Venticinque suite di raro fascino, aree benessere immerse nel verde e piatti ricercati per scoprire l’essenza della cucina gallurese: Petra Segreta è la destinazione ideale per trascorrere un soggiorno di relax in uno dei luoghi più suggestivi della Sardegna.
Il Relais
La Costa Smeralda, le sue spiagge e la folla dell’alta stagione sono ad appena un quarto d’ora in auto, ma sembrano tanto distanti che qui pare di essere su un altro pianeta. Non fosse che dal prato sul retro dell’edificio principale del Petra Segreta Resort, guardando in lontananza il mare e la costa si scorgono in tutta la loro magnifica bellezza. Sembra quasi banale parlare di vista, ma quella che si gode da questo Relais & Chateaux tra le colline di San Pantaleo, piccolo paese con i suoi pittoreschi vicoli le sue botteghe di artigiani e artisti, è davvero difficile da descrivere a parole.Arrivare al Petra Segreta fa capire quanto quell’aggettivo sia appropriato, tanto si nasconde e si confonde con i graniti che circondano gli spazi perfettamente integrati al centro di cinque ettari di macchia mediterranea profumata dalle essenze che essa stessa sprigiona.
Un posto dove stare anche in primavera, riparati al caldo nella club-house con le sale riscaldate dai camini e accolti in una delle venticinque camere e suite (di raro fascino le dieci con piscina privata) che si ispirano agli stazzi della Gallura, le tipiche, basse case coloniche in pietra. Importante anche l’area benessere con uno spazio ricavato dentro una capanna balinese immersa nel verde tra due monoliti di granito che nella tradizione locale si dice dispensino energia.
Tra camere e aree comuni si trova un’elegante commistione tra arredi locali e oggetti che ricordano viaggi in tutto il mondo, a testimonianza del sogno realizzato di Rosella Marchese e Luigi Bergeretto, perfetti padroni di casa che nel 2001 hanno l’idea di realizzare questo rifugio di lusso con le prime tredici camere.
Rosella, architetto, nasce a Roma ma fin da piccola passa le vacanze con la sua famiglia nella Sardegna del nord, mentre Luigi trascorre l’infanzia in Africa nel Congo ex Belga; si laurea poi in medicina: lavorerà come dottore per vent’anni prima di dedicarsi alla cucina, passione mai sopita ed ereditata dalla mamma.
Così negli anni Novanta apre un ristorante dedicato agli amici al piano terra della villa di famiglia e approda come consulente medico-gastronomo a Uno Mattina di Rai Uno. Qualche anno dopo va a dirigere le cucine di un grande progetto alberghiero sull’isola di Canouan nelle Grenadine, apre cinque ristoranti e una scuola di formazione e vince il Five Star Diamond Award per la carriera e per il miglior ristorante italiano dei Caraibi. Lasciate le isole caraibiche, arriva con Rosella in Sardegna e apre un ristorante in un elegante stazzo d’epoca nella campagna di Porto Cervo, fino a quando non acquistano gli ettari di macchia mediterranea destinati a ospitare il Petra Segreta.
I ristoranti
Oggi questa realtà vale la pena essere scoperta, tanto per la passione vera che questa coppia trasmette a ogni dettaglio quanto per la spigliatezza del personale che sa come non confondere professionalità con formalità e accoglie ogni ospite con un sorriso che non è mai di semplice circostanza.Non solo, perché qui si mangia molto bene sia all’Osteria del Mirto, dedicata a chi soggiorna in albergo, sia al Fuoco Sacro (che altro non è se non quello che arriva dall’entusiasmo di Bergeretto), ristorante gourmet aperto anche al pubblico esterno.
In entrambi i casi una filosofia unica combina l’alta qualità delle materie prime, il rispetto delle stagioni e l’utilizzo di prodotti che provengono dall’orto biologico e dai sessanta ettari di Stazzo Malcusa, la fattoria del resort in cui si trova anche una conca fraicata, in dialetto locale grotta fabbricata, formazione granitica che ospita una casetta gallurese dove vengono stagionati formaggi e salumi.
Se non mancano le ottime pizze e carni e pesci alla griglia, al Fuoco Sacro la cucina si fa più raffinata ed elegante, con uno stile classico aggiornato alla tecnica moderna e proposte che non vanno mai sopra le righe e garantiscono gusto e leggerezza. È il caso sia dell’ottima triglia alla nizzarda sia del manzo battuto al coltello servito a temperatura perfetta con scaglie di tartufo di Laconi tra gli antipasti.
Notevole l’armonia gustativa nei ravioli di piselli, bouillabaisse e bottarga, molto buono anche il risotto con coda di vitello e riduzione di latte di capra. Non può mancare l’ottimo porcetto con scalogno alla Vernaccia e salsa di senape, ma sono succulenti anche petto e coscia di faraona con frutti di bosco e raviolo di borragine. Si conclude in dolce bellezza con lo zuccotto al mirto. La carta dei vini è all’altezza del luogo, con etichette classiche e pure qualche buona bottiglia autoctona.
Per concludere, una ghiotta anticipazione: durante la stagione estiva, Luigi Bergeretto accoglierà i Fratelli Cerea (20 luglio) ed Enrico Bartolini (4 agosto) per due imperdibili serate d’alta cucina nei locali del Fuoco Sacro. Un appuntamento ormai consolidato che quest’anno vedrà protagonisti piatti come il Risotto con capasanta al pepe rosa e aria al lemongrass, nella prima serata, e il Gambero viola, nespole, sambuco e caviale, nella seconda. Il resto del menu è tutto da scoprire: non resta che affidarsi agli chef per vivere un’esperienza magica all’insegna della cucina d’autore
Indirizzo
Petra SegretaIndirizzo: Via Buddeu, snc, 07026 San Pantaleo SS
Tel. 07891876441
Sito web