Mixology

Cocktail bar: per alcuni tutto è come prima, le misure di sicurezza non hanno rovinato l’atmosfera

di:
Luca Sessa
|
court roma

La Notizia

La fase 2 della comunicazione enogastronomica è caratterizzata dal focus sulla riapertura di ristoranti, trattorie e pizzerie e i conseguenti timori relativi alla necessità di seguire le tante disposizioni e regole: in particolare gli osservatori hanno soprattutto posto sotto la propria lente d’ingrandimento i clienti ed i loro comportamenti, perché aprire assicurando distanze e sanificazione può non essere sufficiente a riempire i tavoli rimasti all’interno degli spazi al coperto e all’esterno dei locali di tutta Italia. E così, tra i numeri incoraggianti di alcune realtà (come quella di Luciano Monosilio, raccontata in questo articolo) e alcuni post di altri ristoratori, segnati dal forte pessimismo di chi tra grandi difficoltà ha riaperto constatando i perduranti timori da parte della clientela nell’approcciare nuovamente determinati luoghi, anche il mondo dei cocktail bar prova faticosamente a lasciarsi tutto (o quasi alle spalle).




Il distanziamento condiziona infatti ogni tipo di realtà ristorativa, ma è chiaro che il termine “assembramento” associato ai piaceri del mangiare e del bere bene porta alla mente le immagini dei locali più affollati, come i cocktail bar con i loro bellissimi banconi, forieri di intriganti miscele e piacevoli incontri. Come riuscire quindi a far coesistere la necessità di lavorare in sicurezza e la volontà di non snaturare l’anima di luoghi di questo tipo? Sicuramente giocano a favore di alcuni locali determinate caratteristiche che permettono di lasciare intatto il fascino di uno spazio anche in piena fase 2. È quanto accade ad esempio al The Court, l'esclusivo cocktail bar di Palazzo Manfredi a Roma: che ha potuto nuovamente accogliere i suoi clienti il 28 maggio, a quasi un anno dalla sua inaugurazione. Gli spazi che si sviluppano esclusivamente all’aperto consentono infatti di poter applicare regole e distinzioni in maniera corretta ma discreta, lasciando il ruolo principale all’inconfondibile bancone di marmo lungo più di 7 metri.


Divani e luci, sgabelli e miscele, la vista sul Colosseo: questo è il regno di Matteo Zed, bartender di fama internazionale, che ha trasformato il periodo legato all’emergenza in una opportunità, per dar vita ad una carta dei cocktail contraddistinta da proposte personali e originali. Ambiente completamente sanificato in cui le sedute rispettano il distanziamento sociale, un ingresso dedicato differente da quello di uscita, la protezione in plexiglass al bancone, per osservare la creazione dei cocktail senza alcun tipo di timore. Quanto queste misure hanno modificato l’animo del locale? Praticamente zero, l’impatto iniziale è sicuramente diverso rispetto al recente passato, a causa della presenza delle mascherine e del “registro clienti”, ma per fortuna tutto sembra essere rimasto alla scorsa estate.


Dopo il primo cocktail poi spariscono alla vista anche gli elementi “estranei” e si torna alla piacevole normalità di cui si ha bisogno. Le tecniche di ri-distillazione, fermentazione, chiarificazione ed estrazioni inedite in fat-washing fanno il resto, dando vita a una carta dei cocktail nella quale merita una particolare menzione il Methamorphosis Negroni, un ri-distillato che mentre viene sorseggiato torna magicamente alla sua forma originale grazie allo scioglimento delle materie residue alla distillazione, racchiuse in uno skull di ghiaccio posto al suo interno.


Sicuramente quello del The Court è uno scenario particolare: lo spazio all’aperto è il miglior alleato in questa fase per poter consentire di accogliere i clienti in un cocktail bar caratterizzato da una atmosfera che non risenta del contesto attuale. Allo stesso tempo, viene immediato il confronto con altre realtà capitoline e italiane, che negli anni hanno fatto del connubio tra socialità e cocktail di qualità un elemento distintivo: negli spazi chiusi è difficile immaginare soluzioni che non vadano a snaturare il mood che caratterizzava alcuni locali nel periodo precedente alla quarantena, e il miglior alleato non può che essere il ridimensionamento del virus, per consentire al mondo della mixology di tornare a vivacizzare il periodo estivo.

Foto Alberto Blasetti

Indirizzo

The Court c/o Palazzo Manfredi Small Luxury Hotel

Via Labicana 125 - 00184 Roma

Tel. +39 06 69354581

Aperto tutti i giorni dalle 18.00 alle 2.00

Wine Reporter

mostra tutto

Rispettiamo la tua Privacy.
Utilizziamo cookie per assicurarti un’esperienza accurata ed in linea con le tue preferenze.
Con il tuo consenso, utilizziamo cookie tecnici e di terze parti che ci permettono di poter elaborare alcuni dati, come quali pagine vengono visitate sul nostro sito.
Per scoprire in modo approfondito come utilizziamo questi dati, leggi l’informativa completa.
Cliccando sul pulsante ‘Accetta’ acconsenti all’utilizzo dei cookie, oppure configura le diverse tipologie.

Configura cookies Rifiuta
Accetta