelle ore era una complice pericolosa…". Queste righe raccontano i patrioti cospiratori, che durante l’assedio austriaco del 1848, si nascondevano nella cantina del locale utilizzando una botola nascosta dietro il bancone , considerato dal Ministero per i Beni Culturali, Ambientali e Architettonici “un insostituibile documento di architettura, artigianato e storia che lega l’aspetto e la vita stessa della città”. A questo titolo il bancone del locale è assoggettato al vincolo di tutela monumentale. Oggi questa cantina che sa di storia è restituita alla vita cittadina grazie alla nuova avventura del giovane imprenditore vicentino Alberto Tessari.
Ora, la Meneghina, dopo essere stata offelleria, pasticceria e bar…rivive in una nuova veste: quella di champagneria. “Champagne for Breakfast” è il claim che Tessari e i suoi collaboratori hanno ideato per descrivere al meglio il messaggio che vogliono trasmettere. “Lo champagne non è solo un vino e -soprattutto- non è un vino esclusivamente di élite, ma un ‘elisir’ accessibile a tutti”, racconta il giovane imprenditore.
Alberto Tessari non punta sulle grandi maison, ma sui piccoli vigneron. Non per discriminare, ma perché vuole trasmettere la passione e la curiosità che gli hanno fatto conoscere e amare la regione francese a Nord Ovest di Parigi. In Champagne Alberto ha vissuto a contatto con i piccoli produttori e condiviso i loro segreti e le loro esperienze. Grazie alla sua ricerca, l’imprenditore vicentino è arrivato a selezionare 380 referenze di champagne di piccoli produttori.
“Penso che tra le nostre etichette il produttore che imbottiglia di più arrivi a 80-100.000 bottiglie: il 70% dei produttori che ho scelto produce tra le 6 e le 15.000 bottiglie l’anno. La scelta è ricaduta sui vigneron perché voglio collaborare con persone che valorizzano il più possibile quelle che sono le loro uve e il loro territorio, non grandi maison. Voglio precisare che non le disdegno, se mi offri una bottiglia di un’importante maison sono la persona più felice del mondo, però opto per i vigneron perché esaltano maggiormente la propria vigna, la propria uva. E’ come un fruttivendolo che coltiva i propri pomodori e le proprie zucchine: sa come vengono coltivate, conosce ogni passaggio, anche il più piccolo, ha piena coscienza degli interventi che fa, più o meno massivi in cantina piuttosto che in vigna”, racconta Tessari.
Non solo champagne, dietro lo storico bancone de La Meneghina; qui, infatti, è possibile pure scegliere tra un centinaio di referenze di vini francesi bianchi fermi o rossi, birre artigianali del birrificio Mastino di Verona, miscelati, amari e distillati.
La scelta di Tessari di partire fin da subito con così tante bottiglie è stata compiuta con il chiaro obiettivo di regalare al locale, da poco inaugurato, un'identità ben precisa dove gli amanti del buon vino possono godersi un momento di relax e convivialità con vista sulla splendida Piazza dei Signori. Ma La Meneghina non è solo buon bere, è anche buon cibo. Quest’ultimo non fa solo da accompagnamento al vino, ma ha un ruolo da co-attore principale.
La cucina
“La “rinascita” de La Meneghina è frutto, in primis, dalla mia grande passione per la gastronomia che si è, poi, estesa al vino e allo champagne. Una sera un mio amico mi ha fatto assaggiare uno champagne che mi ricorderò per sempre: è stato un vero e proprio colpo di fulmine, la scintilla che ha fatto scattare tutto".
Proprio per esaltare e dare la giusta importanza al “primo amore” di Tessari, il menu de La Meneghina è frutto di grande ricerca, di viaggi all’insegna della scoperta degli ingredienti migliori e di nicchia nonché della consulenza di Lorenzo Cogo, riconosciuto chef vicentino. Angelo Gioia è l’executive chef del locale che ogni giorno delizia i palati degli amanti dello champagne con le sue creazioni. Insieme a lui Pierfrancesco Goldin, diplomato all'Alma e forte di un'esperienza quinquennale nella cucina di Damini ad Arzignano.
I piatti
I piatti hanno tutti un importante denominatore comune: la ricerca, la qualità dei prodotti e l’autenticità dei produttori tutti uniti dalla stessa filosofia, ossia il rispetto della terra e della materia prima. Già il pane e l’olio che vengono offerti a chiunque si fermi a sorseggiare uno degli ottimi calici proposti lasciano facilmente intuire che nello storico locale nulla è lasciato al caso. Il pane è di Luca Busellato, panificatore nel nord del vicentino, e l’olio proviene dal frantoio pugliese Muraglia, facilmente riconoscibile non solo per l’ottimo sapore, ma anche per le coloratissime bottiglie in ceramica.
A seguire poi una vasta e selezionata proposta di cicchetti caldi e freddi, dal pan brioche, burro e acciughe al baccalà mantecato, al tipico “scartosso" ovvero alla fritturina di pesce, affettati e formaggi accuratamente selezionati tra le eccellenze italiane ed europee, fino a soddisfare i palati più esigenti, che possono sublimarsi con le selezioni di caviale, salmone affumicato, ostriche e crudi di pesce.
A seguire le portate principali, tra cui spicca l'Orzotto con bisi e fonduta al morlacco, piatto dalla cremosità perfetta che vuole essere un’originale reinterpretazione del tipico “risi e bisi” alla veneta. Un primo di sostanza, ma anche di grande eleganza.
Indirizzo
La Meneghina
Contrà Camillo Benso Cavour, 18, 36100 Vicenza VI
Tel: 0444 158 3080