Mondo Vino

Dove bere vini naturali a Milano: quattro posti da provare e riprovare

di:
Martino Lapini
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vini naturali

I Locali

Non sono un convertito e nemmeno un apostata. Vivo a Milano e ho deciso di raccontarvi dove potreste dissetarvi nel caso abbiate fatto la scelta di campo – per la vita o solo per un paio d’ore – di bere vino naturale o organico o crudo o spontaneo o artigianale o salubre o salutare o un altro aggettivo che potete lasciare nei commenti.


Non sono gli unici luoghi a Milano, ma da qualcosa si dovrà pur partire.

Non affronteremo di petto, ma solo di striscio e in ordine sparso gli argomenti connessi al vino naturale che in rete sono in rifermentazione continua, quali:

-Il vino naturale è più digeribile,

-Esistono vini naturali fatti bene e fatti male,

-I vini naturali puzzano,

-I vini naturali macerati rischiano di essere tutti uguali,

-L’ossidazione e la macerazione appiattiscono il vino,

-Il vino naturale è una moda,

-Tutti domani possono alzarsi e produrre vino naturale,

-Quando inizi a bere vino naturale non torni più indietro,

-Una bottiglia di vino naturale si finisce sempre.


1. Vinoir



Il primo posto non glielo dobbiamo. È suo e basta. Per aver intrapreso la scelta integrale nel 2011. A quei tempi c’era anche Enocratia di Davide Mingiardi, anche se lì la selezione era un poco più permissiva.

Gianluca e sua moglie Maddalena sono da sempre appassionati e attenti bevitori. Frequentatori di corsi Ais nel 2006, ricevono l’unzione naturale con l’assaggio e l’incontro con Barraco e Radikon. Vinoir nacque allora, prima sulla carta, anzi no direttamente sui canali digitali. Rapito dall’intuizione, Gianluca registra subito nome e dominio, passano alcuni anni e poi apre la sua bottega con una selezione di 200 etichette. Si definisce dolcemente integralista, ma i suoi dipendenti non devono nascondersi per bere qualche chardonnay della Borgogna, lui li reputa noiosi.


“Il mio gusto si è un po’ radicalizzato, anche se la mia proposta si è addolcita. Ora ci sono anche i neofiti, non solo gli impallinati. Devi servire anche loro che mangiano, raccontando in modo semplice l’artigianalità del vino, quella senza chimica in vigna”.

A Vinoir da poco più di un anno c’è anche una cucina che propone piatti buoni, ben fatti, spontaneamente creativi, una scelta imprenditoriale che si può collegare alla missione e alla natura del vino come buona compagnia. Una bevanda che quando è sulla tavola è più facile che riesca a sfecciare i trend e le mode passeggere.

Gli abbiamo chiesto di indicarci un paio di vini che rientrano nella sua top chart naturale. Non senza indugi ci ha indicato questi:

  • Dettori Bianco di Tenute Dettori

  • Ariento di Massa Vecchia

  • Baccabianca di Tenuta Grillo

  • Besiosa di Crocizia


Vinoir

Ripa di Porta Ticinese 93b, Milano

Telefono: +39.02.39811202

Mail vinoir@vinoir.com

Il sito web


2. Vineria Eretica



Partiamo da zona Porta Venezia, uno dei quartieri milanesi più vivi dal punto di vista food. Vineria Eretica è la batcaverna di Vittorio Bertini, enoico eretico che ormai da anni indossa il costume del super eroe dei vini naturali da quando è stato illuminato sulla via di damasco da Angiolino Maule, padre del movimento vinnaturista, abate del credo naturale con regole ferree. Bertini faceva l’assistente di volo, ha girato il mondo, ha molto mangiato e molto bevuto. Quando si è fermato ha scelto la moderazione. Per lui anche “i vini naturali non devono mai eccedere e la macerazione ha senso se uno conosce bene il vitigno. Se la macerazione cancella il vitigno, allora qualcosa non ha funzionato”.


I suoi vini del cuore sono tre:

  • Bianco del Poggio di Andrea Cervini

  • Aleatico di Andrea Occhipinti, uno qualsiasi

  • Mauzac di Domaine Plageoles


Vineria Eretica

Via Rosolino Pilo n 14

Tel. +39 02 4594 2171

Il sito web


3. Enoteca Naturale



All’interno di ampio spazio del palazzo di Emergency in fondo a corso di porta Ticinese, Enoteca Naturale è la creatura sociale e pacifica di Guido Cerrettani, pubblicitario da sempre amante del vino poco reclamizzato e che ormai da parecchio tempo si spende per costruire il media più potente per simili bevute. Presto potreste anche bere vino naturale dentro un’affissione…si scherza eh.

In realtà Guido si definisce come un bevitore dal livello di attenzione medio. “Ogni bottiglia di vino naturale non deve essere affrontata come una degustazione tecnica. Quello che non mi annoia mai è la bevibilità di un vino”.


Non se ne trovano tutti i giorni di naturalisti siffatti. Che avviano due enoteche monografiche, sì perché Guido ha aperto anche Vinello, ora ceduto ai consociati, altro baluardo dei vini naturali a Milano di cui parliamo dopo, e che si stanno un po’ sulle palle perché si riconoscono un po’ snob.

Mentre beviamo il Pinot Grigio Sivi Pinot di Stekar, Guido prende tre bottiglie che ben rappresentano il suo approccio pop al vino naturale:

  • Cortese Ròo di Rocco di Carpeneto

  • Lancestrale di Col di Corte

  • Ripa Bianca di Podere Borgaruccio


Enoteca Naturale

Via Santa Croce, 19 - 20122 Milano

Tel. +39 02 8277 0589

Il sito web https://www.enotecanaturale.it/


4. Vinello



In una zona certo non fighetta - piazzale Gambara - Vinello dal 2013 è diventata l’enoteca di quartiere, un luogo di ritrovo, quasi un circolo in cui il credo dei proprietari ha l’obiettivo di divulgare la filosofia e l’approccio del naturale, oltre che di vendere vino e il piacere di berlo.

Paola Messa, architetto, ha deciso di continuare anche dopo che Guido Cerrettani e sua moglie si sono staccati per avviare Enoteca Naturale. Ha coinvolto il giovane Alessandro che oltre a fare il selezionatore è diventato anche socio. Paola è una naturalista convinta.

“Per me bere vino naturale è una scelta senza alternativa, ambientalista, quasi politica. Non è essere snob è una scelta”.

Alessandro parla del suo passato di bevitore, prima del presente in cui rifiuterebbe senza tentennamenti anche un calice di Sassicaia. “Sono arrivato a bere solo vini naturali dopo aver bevuto qualsiasi tipo di vino. Di vini costruiti ne ho assaggiati parecchi. Allo stesso modo fare gli estremisti giustificando qualsiasi difetto dei vini naturali non va bene. Se estremizzi il difetto cadi nell’omologazione e appiattimento, svilisci il vitigno.

I suoi vini del cuore sono dei capisaldi:



  • Radikon

  • La Stoppa

  • Il Sangiovese di Massa Vecchia.


Vinello

Piazza Gambara, n 4 Milano

Tel. +39 02 3656 1946

Il sito web

Wine Reporter

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