I 10 vini della settimana di Luca Gardini
Quinto Numero
Rossi
1. ARGIANO
TOSCANA IGT SOLENGO 2019
Un grande classico di Argiano, cantina di grande importanza nel passato e nel presente del territorio glorioso di Montalcino. Quadrante sud-ovest della ‘collina’, una bottiglia interessata da un profondo e sapiente lavoro di restyling gustativo. Frutto di un blend tra Cabernet Sauvignon, Syrah, Petit Verdot e Merlot, ha naso di visciole in confettura, foglia di pepe, tocchi di tabacco, palato con tannini sapidi, eccellente persistenza.
2. DE RICCI CANTINE STORICHE
VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO DOCG 2018
La conferma del bellissimo progetto di famiglia Trabalzini alla guida di una delle cantine più iconiche di Montepulciano. Una bottiglia-bandiera, dimostrazione delle potenzialità di una tipologia ‘da impavidi’, che ancora non ha trovato la giusta consacrazione. Al naso sentori di lampone giallo, tocchi di erbe aromatiche, chiusura speziata e balsamica. In bocca è verticale, con ritorni di frutti rossi, spiccata vena acida, finale minerale e profondo.
3. PASQUALE PELISSERO
BARBARESCO DOCG CASCINA CROSA 2018
Una cantina storica della realtà produttiva di Neive, ora affidata alle cure amorevoli di Ornella Pelissero e del giovane figlio Simone. Da un bel lavoro in campagna nasce questa etichetta storica, lampante esempio della chiara vocazione di casa, restituito in tutta la sua tempra: naso di ciliegie in confettura, peonia, un tocco balsamico e di sottobosco, finale con sfumature di frutta secca tostata. Bocca tesa e densa, con ritorno fruttato e tannini salmastro-sapidi.
Bianchi
4. TRAMIN
ALTO ADIGE DOC CHARDONNAY RISERVA TROY 2018
Un vino emozionante, pensato per glorificare le potenzialità dello Chardonnay in territorio Altoatesino. Due soli vigneti, tra i 500 e i 550 metri di altezza, per una materia prima dalla scalpitante tensione. Implacabile selezione in filare, seguita dalle due fermentazioni, entrambe in barrique, successivamente 22 mesi in acciaio. Agrumato e officinale al naso, con bella traccia balsamica. Teso, croccante e verticale alla beva, decisamente salino e morbidamente persistente.
5. NALS MARGREID
ALTO ADIGE DOC BIANCO CUVÉE NAMA 2018
Per la prima volta in bottiglia nel 2016, una cuvée che rappresenta il punto di approdo della lunga ricerca di Harald Schraffl sulle tipologie bianche dell’Alto Adige. Blend di 90% Chardonnay, 7% Pinot Bianco e 3% Sauvignon, 18 mesi sulle fecce fini in rovere, un vino che racconta il meglio del territorio di Nalles. Bergamotto, cedro candito, albicocca, tocchi di salvia limonata, bocca salmastra, con tocchi sapido-salini e chiusura di croccantezza e tensione.
Bolle
6. BELLUSSI
BLANC DE NOIRS BRUT BELLUSSÌ 2020
Bello spumantizzato curato dalla firm di Enrico Martellozzo, ultima generazione di una famiglia da oltre 100 anni nel mondo del vino. Metodo Charmat da uve Pinot Nero in purezza coltivate nelle colline dell'Oltrepò Pavese e raccolte esclusivamente a mano. La vinificazione con una parziale macerazione a freddo e pressatura soffice. Naso sottile, di lampone, poi tocchi di tiglio e chinotto, con sfumature di foglia di pepe. Bocca sapida, tesa, dotata di bella spalla acida e convincente persistenza.
7. MONTE ROSSA
FRANCIACORTA DOCG CABOCHON BRUT ROSÉ
Una delle creazioni più luminose di Monte Rossa, cantina fondamentale nel panorama franciacortino, trasformatasi negli anni in un vero e proprio alfiere della tipologia. Da uve Chardonnay (57%) e Pinot Nero (43%), con prima fermentazione in carati da 225 litri, affinando per oltre 60 mesi in bottiglia a contatto con i lieviti. Naso di profondità e tensione, riflessi di pompelmo rosa e fragolina, tocchi di fiori di pesca e timo cedrino. In bocca la bollicina è croccante e salmastra, il finale lievemente ammandorlato.
Dolci
8. FLORIO
MARSALA SUPERIORE RISERVA DOC TARGA RISERVA 1840 2007
La mitologia del vino non soltanto isolano in questa etichetta, che si incarica di raccontare impagabilmente tradizioni e territorio della Sicilia. Grillo in purezza raccolto tardivamente e successivamente ‘conciato’ con mosto cotto e distillato di vino. Poi 7 anni in botti di rovere di Slavonia da 1800 litri, con un anno in vecchi carati da 300 litri. Al naso note di frutta secca tostata, scorza di arancia candita, cannella e castagne. Grande ricchezza al palato, con note ritorno delle note di frutta secca tostata e frutta candita. Finale succoso e di persistenza.
Rosato
9. BAGLIO DI PIANETTO
TERRE SICILIANE IGT BAIASYRA ROSÉ 2020
Baglio di Pianetto nasce nel 1997, quando il Conte e la Contessa Paolo e Florence Marzotto decidono di ricreare un piccolo angolo di Francia nelle colline attorno a Palermo, dove vitigni internazionali convivono amorevolmente con territoriali di grande spessore. Questo rosato, proveniente da Tenuta Baroni, in Val di Noto, da 100% uve Syrah, ha naso di grande finezza, con sfumature di ribes, bella speziatura e sentori di violetta. La bocca è compatta, sapida, di ottima persistenza gustativa.
10. NATURALI
10. BARBACÀN
VALTELLINA SUPERIORE VALGELLA DOCG JAZPÉMI 2018
Un progetto pionieristico a tinte naturali, 7 ettari nella cornice di impagabile viticoltura eroica valtellinese, ma anche un patrimonio di biodiversità inestimabile. Come questo uvaggio, Chiavennasca a prevalenza, poi Róssola, Chiavennaschino e Pignola, da vecchie vigne, affinato in botte grande per 12 mesi. Marasca in confettura al naso, poi sferzate di sottobosco, tocchi di noce moscata, bocca densa, tannini iodati, persistenza sontuosa, succosissima.