È il 2019 quando Urs e Adriana Buckard decidono di avviare un progetto vitivinicolo che unisce tre tenute in Toscana in altrettanti territori di eccellenza enologica: Terrabianca (Chianti Classico), Il Tesoro (Maremma) e Colle Brezza (Val d’Orcia). Circa 60 ettari vitati, che si distinguono per una visione olistica basata su integrazione, innovazione e introspezione, valorizzando la natura, l’arte e l’ospitalità e formando in tal modo un ideale triangolo di gusto, bellezza e identità.
Tre tenute, tre anime, un’unica identità
Ogni tenuta custodisce un’anima diversa che si intreccia in armonia con le altre, dando vita a un racconto corale e vibrante. A Radda in Chianti, tra boschi antichi e colline che respirano il tempo, nasce Terrabianca, la culla del progetto, dove tutto ha avuto inizio e che dà il nome stesso all’azienda. Ai piedi di Massa Marittima, a un soffio dal Mar Tirreno, si apre l’orizzonte de Il Tesoro, che accoglie la luce e l’energia della Maremma. Più a sud, tra le linee morbide della Val d’Orcia, Colle Brezza cresce silenziosa, immersa in un paesaggio che pare sospeso, a nord-est di Pienza.

Sono tre luoghi, ciascuno con la propria storia e il proprio carattere, ma accomunati da un’unica concezione. Insieme formano un triangolo ideale di eccellenza, che la proprietà ha scelto di raccontare con una formula dal sapore evocativo: “Il Teorema Toscano e l’Arte del Vino."

Urs e Adriana Burkard, lui svizzero, lei italiana, condividono una profonda connessione con l’aspetto bucolico. La loro, infatti, è una visione limpida e focalizzata: “Vivere in sintonia con la terra non è utopia, ma una necessità reale e urgente”; racconta Adriana, che sogna di vedere i suoi vini riconosciuti nel mondo, come ambasciatori di una prospettiva olistica, dove ogni scelta è parte di un disegno più grande. “Il vino, nella sua accezione agricola e culturale, è infatti una sintesi perfetta di questa nostra aspirazione: ecco perché vogliamo che il nostro prodotto dialoghi con il cibo, con l’arte e l’architettura, con l’ospitalità e il benessere, persino con la musica o con lo sport!”. L’idea è proprio quella di dare vita ad una realtà vitivinicola che rispecchi un pensiero incentrato su integrazione, innovazione e introspezione: “l’essere umano è complesso ed ha necessità di connettere in modo armonioso tutte le sue identità, materiali e spirituali, nonché di migliorarsi quotidianamente”.

Le pratiche sostenibili
I loro possedimenti seguono un approccio biologico certificato dal 2023, con trattamenti esclusivamente naturali e induttori di resistenza che sostengono la vite senza forzarla. Dopo la vendemmia, le vigne vengono nutrite con leguminose, cereali e trifoglio: un gesto che arricchisce sicuramente la superficie e, attraverso la tecnica del sovescio, crea una pacciamatura capace di proteggere il terreno dal sole e mantenere fresche le radici. Ogni intervento è ridotto al minimo, per lasciare spazio alla vitalità delle piante e quindi al fluire spontaneo della biodiversità. Inoltre, la presenza sempre più viva di lombrichi e microfauna racconta di un ecosistema fertile e in equilibrio. A Colle Brezza, poi ancora, le viti seguono il ritmo della biodinamica, mentre le oltre 30 arnie disseminate tra i filari non solo producono miele, ma rafforzano un equilibrio fragile e prezioso.

I vini
Il 2019 segna l’inizio del viaggio della famiglia Burkard nel mondo del vino. Un esordio che nasce da un percorso intenso di ascolto e comprensione: i suoli sono stati studiati con cura; i vini storici delle tenute degustati con assoluto rispetto e le voci di tecnici-esperti accolte con estrema attenzione. Da quella vendemmia sono nate nuove etichette, mentre altre hanno trovato nuova linfa per proseguire il proprio cammino, come ci tiene a sottolineare la stessa proprietà: “Abbiamo deciso di privilegiare le peculiarità dell’areale: la freschezza dei suoli di Terrabianca, la mineralità de Il Tesoro, l’eleganza del Sangiovese e la complessità delle varietà internazionali. Di conseguenza, in cantina si predilige un approccio più delicato, che favorisce l’uso dell’acciaio per esaltare al massimo l’espressione del frutto, riservando l’impiego di legni leggeri solo quando davvero necessario”.

Nello specifico per quanto riguarda la tenuta Terrabianca Sacello, Chianti Classico DOCG è un Sangiovese in purezza che esprime l’anima più diretta e autentica del territorio; Poggio Croce, Chianti Classico Riserva DOCG si ottiene da una selezione di Sangiovese di un singolo vigneto situato nella parte più alta della tenuta chiantigiana, una zona particolarmente vocata per altitudine, esposizione e struttura del suolo; Vigna Terrabianca, Chianti Classico Gran Selezione DOCG rappresenta il cru aziendale di spiccata interpretazione, proveniente da un ettaro di vigna storica piantata oltre 40 anni fa.


Per ciò che concerne invece Il Tesoro, la linea “BEVO” è stata pensata per raccontare la quotidianità del vino attraverso freschezza, immediatezza e versatilità; Campaccio IGT TOSCANA, precursore dei Super Tuscan, è un blend nato nel 1988 da Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot; Collezione di Campaccio, IGT Toscana incarna, infine, l’espressione più ambiziosa della linea, in quanto sboccia dalle stesse varietà del fratello maggiore, ma con percentuali variabili in base all’annata.
CONTATTI
Arillo in Terrabianca Società Agricola S.R.L.
Località San Fedele a Paterno - 53017 Radda in Chianti (SI)
T +39 0577 54029
Sito Web: https://arillointerrabianca.com/