Vediamo quali sono i vantaggi e gli svantaggi del vino in lattina, che oggi spopola sempre più: l’esperta di Decanter Eliza Dumais dice la sua.
L'opinione
“Per amor di sincerità, devo ammetterlo: personalmente, sono dell'opinione che quasi nessuno tra i fluidi potabili abbia un sapore migliore in lattina. Ma il discorso non riguarda solo il gusto: se parliamo di vini, si perde tutta una serie di preziosi riti rinunciando a calice e bottiglia”. A mettere nero su bianco le criticità del packaging “formato borsa” è l’editorialista di Decanter Eliza Dumais, che in questo articolo nota come la diffusione del fenomeno sia sempre più capillare, investendo bevande di ogni sorta (dal Martini alla Kombucha, fino al Cold brew: non solo alcolici). Stando ai dati di Straits Research, il mercato globale dei drink in lattina è stato valutato a 11,23 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che raggiungerà almeno i 55,82 miliardi di dollari nel 2032
Ma quali sono le obiezioni dell’esperta?

Gli svantaggi del vino in lattina...
In primis, Dumais segnala la perdita di abitudini familiari, come quella di portare in dono un’etichetta se si è ospiti a cena o lo stesso gesto di rimuovere il tappo: “Credo sia stato Platone a dire che, sebbene i tappi di sughero e quelli a vite siano entrambi validi, è sempre meglio optare per i primi. Figuriamoci cosa avrebbe pensato della linguetta di alluminio”. In seconda battuta, avvalendosi di contenitori d’alluminio vengono meno il processo di affinamento e l’espressione aromatica del vino. Infine, “i solfiti possono reagire con i composti del metallo, che a loro volta rilasciano acido solfidrico, generando così uno sgradevole odore di uovo marcio”.

…e i vantaggi
D’altra parte, va detto che le lattine soddisfano i “bevitori solitari” con pratici kit monodose, risultano facilmente trasportabili per via del basso peso (il che consente di ridurre il carburante, nonché il relativo tasso di inquinamento, per le spedizioni) e sono più convenienti sul fronte prezzi rispetto al vetro. E sul piano ambientale? Dati alla mano, L’Aluminium Association nota, ad esempio, che le lattine di alluminio vengono riciclate per poco più del 50% negli USA, mentre le bottiglie di vetro si fermano 39%.

L’integrazione dei due sistemi
Dunque, come scogliere il nodo dei pro e dei contro? Forse la soluzione è proprio contestualizzare, considerando che è scarsamente probabile che numerose tipologie di vino vengano servite in lattina in futuro: occorrerà fare i dovuti distinguo. “La casa d'aste DRC non se ne andrà da nessuna parte. Grower Champagne continuerà a vivere. La Borgogna e la Mosella continueranno a produrre bottiglie di oro liquido”, conclude Dumais. Con buona pace dei sostenitori del metallo.
