Mandarin Oriental Milano: cinque stelle l’hotel, due stelle il ristorante gastronomico guidato da Antonio Guida. Ma c’è anche l’originale formula del pranzo.
La Storia
La Storia dell'Hotel
L’indirizzo è fra i must sleep dell’hôtellerie meneghina: sparpagliato in quattro edifici del XVIII secolo, coniuga le atmosfere e il design italiani, quelli della Milano primonovecentesca di Villa Necchi Campiglio, dalle geometrie art déco, con i dettagli e le tradizioni dell’accoglienza orientale, tanto che all’arrivo si riceve un bicchiere di acqua alle rose.
Le camere sono 104, fra cui 32 suite, tutte arredate da Antonio Citterio con un lusso tanto sobrio quanto emozionale: dominano i legni, sul pavimento e nelle boiserie verticali, e i marmi nazionali, con un’attenzione particolare per i tessuti preziosi e l’illuminazione; le decorazioni floreali sono firmate da un flower designer, Vincenzo Dascanio.
Altro fiore (metaforico) all’occhiello è la Spa, dotata di vip suite, hair salon e piscina coperta, che si dipana su 900 metri quadrati in pieno centro cittadino. Qui le influenze orientali prendono il sopravvento nei rimandi al feng shui, alla medicina orientale e alle pratiche thailandesi.
Ottima anche l’opportunità offerta dall’hotel ai clienti con la proposta attivata in collaborazione con il progetto Michelin Days per un romantico week end di San Valentino, che prevede un soggiorno di due notti in camera doppia per due persone con arrivo il 10 febbraio 2017 e partenza il 12 febbraio 2017. Due massaggi da 50 minuti alla Spa in una cabina riservata per coppie, una esclusiva cena con menu degustazione di sei portate più una portata sorpresa MICHELIN DAYS, presso il ristorante Seta, due Stelle Michelin e una colazione completa a buffet nel Mandarin Bar. Il pacchetto completo è offerto al prezzo di € 1065. Per tutti i dettagli visitate il sito web Michelin Days
Il controcanto culinario arriva da Antonio Guida, allievo di Pierre Gagnaire e Alfonso Iaccarino, entrato nella leggenda al Pellicano di Porto Ercole per la sua cucina classica mediterranea dai rimandi francesi, qui arricchitasi di inserti orientali.
Con l’aiuto di 5 sous-chef e avvalendosi di tre cucine cura la ristorazione gourmet del Seta, ma anche il servizio d’albergo e il bistrot del Mandarin bar. Le colazioni, con il buffet di cake, croissanterie, la sorpresa dello zabaione e le zeppoline in omaggio alle origini pugliesi dello chef, portano l’impronta di Nicola Di Lena, pasticciere fra i migliori d’Italia. Ma c’è anche la colazione orientale con spremuta o centrifugato, bevanda calda, pollo congee, assortimento di dim sum, vermicelli con uova, pollo e verdure.
I Piatti
Capitolo pranzo, accanto alle proposte della sera c’è il Carta bianca al prezzo di 60 euro senza bevande, dove il cliente si affida a Guida. “Si tratta di tre corse che variano settimanalmente, antipasto, primo e dessert oppure primo, secondo e dessert. Questa settimana, per esempio, tortelli farciti di patate e rosmarino con salsa di acciughe e burrata e per secondo anguilla al vino rosso con blanquette di vitello e melanzana al miso, piatto che entrerà presto nella carta del Seta. Perché i pranzi mi servono anche come ballon d’essai.
Ho la sensazione che in Italia il tartufo nero pregiato venga cucinato poco, mentre in Francia è un’istituzione, quindi sto cercando di spingerlo con un menu dedicato composto di 8 corse a 210 euro, che durerà fino a marzo. È quello di Norcia e mi dà una grandissima soddisfazione, perché è ottimo crudo, ma può essere anche cucinato, quindi mi diverto particolarmente. C’è lo scalogno brasato con crema di scalogno, tartufo nero e aceto di Xérès; e c’è un dessert che ho messo a punto con Nicola: un soufflé al miele, salvia e tartufo nero servito con biancomangiare al cocco e sorbetto di rapa rossa e agrumi”.
Indirizzo
Via Andegari 9 - 20121 Milano
Tel. +39 02 8731 8888
Mail: momln-info@mohg.com
Il sito web dell'hotel