La notizia
È decisamente affascinante il mondo del vino, tanto che proliferano i suoi proseliti e si moltiplicano i suoi profeti. Eppure, si tratta di un mondo che ancora viene vissuto da molti come qualcosa di distante, difficile, complicato. Il problema principale, come spesso accade, è il linguaggio utilizzato per descriverlo, pieno di contorsioni lessicali e di termini astrusi. Il paradosso di chi dovrebbe diffondere una cultura e attorno a quella cultura crea barriere respingenti. Le eccezioni ci sono e quella più nota ha un nome e un cognome, quelli di un quarantenne romagnolo capace di tutto, ma soprattutto in grado di uscire dagli schemi e farlo sul serio. Sì, perché Luca Gardini, personaggio impossibile da collocare dentro a una descrizione convenzionale, è un uomo che riesce a traghettare il vino fuori dal suo alveo accademico e allo stesso tempo lo fa da un pulpito che non è tale, ma soprattutto in modo da raggiungere chiunque in modo naturale. Pirotecnico, anche. Perché assistere a una degustazione con lui che si agita come un toro, sbraita, beve il suo calice fino all’ultima goccia (non esiste sputare), è sempre uno spettacolo. Che però lascia indelebile la traccia di quel vino che ha descritto, di quell’etichetta che ha raccontato e dei suoi luoghi e delle sue persone.Ecco perché Reporter Gourmet, testata che per quel che riguarda il mondo dell’alta cucina rappresenta uno tra i leader indiscussi, ha voluto proprio lui per raccontare l’universo del vino in modo alternativo, fresco, frizzante e di certo dirompente. Da parte sua, quando l’ho sentito al telefono per una chiacchierata, mi ha detto: “Penso che Reporter Gourmet nell’ambito gastronomico sia un punto di riferimento, con penne illustri e un rigore stilistico unico e capacità di comunicare con una certa profondità emotiva. Del resto a livello web non collaboravo ancora con nessuno e mi è sembrato giusto iniziare da qui.” Luca inizierà la sua collaborazione a gennaio con un bel po’ di novità, consigli, esplorazioni di tutto lo scibile enologico, abbinamenti e un sacco di altre idee che si stanno sviluppando. “Ho un’esperienza di vent’anni di palato e voglio metterla a servizio della semplicità per arrivare al pubblico senza troppa tecnica, divertendo e divertendomi ma con rigore e professionalità, all’interno di un team affiatato.” Per chi ancora non lo conoscesse, anche se è difficile, ecco la biografia di Luca.
Chi è Luca Gardini
Classe 1981, Luca Gardini muove i primi passi nell’ambiente della sommellerie da giovanissimo, rivelando un talento e una determinazione tali da permettergli di entrare a far parte della brigata del prestigioso ristorante Enoteca Pinchiorri per poi iniziare una collaborazione di quasi otto anni con lo chef Carlo Cracco nell’omonima insegna stellata di Milano. Nel 2011 decide di dedicarsi esclusivamente alla comunicazione del vino, affermandosi in pochi anni come uno dei palati più influenti a livello internazionale, nonché il primo critico italiano ad entrare a far parte della rosa dei wine-critic di Wine Searcher. Affiancato da un pull di esperti pubblica nel 2012 l’Enciclopedia del Vino - un accurato volume che tratta di viticoltura, enologia, enografia e degustazione - oltre a presentare la Top 100, una selezione di alcune tra le migliori etichette di tutto il mondo.
Dal 2012 cura la rubrica settimanale Gazza Golosa per la Gazzetta dello Sport. Insieme a Luciano Ferraro, sovrintende la guida I Migliori 100 Vini e Vignaioli d’Italia pubblicata dal Corriere della Sera. Nel 2015 ha realizzato Il Codice Gardini, un manuale pensato per gli amanti del vino, scritto con un linguaggio immediato e accessibile. Oggi è conosciuto come Wine Killer, grazie al successo del lancio del suo sito nel 2015, GardiniNotes.com, portale interamente in lingua inglese dedicato alle sue degustazioni di vini da tutto il mondo. Partecipa come opinionista esperto in numerose manifestazioni del vino in Italia e all’estero, quali Vinitaly, Ein Prosit, Barolo/Brunello, Merano Wine Festival, VinExpo, ProWein, ExpoVinis e la Hong Kong International Wine & Spirits Fair. Inoltre, nel 2016, l’Union des Grands Crus de Bordeaux lo ha scelto come portavoce italiano per promuovere il suo Week-end des Grands Crus.
Dal 2018 ha intrapreso una collaborazione con il magazine Forbes Italia, come responsabile della sezione dedicata al vino. Tra i titoli da lui conseguiti nel corso della sua carriera si possono menzionare:
- Miglior Sommelier d’Italia 2004
- Oscar del Vino come Miglior Sommelier al Ristorante 2005 Premio Villa Sandi Riconoscimento AIS alla carriera 2005
- Premio Miglior Sommelier secondo la guida ai “Ristoranti d’Autore” di Paolo Marchi 2007 Vincitore del 1° -Premio Ferrari Ambasciatore del Metodo Classico Italiano 2009
- Miglior sommelier d’Europa 2009
- Miglior sommelier del Mondo 2010
Nel 2011 viene nominato dall’Enoteca Regionale del Barolo testimonial del Barolo DOCG per l’annata 2007 e per l’occasione viene a lui dedicata un’etichetta commemorativa realizzata dall’artista russo Mihail Chemiakin, conservata presso il Museo del Barolo.
È inoltre stato nominato Cavaliere dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana il 27 Dicembre 2018. Recentemente ha conquistato il premio speciale come Comunicatore del vino per l’anno 2020 secondo la rivista Food and Travel, nell’ambito dei Food and Travel Reader Awards.