Week End Wine

La cantina che ospita la botte più antica del mondo: Famille Hugel e l’affascinante complessità del suo Riesling in purezza

di:
Marco Colognese
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Copertina Hugel

Famille Hugel

L'azienda


L’Alsazia è una stupenda terra di confine, dove la musicalità della lingua francese si combina al rigore dell’idioma tedesco. È anche la seconda regione più secca della Francia, con un clima peculiare che consente all’uva di maturare lentamente e ne fa luogo eletto per la produzione di grandi vini, ricchi di aromi, finezza e intensità: ed è qui, in particolare a Riquewhir che Hans-Ulrich Hugel si sposta nel lontano 1639 a seguito della Guerra dei Trent’anni.



Tredici generazioni si sono occupate da allora di far crescere e prosperare un’azienda che possiede una trentina di ettari, più della metà dei quali sono classificati Grand Cru sebbene si tratti di una denominazione che hanno scelto di non adottare in etichetta; oltre a questi, c’è un centinaio di ettari curati e coltivati da viticoltori partner su terreni affini per composizione a quelli aziendali.



Le varietà sono quelle nobili alsaziane, come Gewürztraminer, Riesling, Pinot Grigio, Moscato e Pinot Bianco; la filosofia produttiva si può sintetizzare nel credo della famiglia, ovvero che “il vino sia già nell’uva”, così come un’altra prerogativa immutata e immutabile è la raccolta a mano, da vigneti che hanno un’età media di 35 anni. Dal 1907 le cantine hanno sede nel centro medievale di Riquewihr in edifici del XVI secolo: qui si conservano botti centenarie in quercia, come la “S. Caterine” del 1715: ancora in uso, è considerata dal Guinness dei primati la più antica del mondo.



Nella storia dei vini d’Alsazia Hugel ha sempre avuto un profilo rilevante, a partire dalla reintroduzione nel 1984 dei vini da vendemmia tardiva, il cui disciplinare “Vendange Tardive” e “Sélection de Grains Nobles” è stato anche definito “legge di Hugel”. Tra le molte curiosità che caratterizzano questo produttore c’è il fatto che sebbene sia stato (e sia ancora) un pilastro dei vini dolci alsaziani, nessuno dei suoi vini presenta zuccheri residui se non quelli identificati in etichetta come vendemmie tardive. A proposito di etichette, la celebre immagine gialla risale al 1918, quando Jean Hugel fece un periodo di formazione alla Maggi, azienda svizzera produttrice di dadi da brodo: qui apprese che giallo, rosso e oro erano le tinte che più rimanevano in mente in modo positivo ai consumatori, decidendo quindi di utilizzarli come colori aziendali.


Più della metà dei vigneti di proprietà a Riquewihr sono nelle zone di Schœnenbourg, Sporen e Pflostig, tutte classificate "Grand Cru". Da un punto di vista geologico la struttura è stratificata: in essa si alternano sedimenti marini risalenti al Mesozoico e percentuali variabili di calcare, argilla, gesso e marna triassica. Inoltre, un’antica attività vulcanica è testimoniata da tracce di basalto.  Qui Hugel da secoli, sulla base di una sperimentazione continua, sceglie le varietà più adatte a ogni parcella.


Famille Hugel fa parte di Primum Familiae Vini, associazione che mette insieme dodici tra le più prestigiose famiglie del vino al mondo: tra queste la maison Pol Roger che in comune con Hugel ha Compagnia del Vino, fondata da Giancarlo Notari e partecipata da Marchesi Antinori come importatore e distributore esclusivo in Italia. La produzione è di circa centomila casse all’anno e il 90% è destinato all’export in cento paesi.


Le linee sono cinque: Classic, Estate e Grossi Laue dedicata ai vini secchi; la linea Vendange Tardive e Selections de Grains Nobles, va da sé, per i dolci. Due voci fuori dal coro sono il Riesling Schoelhammer ed il Gentil Hugel.

Il vino


Della linea Estate abbiamo assaggiato il Riesling, proveniente da Schœnenburg. L’uva arriva alle presse che vengono riempite per gravità, senza rimontaggi o interventi meccanici. Dopo la pigiatura il mosto viene travasato per alcune ore e poi fatto fermentare in tini termocondizionati tra i 18 e i 24°C, parte in botti di legno e parte in vasche d’acciaio. Il vino viene travasato una sola volta prima della chiarifica naturale nel corso dell’inverno.


In primavera subisce una leggera filtrazione prima di essere imbottigliato e successivamente affinato in cantina. Luminoso alla vista, ha una bellissima complessità al naso, con evidenti note agrumate di lime, mela verde e pesca. In bocca è minerale, secco e fresco: conferma una complessità destinata a crescere nel tempo diventando ancor più seducente. Il più classico dei Riesling alsaziani.


Indirizzo


HUGEL & FILS

rue de la Première Armée, 3- 68340 Riquewihr- France

Tel: +33 (0)3 89 47 92 15

Sito Web

Wine Reporter

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