Weekend Wine

Farina Wines, La “famiglia dell’Amarone” che fa vini da 4 generazioni in Valpolicella

di:
Marco Colognese
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copertina farina wines

Una lunga storia di famiglia alla quarta generazione in Valpolicella e il suo Mezzadro Alla Fontana, un Amarone Docg Riserva 2011 di grande finezza.

L'azienda

Il territorio è quello della Valpolicella Classica, la zona più antica della denominazione, quella dove la stessa è nata. Del resto, sembra che il nome derivi dal latino vallis poli cellae, ovvero valle dalle molte cantine, perché la vocazione vitivinicola qui è davvero antichissima.

Farina Wines esterno
 

La famiglia Farina ha una storia lunga, come ci racconta Elena, contitolare con il cugino Claudio dell’azienda che porta il loro cognome; la incontriamo nella sede della cantina, un luogo che parla insieme di passato e futuro: “Samo alla quarta generazione e il nostro passato si basa sulla mezzadria, come del resto quello della maggior parte delle ‘famiglie del vino’. Questa è una casa del 1500 che era di proprietà della contessa Boccoli, proprietaria di tante ville qui a Pedemonte. I miei nonni ne hanno acquistato la proprietà e da mezzadri sono diventati proprietari. Da vent’anni a oggi, quando siamo arrivati io e Claudio, abbiamo stravolto un po’ l’azienda, collegando le nostre due anime, quella storica e quella moderna.”

Vigneti San Pietro in Cariano
 

In effetti quest’azienda vinicola si muove a suo agio guardando al brillante passato della Valpolicella, con vini che - come vedremo - abbracciano una filosofia legata alla finezza, piuttosto che alla potenza; allo stesso tempo, è aggiornatissima sulle soluzioni tecnologiche e sui trend attuali come l’ospitalità in cantina, ambito nel quale i Farina sono molto ben organizzati. Un altro progetto interessante è la collaborazione con una galleria d’arte che, ci racconta ancora Elena, consente di avere in esposizione opere di diversi artisti a rotazione:Sono molto appassionata, abbiamo la fortuna di avere qui, all’interno della corte del ‘500, anche una scultura di Anselm Kiefer, pittore e scultore tedesco impegnato a rappresentare le tragedie della guerra. Si tratta di ‘Libri di Piombo’, dedicata al poeta ebreo Paul Celan.”

Sandro Farina 1
 
Vigneto Montefante
 
Opera Roberto Bigano 2 1
 

Nata all’inizio del XX secolo, l’azienda vinicola Farina trasforma nel tempo la sua attività agricola destinandola in toto alla vite, in particolare ai vitigni a bacca rossa. Stalla e fienile cambiano uso e, allo stesso modo, quelli che erano i granai diventano spazi per l’appassimento delle uve sui graticci di legno, le ‘arele’. Nel 1968, anno in cui nasce la DOC Valpolicella, i cugini Remo, Sandro e Piero Farina iniziano a lavorare a un innalzamento qualitativo importante, diminuendo le rese degli impianti e individuando le posizioni più vocate per la coltivazione. Allo stesso tempo, iniziano a individuare conferitori per acquistare uve selezionate.

Opera Roberto Bigano 4
 

Ora l’azienda conta una produzione annua di 1 milione e 350.000 bottiglie su 65 ettari vitati, di cui 10 di proprietà; gli altri soni di 10 famiglie di vignaioli. Sia Claudio Farina sia l’enologo Andrea Zerman ritengono la scelta dei conferitori altamente strategica, specie nell’ottica del cambiamento climatico in atto e come dice il primo: “Abbiamo la possibilità di muoverci su varie zone e possiamo ottenerne la miglior uva a seconda dell’annata: è una doppia vendemmia ma dà grandi risultati.L’enologo prosegue: “Quello che potrebbe sembrare un limite, per quanto mi riguarda, come tecnico è un valore aggiunto. Perché poter avere, ad esempio, un vigneto a Marano, uno a Negrar, uno a San Pietro in Cariano e prendere la parcella che intendo io e non un altra, è un plus, soprattutto per certe vendemmie: è una ricchezza che devi imparare a gestire.”

Claudio Farina 1
 
Andrea Zerman Enologo
 
Vigneto Alessandro
 

Farina Wines è molto attenta alla sostenibilità, a partire dall’approvvigionamento di energia, da quest’anno totalmente sostenuto con l’impianto fotovoltaico installato sulla superficie del tetto dell’azienda. A livello di gestione agronomica, non si pratica il diserbo chimico, né nei vigneti di proprietà né nei terreni lavorati dai conferitori. Si utilizza inoltre la “confusione sessuale” per limitare al massimo l’uso di pesticidi e in generale, in base ai principi della “viticoltura intelligente”, gli interventi in vigna sono minimi. In cantina, un sistema di tubazioni innovativo consente la riduzione quasi totale di detergenti chimici per l’igienizzazione delle attrezzature che avviene con acqua calda e vapore; i fruttai sono dotati di un sistema automatizzato di climatizzazione.

Farina Wines Barricaia storica
 
Farina Wines Barricaia 2
 

Le uve utilizzate, principalmente Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara, si raccolgono a un’altitudine compresa tra i 150 e i 350 metri sul livello del mare; per la maggior parte il sistema è quello della tradizionale pergola veronese: con stagioni vegetative più calde e secche, garantisce una maggiore ombreggiatura sia ai grappoli sia al terreno sottostante; la vendemmia è manuale. Va citata la collaborazione che Farina Wines ha instaurato con la Facoltà di Enologia dell’Università di Verona, nell’ottica di adeguare i metodi di vinificazione agli ormai inesorabili cambiamenti del clima in termini di temperature che si innalzano e di fenomeni atmosferici meno prevedibili. Il tema si sviluppa intorno alla tenuta dei vini all’ossidazione, parallelamente al tentativo di limitare il più possibile l’utilizzo dei solfiti.

Vigneto Montecorna
 

Dallo studio è stato evidenziato che apportare ossigeno in fase di macerazione fermentativa consente di ridurre il contenuto di SO2 sul vino finito di circa il 20%. L’avvio di una seconda fase progettuale ha visto l’azienda investire in modo cospicuo nei processi di vinificazione e affinamento: alle vasche in acciaio e alle botti in legno sono stati quindi affiancati contenitori di maturazione con una differente permeabilità all’ossigeno. Si tratta di 9 tini in cemento grezzo da 75 hl noti come ‘Tulip’ e 30 vasi in gres ceramico. Due anni di analisi hanno consentito di monitorare l’evoluzione dei vini nei diversi ‘ambienti’, realizzando quindi una mappatura delle potenzialità di ciascun materiale in relazioni alle diverse caratteristiche di ciascun vino.

Farina Wines Bottaia cemento
 

I vini

Oggi le etichette prodotte dall’azienda sono una ventina, perlopiù di vini rossi (Amarone, Ripasso, Valpolicella Superiore e Recioto), anche se Custoza, Lugana e Soave sono presenti nella gamma. Di certo i vini più coinvolgenti sono quelli che esaltano il valore di un territorio straordinario, privilegiando finezze inaspettate in tipologie note per la loro robustezza, a partire dall’Amarone, troppo spesso interpretato in versioni eccessivamente muscolari. Abbiamo amato in particolare il Mezzadro alla Fontana, Amarone della Valpolicella Classico Docg Riserva 2011. Da vigneti di sessant’anni tra San Pietro in Cariano, Marano di Valpolicella e Mazzano di Negrar, ad un’altezza media di 350 metri con differenti esposizioni, su suoli prevalentemente calcarei, con ghiaia o stratificati con basalti.

Mezzadro alla Fontana Riserva 2011 1
 

Le uve, 70% Corvina, 20% Rondinella, 5% Molinara, 5% Croatina, sono state raccolte da fine settembre in poi. I grappoli hanno subito un appassimento naturale in piccole cassette per circa 100 giorni in fruttaio, con controllo costante di temperatura e umidità, fino a subire un calo del 40% del peso. Dopo la diraspatura, gli acini sono stati pigiati e lasciati a macerare a freddo per 7 giorni. L’inoculo del mosto con lieviti selezionati ha dato il via a un mese di fermentazione in tini di acciaio inox a 28°C, con frequenti rimontaggi e due dèlestage. Prima della  svinatura e del trasferimento del mosto in vasche di cemento c’è un’ulteriore macerazione di circa 10 giorni. Prende quindi avvio spontaneamente la fermentazione malolattica.

Mezzadro alla Fontana Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva 2011
 

Dopo i travasi, il vino matura altri due anni in barrique francesi e americane e per almeno altri 36 mesi in botti di rovere di Slavonia da 20 e 30 ettolitri a cui segue un lungo affinamento in bottiglia. Di estrema eleganza al naso, il vino emana una fragrante sensazione balsamica, sentori di frutti rossi e note di tabacco. All’assaggio finezza concentrata, morbidezza e un’acidità ancora vibrante che fa pensare a un’evoluzione lunga, sicuramente emozionante.

Contatti

Viale Alberto Bolla, 11, 37029 Pedemonte VR

Telefono: 045 770 1349

Sito web

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