Weekend Wine

Tedeschi, la Valpolicella nel cuore e nel bicchiere. Storia della famiglia che ha ridato lustro all’Amarone

di:
Marco Colognese
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COPERTINE RG CORNICI Tedeschi

La Storia

Sono arrivata nel 2000, quando la famiglia ha chiamato: dal 1991, anno in cui mi sono laureata, ho insegnato e fatto ricerca.” Laurea in tecnologie alimentari, insegnante di enologia e microbiologia enologica a San Michele all’Adige, una tesi che tocca la Borgogna e la voglia di raccontare e raccontarsi con un sorriso e grande naturalezza. È Sabrina Tedeschi la donna alla quale spetta la parte della comunicazione, sebbene nell’azienda che porta il suo cognome ognuno, come dice lei, “sappia un po’ di tutto”.



In effetti i mercati esteri li sovrintende con il fratello Riccardo, che si occupa anche del lavoro in cantina, mentre la sorella Antonietta oltre all’amministrazione gestisce il mercato italiano. Dietro le quinte, ma neppure tanto, il mentore, papà Lorenzo: “Amo dire che la storia inizia con quella di papà. È anche grazie a lui che la viticoltura anche qui in Valpolicella ha cominciato a pendere una forma differente".



"I miei nonni avevano acquistato Monte Olmi nel 1918 e lui aveva avuto la lungimiranza di capire che lì si poteva fare qualcosa di diverso. Così ha cominciato nel 1964 a produrre Amarone con quelle uve ma soprattutto a mettere in etichetta il nome del vigneto, iniziando a introdurre la filosofia di famiglia. L’intuizione da allora è diventata la ricerca di oggi, un momento in cui non ci si accontenta più e servono risposte scientifiche. Lui racconta che siamo passati dal cavallo e la gerla al controllo satellitare, i passi che hanno compiuto due generazioni sono stati pazzeschi".


"Noi cerchiamo di essere minimalisti negli interventi ma dobbiamo farlo usando le tecnologie, siamo sostenibili certificati secondo il protocollo di Biodiversity Friends ed Equalitas, il diserbo non lo facciamo da decine di anni e certo c’è un’estrema attenzione ai prodotti da utilizzare, ma dobbiamo portare a casa uve sane e integre”.

I vini

Con un focus particolare sui vari cru dell’Amarone si è recentemente concluso uno studio iniziato nel 2017 sui caratteri aromatici delle uve e dei vini da singoli vigneti e sui principali fattori coinvolti nella loro espressione, in collaborazione con il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona: è stato così possibile arrivare a definire un’impronta aromatica specifica di ciascun luogo.


Oltre al vigneto storico di Monte Olmi, esteso per 2,5 ettari a Pedemonte di San Pietro in Cariano, ci sono La Fabriseria piantato nei primi anni 2000 su 7 ettari tra Sant’Ambrogio di Valpolicella e Fumane e infine Maternigo, acquistato nel 2006, 33 ettari vitati su una magnifica proprietà di 84 complessivi nella zona DOC tra Tregnago e Mezzane di Sotto. Maternigo significa “casa della madre” perché un tempo qui c’era una struttura per ragazze madri, da tenere lontane da occhi indiscreti.



180 chilometri di filari, calcare, terreni poco o mediamente profondi con presenza di minerali in diverse concentrazioni. Ferro e rame con terreni rossastri e altre dove c’è il vero e proprio ‘biancone’. Tra i vini assaggiati, tutti di singolare personalità ma accomunati da carattere ed eleganza, ci ha colpito il Valpolicella che arriva dal vigneto Impervio (facilmente intuibile l’origine di questo nome, soprattutto visitandolo e notandone la pendenza) della tenuta di Maternigo, annata 2017.



Da percentuali di Corvina, Corvinone e Rondinella rispettivamente al 40 le prime due e al 20 la terza, è un vino equilibrato e di notevole freschezza. Vinificato da uve intere surmaturate in pianta e non diraspate, affina per 14 mesi in botti di rovere di Slavonia da 20/25 ettolitri per 14 mesi e poi in bottiglia per altri 6, è di un bel rosso rubino. Al naso frutta rossa in abbondanza e spezie, in bocca si presenta ricco, persistente, con un tannino ben presente, acidità e alcol che lasciano presagire piacevolissime sorprese per il futuro. Di quei vini che nel tempo regalano emozione.

Foto: Crediti Tedeschi Winery

Wine Reporter

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