Mondo Vino

Stella di Campalto, il lato affascinante di Montalcino

di:
Filippo Apollinari
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stella di campalto il lato affascinante di montalcino 588e


Quest’anno,


nei giorni dell’anteprima del Brunello di Montalcino (2009), per una volta ho scelto di sottrarmi alla consueta tornata di assaggi seriali che prevede questo appuntamento, preferendo l’invito ricevuto dall’azienda agricola San Giuseppe, una delle novità più interessanti e sensibili dell’ultimo travagliato decennio ilcinese.





L’incontro con Stella Viola Di Campalto, proprietaria e “régisseuse” dell’azienda, mi ha posto di fronte a un’interprete dalla sensibilità e dal fascino in parte inaspettati, rasserenanti, che hanno fugato ogni dubbio sulla validità della mia scelta.





L’azienda San Giuseppe si trova nel versante sud est del comprensorio, quello dominato dal borgo medioevale di Castelnuovo dell’Abate, a dieci chilometri dal centro abitato di Montalcino. Storicamente considerato come uno dei “cru” più prestigiosi dell’intera denominazione, questo lembo di territorio vede l’intrecciarsi del calore tipico del versante meridionale a altitudini che raggiungono agevolmente i 400 metri slm, con la preziosa protezione del vicinissimo Monte Amiata (1740 metri slm). A questi elementi va aggiunta l’unicità dei terreni, ricchi di scheletro, con prevalenza di galestro e argilliti nella porzione basale della pendice e di argille e conglomerati verso la sua sommità. Condizioni che creano i presupposti per vini eleganti e armoniosi, leggiadri e spiccatamente salini, vini che sanno conquistare con un linguaggio spigliato e delicatamente tenace.




Foto di xtrawine.com


L’azienda San Giuseppe, il cui nome è un toponimo che risale ai primi del ‘900, diviene un’unità poderale autonoma a partire dal 1992, anno in cui Stella Viola Di Campalto ne assume la proprietà, sancendone la definitiva indipendenza dall’azienda agricola La Velona, a cui era precedentemente inglobata. Stella, senza alcuna conoscenza del vino e con un passato da astemia, dedica le sue prime energie all’olivicoltura, maturando la decisione di piantumare i primi quattro ettari di vigna nel 1998. Da questo momento comincia una progressiva presa di coscienza verso tutto quello che ruota attorno al mondo della viticoltura, con un approccio sempre più esigente e meticoloso.




Foto di uncorked.be


Nel 2001 nasce il suo primo vino, un Rosso di Montalcino, mentre nel 2002 l’azienda, certificata biologia dal 1996, viene convertita in biodinamica. Nello stesso anno Stella amplia il proprio patrimonio viticolo arrivando agli attuali 6,7 ettari vitati. Le stagioni passano, rafforzando le viti e accrescendo il coraggio della loro custode, che assume il pieno controllo delle operazioni in vigna e in cantina, partorendo, con il millesimo 2004, il suo primo Brunello di Montalcino: un vino che rivela la sensibilità non comune di questa coraggiosa vignaiola e che apre la strada alla splendida versione dell’anno successivo. Così, anno dopo anno, Stella continua nel suo viaggio, sempre più focalizzato verso una lettura intima e scrupolosa del territorio che la ospita.




Foto di Polarnetselections.com


Le analisi sui terreni che Stella svolge a cavallo degli anni duemila all’interno delle sei vigne di proprietà (Vigna al Leccio, Vigna Curva, Vigna Al Sasso, Vigna Bassa, Vigna all’Ulivo e Vigna al Bosco) si concludono con l’individuazione di dodici tipologie di suoli differenti, esaltate in vinificazioni suddivise per singola parcella. Un lavoro di alto artigianato, finalizzato a ottenere, in ogni annata, il migliore assemblaggio possibile sia per il Rosso, sia per il Brunello di Montalcino, ciascuno figlio di parcelle diverse, ciascuno in possesso di una propria identità. La vinificazione di entrambi i vini si svolge in contenitori di legno di dimensioni variabili dai venti ai cinquanta ettolitri, all’interno dei quali vengono depositati, per caduta, acini interi delicatamente diraspati. Una procedura che, volutamente senza “pied de cuve”, ritarda di due o tre giorni la partenza della fermentazione, così che venga stimolata una lieve volatile a cui si attribuisce il (rischioso) compito di apportare freschezza al quadro finale. La macerazione, che per il Brunello può protrarsi anche oltre i trenta giorni, viene incentivata con rimontaggi manuali a distanza di sei ore. Al termine della malolattica il vino viene travasato, sempre per caduta e preservando il più possibile l’origine delle singole parcelle, in contenitori di rovere alloggiati in una stanza a dodici metri di profondità; qui il vino riposa per diciotto mesi in attesa di un primo assemblaggio con cui si determina quali parcelle concorreranno alla produzione del Rosso e quali alla produzione del Brunello. Successivamente la sosta in rovere continua per altri quattro mesi (ventidue totali) per il Rosso e per altri ventisette mesi (quarantacinque totali) per il Brunello. Segue una decantazione a freddo, un’adeguata sosta in vetro e infine la commercializzazione.





Podere san giuseppe - stella di campalto


Brunello di montalcino 2008






Un vino dal fascino magnetico e seducente, in cui ritrovo una rigorosa sensibilità interpretativa e un'anima al limite dell'onirico. Nulla è casuale, ma nulla pare essere indotto: un approccio spontaneo, leggiadro e vitale, che esordisce al naso rivelando uno stuolo di petali di rosa, incenso, cera d'api, spezie orientali, ma anche una mineralità di stampo ferruginoso che viaggia all’unisono con note di arancia sanguinella. Un quadro colorato, dal calore balsamico, la cui fruttuosità acquista fragranza con il passare dei minuti. Un naso tutto al femminile. La bocca ha un attacco sottile, legato a un'architettura sospesa e cadenzata, in cui il sale e il sapore sono indissolubilmente legati l'uno all'altro. E' un vino animato da un'armoniosa irrequietezza, il cui allungo, incessante e coinvolgente, esce di scena contrapponendo una soffusa tannicità a una spiccata scia sapido minerale. Chiude lungo, lunghissimo, con il calore che vigila senza disturbare. C’è tutto Castelnuovo dell’Abate. A mio avviso il migliore Brunello di Montalcino che Stella abbia prodotto dopo lo splendido 2005 e che in questa versione si diverte a solleticare alcuni grandi Volnay provenienti dallo stesso millesimo. 90/100



La scheda


Podere San Giuseppe – Stella di Campalto


S.P. 55 Della Badia di Sant’ Antimo, Km 10,2


53024 Montalcino (SI)


Tel: +39 0577 835754


Mail: info@stelladicampalto.com


Ettari vitati


6,7


Bottiglie prodotte nel 2008


13.247


Vitigno


Sangiovese


Prezzo medio in enoteca


€ 70




Autore: Filippo Apollinari


La foto di copertina è di madwine.blogspot.com


Wine Reporter

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