L'azienda
Ci si trova a Polpenazze, tra vigne e ulivi, e il Lago di Garda è davvero vicino alla bella proprietà di campagna dove, nel cuore della Valtènesi, Giovanni Battista Brunori con il figlio Ruggero poco più di quarant’anni fa acquistò e rimise in sesto quella che prima di diventare l’odierna Sincette (in omaggio ai capitelli votivi presenti sui terreni di proprietà) fu Cascina La Pertica.Un’azienda che nel tempo si trasformerà radicalmente; ci racconta infatti Andrea Salvetti, coordinatore della produzione e della commercializzazione, entrato in azienda nel 1992: “Tra gli anni ’80 e ’90 l’azienda produceva uva in abbondanza senza un focus preciso, non essendo nata nel settore; pian piano, però, abbiamo iniziato ad apprendere e nel 1990 arriva la decisione di ristrutturare ed espiantare tutti i vigneti che non ci stavano dando quel che volevamo, reimpiantando le stesse varietà (le autoctone come Groppello, Gentile, Marzemino e Barbera e le internazionali quali Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot).
Continuiamo con le lavorazioni tradizionali finché non arriva il ‘benedetto’ 1997 dove, durante un viaggio in Francia, conosciamo dei produttori francesi che ci presentano questa metodologia che all’epoca ignoravamo, ma toccava aspetti che ci erano già cari come la valorizzazione e il rispetto di territorio e natura.
Abbiamo così iniziato a scoprire la biodinamica, un principio di cui è molto facile parlare ma che è molto difficile da applicare, perché bisogna entrare nel cuore del processo. Così ci siamo fatti aiutare da un grande professionista come Jacques Mell, il quale ci ha accompagnato in un percorso di apprendimento non soltanto agronomico ed enologico, ma anche umano, perché la biodinamica è un insieme di tutto questo. È avvicinarsi alla natura osservandola e comprendendola: questa è stata la parte più complessa perché non eravamo abituati a farlo”.
Così, prima della certificazione che Demeter ha assegnato nel 2011 sia alla produzione vinicola sia alla filiera di olio e cereali, la strada affrontata da Sincette è stata quella di dare una definizione al terroir che “secondo noi è il sistema composto di quattro elementi: suolo, clima, vitigni e mano dell’uomo. Questo vogliamo rappresentare nei nostri vini.”
La Valtenesi, racconta ancora Salvetti, “è un territorio di origine morenica, derivando dalla glaciazione di Würm. Qui c’erano ghiacciai importanti e i fiumi che si formavano al di sotto di questi hanno sempre accumulato detriti sul fondo, che è il nostro suolo attuale. Quindi abbiamo un primo strato di sessanta/settanta centimetri di limo dove si accumulavano le acque, mentre negli strati più profondi, a un metro e mezzo/due, c’è un accumulo di scheletro e sabbia che crea un ambiente ottimale per la vita delle radici, fresco ma soprattutto ricco di minerali".
"Quel che manca a questa zona è l’argilla, ecco perché questa terra dà vini che non hanno grande materia ma sono fini, eleganti, sapidi e con un’acidità molto marcata.” Dagli 11 ettari di vigneti (5 sono uliveti e il resto è a seminativo) arrivano circa quarantamila bottiglie e quattro etichette che dal 2014 sono elaborate anche in collaborazione con il celebre enologo toscano esperto di biodinamica Luca D’Attoma.
Il vino
Se il fiore all’occhiello della produzione è un gran bel taglio bordolese come Le Zalte, che dimostra che anche su questi terreni possono esprimersi al meglio Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, ci ha sorpreso la schietta bontà del Groppello Valtènesi DOC, che deve il suo nome alla forma del grappolo, talmente compatta da sembrare un nodo (groppo, in dialetto): le uve, vendemmiate a mano nella prima decade di settembre, dopo diraspatura e pigiatura soffice iniziano la fermentazione alcolica in vasche di cemento senza l’aggiunta di lieviti selezionati.La macerazione dura tra gli otto e i dieci giorni, il vino viene quindi separato dalle bucce e poi travasato in anfore per terminare la fermentazione in modo lento. Dopo tre o quattro mesi di affinamento va in bottiglia.
Ha un bel colore rosso rubino e il profumo ricorda i frutti rossi di bosco con un leggero sentore di rosa e viola sul finale. Fresco e di buona morbidezza all’assaggio, dalla piacevole acidità e con una bella persistenza, si può pensare abbinato lungo tutto un pasto e in particolare con pollame, coniglio, salumi e formaggi non troppo sapidi. Una bella sorpresa.
Indirizzo
Azienda Biodinamica SincetteVia Rosario, 44, 25080 Polpenazze del Garda BS
Tel. 0365651471
Sito Web