Una bottiglia per ogni momento del pasto, da abbinare con cibi e prodotti tipici della stagione primaverile. Ecco la selezione di Luca Gardini.
Wine Reporter 57
ROSSO
Tenute Iacovazzo
Matera DOC Primitivo Primàtem 2018

Un robusto, e convincente, sorso di Basilicata in questo Primitivo di Tenute Iacovazzo, ovverosia dei fratelli Giuseppe e Carlo da Contrada Saldone, due passi da Matera e dalla costa Jonica del Metapontino, che glorificano la tradizione puntando soprattutto sui territoriali. Naso con note di susina selvatica, cenni di macchia mediterranea, tocchi di maggiorana, pepe rosa e finale balsamico. La bocca è densa e tesa, i tannini salmastri, la chiusura con ritorno fruttato-speziato.
San Fabiano Calcinaia
Toscana Rosso IGT Cerviolo 2019

165 ettari tra Poggibonsi e Castellina, Guido e Isa stanno plasmando negli anni un progetto vitivinicolo sempre più accattivante, cui non è estranea la totale conversione bio. Tra i tanti appassionanti assaggi spicca questo Supetuscan di ormai luna tradizione, da Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot. Naso sfaccettato, mirtilli, tocchi di alloro e zest di clementina, alla beva è denso-teso, con grande croccantezza gustativa e lunghissima persistenza, con ritorno fruttato.
BastiànCuntràri
Valtellina Superiore DOCG 2020

Il giovane progetto di Michele e Patrik in zona Albosaggia, Valtellina, su vigneti terrazzati romantici, che restituiscono vini di leggendaria tensione, diventa sempre più succulento, evidente in quello che è ad ora la loro ‘creatura’ di punta, da una bella selezione in sottozona Sassella. Naso con note di ribes nero, tocchi di rabarbaro e liquirizia dolce, con sentori di ginepro. Bocca salmastra, denso-tesa, con ritorno fruttato e del sottobosco.
BIANCO
San Michele Appiano
Alto Adige DOC Sauvignon The Wine Collection 2019

Al solito indiscutibile il magistero di cantina di Hans Terzer, in una linea che da anni esplora i limiti espressivi delle tipologie altoatesine più ‘succose’, sempre nel solco dell’eleganza. Naso di nitidezza, tocchi di lime, salvia limonata e pepe bianco, grande densità e tensione al gusto, salmastro, ritorno officinale-speziato, con tocchi agrumati.
Ornellaia
Toscana IGT Bianco Ornellaia 2020

Nonostante il cambio alla guardia, con l’uscita di scena, a sorpresa, di Axel Heinz dopo ben 18 anni, sempre immutabile il fascino di una delle tenute-cardine della moderna viticoltura italica. Come questo, ormai affidabilissimo ‘fratello in bianco’ di Ornellaia, nato da un profondo studio territoriale. Cedro, timo citrino alla bocca, sapido-croccante alla beva, ritorno officinale-agrumato.
ROSATO
Chiesina di Lacona
Elba DOC Rosato 2021

L’eccellente progetto elbano di Filippo Alampi ritorna con vigore territoriale anche in versione rosata, in questo eccellente, perfetto per questa bella stagione in embrione, taglio Sangiovese/Aleatico di bella piacevolezza. Fragoline di bosco, tocchi di cannella, sentori di macchia mediterranea e mentolati, al palato iodato, con ritorno fruttato-mentolato.
BOLLICINE
Lini 910
Metodo Classico Rosé Millesimato 2017

L’anomalo progetto in zona di Correggio di una cantina risalente agli albori del secolo scorso, ora in mano alla terza generazione, ovverosia Massimo, Fabio e Anita, l’idea di spumantizzare (soprattutto) varietà internazionali, con esiti ragguardevoli, in terra di Lambrusco. Lo dimostra questo Pinot Nero in purezza che sa di lampone, foglia di pepe, con tocchi di chinotto, beva salmastra, persistente, con ritorno fruttato.
Perlage
Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Extra Brut Tiziano Nardi 2022

La cuvée del Fondatore, una piccola chicca in appena 8000 bottiglie che Perlage ha voluto dedicare al capostipite e alle radici profonde di uno dei più importanti progetti vitivinicoli sostenibili in Italia. Grande tensione olfattiva, note di lime, tocchi di susina gialla e tiglio al naso, con sfumature di gelsomino, alla beva salato, persistente, con ritorno fruttato-agrumato.
DOLCE
Braida
Brachetto d'Acqui 2022

Uno dei vini preferiti di Giacomo Bologna, magnetico vitigno della tradizione piemontese qui in una versione, al solito, insieme impeccabile e sbarazzina. Un Metodo Martinotti che restituisce un vino dal naso di fragoline selvatiche, frutta secca tostata, marmellata di fichi, con bocca di piacevole dolcezza, succosa e croccante, e ritorno fruttato e della frutta secca tostata.
NATURALE
La Staffa
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Riserva Rincrocca 2022

La versione forse più ‘riflessiva’ di casa Baldi, un Verdicchio tuttavia dotato di un naturale, potentissimo spunto di tensione e brillantezza, sintomo di un progetto molto centrato. Molto balsamico al naso, con note di pesca tabacchiera, eucalipto, tocchi di biancospino e bergamotto, alla bocca salmastro, teso, con ritorno floreale-officinale e chiusa agrumata.