La Notizia
Arriva come un fulmine in un cielo burrascoso, la notizia che nessuno si aspettava. Capichera, storico blasone dell’enologia sarda, è in vendita per 18 milioni di euro. L’annuncio è comparso sul sito specializzato Kensington International Group, holding fondata dal saudita Ahmed Bin Kandil Jadi, il cui comparto real estate non annovera solo ville e hospitality, ma anche cantine.

Parla di una “amazing winery in Sardinia”, senza nominare l’azienda di Arzachena di proprietà della famiglia Ragnedda, giacché le trattative di questo livello avvengono solitamente nella massima riservatezza; la foto tuttavia è facilmente riconoscibile e corrisponde a quelle ufficiali presenti sul sito aziendale. Prosegue decantando ”un vino tradizionale tra i più ricercati della Gallura”: l’azienda “è un riferimento dell’enologia di alta qualità ed ha una storia di 40 anni di successi. L’estensione totale nella parte nord-orientale della Sardegna è di oltre 100 ettari fra Arzachena, Olbia e Palau, con 40 ettari di pregiati vigneti e oltre 60 ettari di terreno (pascoli, macchia mediterranea, bosco). Inoltre l’azienda possiede più di 3000 metri quadrati di strutture di vario tipo, tra cantine, magazzini, uffici, sale di ricevimento e alloggi. Sia la cantina che l’azienda agricola sono ampiamente dotate delle attrezzature e dei mezzi necessari in entrambi i settori”.


Né mancano i dettagli sui volumi di produzione, pari a 250mila bottiglie su un complesso di 10 etichette, destinate per il 20% all’esportazione in un mercato di 25 paesi. Insomma “un marchio solido e prestigioso riconosciuto per la sua unicità e particolarità, che porta il nome della Gallura in tutto il mondo”. Ma non sarebbe la prima azienda sarda a essere ceduta: nel 2016 è toccato a Sella&Mosca, venduta da Campari a Terra Moretti, mentre nel 2017 è stata la volta della Cantina Mesa, fondata da Gavino Sanna, acquisita dal gruppo Santa Margherita della famiglia Marzotto.

Fonte: La Nuova Sardegna