La Notizia
Le cantine sommerse
The cellara in the sea pare sia questa l’ultima quanto bizzarra frontiera in fatto di conservazione del vino, partita un po’ in sordina nel 2009 con la sperimentazione della cantina ligure Bisson Vini di Pietro Lugano, che decise di immergere 6500 bottiglie di spumante classico Abissi in località “Cala degli Inglesi”, nel cuore dell’Area Parco Marino di Portofino.
foto Fabio Ingrosso
foto Fabio Ingrosso
Poi a seguire qualcun altro, fino a una svolta significativa che avviene il 16 luglio 2010, dopo il ritrovamento di un relitto affondato quasi due secoli prima. Un gruppo di sommozzatori nell’ispezionare una nave sommersa poco a sud dell’ arcipelago delle Åland, una regione autonoma che si trova fra la Svezia e la Finlandia, si imbattono in un tesoro inaspettato e straordinario: 168 bottiglie di Champagne. Quarantasette di queste portano il marchio della Maison Veuve Clicquot, risalenti agli anni compresi fra il 1839 e il 1841. Parte delle bottiglie vengono restituite alla casa francese che avvia una serie di sperimentazioni ed esami fino ad arrivare alla degustazione di una di queste nel 2012. La cosa stupefacente è che il vino risulta integro, un vino dolce che conservava ancora un po’ dell’originale effervescenza.
La Maison Veuve Clicquot rimane affascinata dalla possibilità di avere la natura come alleata, così nell’estate 2014 avvia il progetto “The Cellar In The Sea”, che per 40 anni sperimenterà l’invecchiamento di alcune tipologie dei suoi Champagne con variabili controllate. E’ lo chef de cave in persona Dominique Demarville, a viaggiare fino alla Isole Åland, per creare una cantina subacquea vicino al relitto ritrovato, luogo che presenta condizioni di conservazione ideali: totale assenza di luce e movimento, con temperatura costante di 4 gradi centigradi. Qui verranno custodite 100 bottiglie di Veuve Clicquot’s Yellow Label e Demi-Sec, 100 di 2004 Vintage Rosé e 50 magnum di Yellow Label Non-Vintage, assemblate da vini base di due anni più vecchie rispetto alle bottiglie normali. Oltre all’ aspetto pubblicitario il progetto ha soprattutto anche un fine scientifico, infatti un identico lotto di bottiglie verrà custodito nelle cantine di Reims così da valutare diversità e similitudini dei due metodi di conservazione attraverso degustazioni comparative a cadenza regolare.
Esiste anche una versione di cantina subacquea in acqua dolce, è quella dell’Agricola Vallecamonica di Alessandro Bellinghieri, che ha scelto di posizionare il suo vino nelle acque del Lago d’Iseo a 40 metri di profondità, davanti a Peschiera Maraglio. La prima immersione del vino avviene nel luglio del 2011 con circa 1500 bottiglie di Nautilus, spumante Metodo Tradizionale Pas Dosè della vendemmia 2010. Il prodotto viene recuperato l’anno successivo, e grazie alle costanti di pressione di 4 bar e temperatura di 5 gradi, le bollicine appaiono di maggiore persistenza e gusto, con piena approvazione da parte del pubblico. Alessandro decide così di iniziare una produzione regolare dello spumante. Terminata la vendemmia fa sostare il vino in cantina fino all’estate successiva, dopo lo immerge per circa un anno nelle acque del Lago d’Iseo per poi trattenerlo altri sei mesi in cantina prima di metterlo in vendita. Attualmente sono in atto alcune sperimentazioni per allungare i tempi di invecchiamento in acqua.
Indirizzo
Bisson viniCorso gianelli, 28 - 16043 chiavari (genova)
Tel:+39 0185 314462
+39 0185 314462
Bisson@bissonvini.it
Il sito web di Bisson Vini
Agricola vallecamonica
Via xxv aprile, 11 - 25040 artogne (bs)
+39 335 5828410
+39 335 5828410
Mail: alex@vinivallecamonica.com
Il sito web dell' Agricola Vallecamonica
Maison veuve clicquot
Place des droits de l'homme, 1 -51100 reims, francia
+33 (0) 326 895390
+33 (0) 326 895390
Il sito web della Maison Veuve Clicquot