Borgobrufa, è in Umbria il resort con Spa più grande del centro Italia: un Eden di 40mila m²

Alle porte di Torgiano, non lontano da Perugia e dal Lago Trasimeno, in un paesaggio inviolato opera il resort con spa più grande del Centro Italia. Una struttura sorprendente, dotata di suite extralusso, dove brilla la nuova cucina benessere di Andrea Impero.

L'hotel

L’Umbria? È la nuova Toscana. La battuta circola da un po’, ed è vero che se paesaggi e borghi seducono chi passa, non necessariamente questi deve patire le sciagure dell’overtourism. Qui è tutto più schivo e più modesto, privo di prosopopea e perlopiù ancora autentico. Ma c’è un ma: latitano le strutture di livello, con qualche sparuta eccezione che comincia a spuntare qua e là.

Un bel contributo l’ha dato Andrea Sfascia, imprenditore che ha fatto fortuna nel tabacco e che a un certo punto, nel 1997, con la moglie Ivana ha deciso di diversificare il suo business, iniziando a costruire un mattone dopo l’altro quello che oggi è un resort di lusso esteso su 40mila metri quadrati.

Il terreno, alle porte di Torgiano, era immerso in un contesto paesaggistico inviolato, fra morbide colline su cui divampano tramonti fiammeggianti. Dalle prime casupole vagamente country, stile agriturismo, una ristrutturazione dopo l’altra si è arrivati a una struttura moderna ma armoniosamente calata nel contesto, nella cui gestione è stata coinvolta la nuova generazione degli Sfascia, le figlie Vittoria e Francesca.

Dotato di due sale meeting e una sala fumatori, il resort comprende 50 camere, fra cui le suite Luxury Love, Romantic e Charme. La punta di diamante, tuttavia, è la Imperial Emotion Suite estesa su 200 metri quadrati, con 2 camere doppie, piscina privata riscaldata, sauna e bagno turco, patio con vasca a idromassaggio, ampio giardino privato, check in e ingresso separato per la massima privacy. 

Fiore all’occhiello del resort è la spa più grande del Centro Italia, estesa su 3000 metri quadrati, con la piscina riscaldata che si allunga piacevolmente all’esterno fra gli ulivi; più sauna panoramica e della natura, bagno salino, bagno di vapore, docce sensoriali, fontana del ghiaccio, cristalli di neve, 4 minispa private, piscina estiva, palestra, campi da tennis, parruccheria ed estetica. Nei trattamenti, anche di coppia, si impiegano cosmetici della casa, a base di prodotti dell’azienda agricola, che possiede vigne e uliveti. Ed è una formula “adults only” (a partire dai 18 anni) particolarmente adatta alle coppie, cui garantisce il massimo relax.

La proposta gastronomica

Gli occhielli, tuttavia, in questo frack sono almeno due. Brilla infatti la ristorazione, affidata dal 2019 allo chef Andrea Impero, nato trentatré anni fa a Ferentino, in Ciociaria, e passato per le botteghe di Alfonso Caputo alla Taverna del Capitano di Marina del Cantone, Santi Santamaria al tristellato Can Fabes di Sant Celoni a Antonio Mellino ai Quattro Passi di Londra, prima dell’approdo in Russia quale responsabile del Maritozzo di Mosca, imponente esercizio polifunzionale dotato di panetteria, pasticceria, enoteca e fine dining.

Qui lo ha scovato un umbro DOC, Bruno Petronilli, critico gastronomico che è stato sensale del matrimonio. Impero ha iniziato subito a curare le colazioni e l’offerta del ristorante d’albergo Cinque Sensi, poi si è concentrato sul fine dining Elementi (ve lo abbiamo raccontato qui), premiato con la stella nell’ultima edizione della guida Michelin. Presso entrambe le strutture è il prodotto la scintilla del piatto, a differenti livelli di complessità e creatività.

Al suo arrivo il giovane chef si è infatti dedicato alla costruzione di una rete di 70 fornitori a chilometraggio controllato, scoprendo autentiche chicche e rinnovando il concetto di cucina benessere in chiave di concretezza gourmet, grazie alle collaborazioni accademiche, all’uso di fermentati e all’attenzione verso i principi nutrizionali, sempre di pari passo con il ripescaggio delle memorie ancestrali. Ha così esteso alla gastronomia la simbiosi con il territorio già propria della struttura, improntata al trickle down della crescita e dello sviluppo.