Vini, Birre e Drink Wine Reporter

I migliori vini d’Italia secondo Luca Gardini. Tredicesimo numero

di:
Luca Gardini
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COPERTINE RG CORNICI 2023 05 08 11 15 42

I 10 vini della settimana di Luca Gardini

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei migliori vini d'Italia. Ecco le 10 bottiglie della settimana consigliate da Luca Gardini.

ROSSI


Casanova di Neri            

Brunello di Montalcino DOCG Riserva Cerretalto 2016


Il sogno di Giovanni Neri, che nel 1971 decide di focalizzare tutte le sue ambizioni enologiche proprio su Montalcino, un miraggio poi perpetuato dal figlio Giacomo, e concretizzato in uno dei punti più alti nell’espressione della Riserva, in un’annata benedetta, da un cru ormai entrato nella storia della denominazione. Fermentazione spontanea, circa un mese di macerazione sulle bucce, marmellata di lampone al naso, con tocchi di noce moscata e officinale, di alloro. Bocca con tannini sapidi e vellutati, finale con ritorno fruttato-officinale.

Orma

Toscana IGT Orma 2018


La grandissima visione vitivinicola di Antonio Moretti qui nell’interpretazione del terroir di Castagneto Carducci, tutta la raffinatezza di questo taglio bordolese dagli equilibri incredibilmente perfetti capace di raccontare un territorio ricchissimo come quello di Bolgheri. Al naso note di mora e mirtillo, tocchi di maggiorana, chiusura sulle note dei chiodi di garofano con lieve accenno di sottobosco. Palato di croccantezza e tensione, con tannini salmastro-sapidi, persistenza e ritorno dei piccoli frutti neri.

Tasca Conti D’Almerita

Contea di Sclafani DOC Riserva del Conte 2016


Vigneto San Lucio, la prima Grande Vigna di Tenuta Regaleali, è un miracolo che riconcilia con le basi della viticoltura, del resto incarnata in pieno da un’azienda arrivata ad oltrepassare i 200 anni di storia e giunta all’ottava generazione. Un blend della tradizione, questo, a base di Perricone e Nero d’Avola, da piante che producono appena pochi grammi, tuttavia (o, anzi, forse proprio per questo) un concentrato di intensità e storia. Naso di ciliegia sotto spirito, tocchi mentolati e di macchia mediterranea. La bocca è densa e di spessore, con ritorno fruttato-mentolato.

BIANCHI


Claudio Morelli

Bianchello del Metauro DOC Terrazze 2021


Fano, località Roncosanbaccio, territorio solitamente marginale nelle grandi ‘rotte del vino’. Eppure, la potenzialità del Biancame, uva che personalmente adoro, è indubbia. Processi artigianali conditi da tecnologie moderne, vigneti coltivati a due passi dal mare, che beneficiano di tutte le sfumature iodate che questo microclima può conferire. Claudio dedica tutte le sue energie a questo bellissimo progetto (quasi) monografico dedicato al Bianchello fin dagli anni ’70 del secolo scorso. Un vino dal naso di bergamotto, melone bianco e biancospino, con bell’accenno officinale, di timo cedrino e iodatura finale.

Donnafugata

Contessa Entellina DOC Chardonnay Chiarandà 2018


Una cantina che in meno di quarant’anni è riuscita a configurarsi come un ‘faro’ per tutta la viticoltura isolana, soprattutto, e questa è la parte ragguardevole, con grandi interpretazioni di uve bianche. In questa bottiglia tutta l’eleganza di un internazionale come lo Chardonnay che nella Sicilia Orientale si carica di sfumature inedite.  Naso di nettarina, con tocchi di cedro candito, poi cannella e litchi. Bocca di croccantezza e densità, con sfumature iodate e finale con ritorno fruttato-agrumato.

BOLLICINE


Andreola

Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene DOCG Brut Dirupo


Un bel progetto con alla mente la qualità del prodotto finito quella di famiglia Pola, con cuore pulsante a Col San Martino, vigneti storici, con la vecchia (e romantica) modalità di allevamento a cappuccina modificata, capaci di raccontare con dovizia di particolari questa lussureggiante terra di viticoltura ‘eroica’. Glera con Bianchetta e Perera in questo blend da vitigni arrampicati a suoli ricchi di argilla, note di pera Abate, poi timo cedrino e classica ammandorlatura finale. La bocca è succosa e croccante, con belle note salmastre e piacevole persistenza.

Contratto

Alta Langa Dosaggio Zero 2017


Cantina Contratto ha indubbiamente una storia leggendaria, nasce infatti appena dopo la metà dell’800, prima producendo spumantizzati a base di Moscato, poi, all’inizio del ‘900, con i primi impianti di Chardonnay e Pinot Nero. Ora il lavoro prosegue nelle mani competenti della famiglia Rivetti. Questo, un blend a grande prevalenza di Pinot Nero, che affina per 48 mesi sui propri lieviti. Naso di fiori di zagara, buccia di clementina e albicocca, poi gelsomino. Bocca succosa, tesa e sapida, con bella croccantezza e persistenza. Finale con ritorno fruttato.

ROSATO


Cantina Bolzano

Vigneti delle Dolomiti IGT Rosato Pischl 2021


Un bel percorso, quella di Cantina Bolzano, che nasce già nel 1908, nel quartiere termale di Gries, dove 30 agricoltori locali si consociano a 18 viticoltori della zona di Santa Maddalena, l’idea embrionale, come si dice, di ‘fare sistema’ per commercializzare quello che già ai tempi era già considerato l’alfiere locale, ovverosia il Lagrein. Gli stessi intenti e la storicità tornano in questo fragrante rosato, da un blend di vitigni a bacca rossa. Note di fragolina di sottobosco al naso, poi tocchi di violetta selvatica e foglia di pepe. Il palato è croccante e succoso, con finale fruttato-floreale.

DOLCE


Florio

Marsala DOC Vergine Riserva 2008


Un viaggio maestoso, quello di Cantine Florio, che nascono nel lontano 1833 affacciate sul mare della Sicilia occidentale. Poi la storia è tracciata dal sistema di cure e attenzioni dedicate al vitigno Grillo, soprattutto in vigna, che consentono di raggiungere quella ricchezza polifenolica capace di rendere questo Marsala un elemento di una leggenda vitivinicola. Questa bottiglia, in particolare, è una delle tante, indimenticabili, esperienze enoiche realizzate dalla cantina di Marsala. Albicocca, ginestra e gelsomino al naso, molto salmastro alla beva, croccante, molto persistente.

NATURALE


MARCO BARBA

Vino Frizzante Barbabolla 2021


Una storia di grande peculiarità quella di Marco, che insieme a Stefano e Giulio, amici di sempre, un po’ per gioco un po’ sul serio si muovono prima nell’azienda di famiglia di Stefano, poi, tutti e tre insieme, nella gestione di vigneti di proprietà di alcune vedove. Un bel progetto biodinamico, sole tre etichette prodotte, idee di pulizia di fattura e freschezza di beva che sono alla base di questo rifermentato in bottiglia da Garganega, Glera, Trebbiano, Moscato e Riesling Italico. Pesca bianca, salvia limonata, tocchi di gelsomino al naso, salmastro alla bocca, con bella persistenza.

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